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Tavoletta in plastica del wc ingiallita. Come smacchiarla e come evitare l'ingiallimento.




Certi prodotti per le pulizie possono macchiare i sanitari e soprattutto le parti fatte in plastica come ad esempio le tavoletta del WC. La varecchina e altri prodotti a base di cloro utilizzati spesso come prodotti sbiancanti possono produrre l'effetto contrario contribuendo all' ingiallimento della superficie. Quest'effetto è normalmente il risultato della reazione tra la luce diretta o indiretta e i residui di cloro che inevitabilmente rimangono sui tessuti, superfici in plastica, legno verniciato e oggetti porosi. Anche le alte temperatura o il contato del cloro con altri composti presenti sulle superficie/acqua possono macchiare le superficie. 


Come evitare l'ingiallimento? E come candeggiare e disinfettare le superfici del bagno senza l'utilizzo della varechina?


 Una soluzione valida consiste nell'utilizzo dell'ossigeno attivo perciò acqua ossigenata da 20, 30 o 40 volumi, candeggina delicata o percarbonato diluito in acqua calda. L'ossigeno attivo ha la capacità di distruggere i microrganismi attraverso l'ossidazione dei loro componenti essenziali e ha proprietà sbiancanti, quindi trattasi di una valida alternativa ai classici prodotti a base di cloro. 

Per avere una pulizia ancora più accurata è possibile abbinare l'acqua ossigenata al bicarbonato di sodio, un ingrediente efficace sia per le sue proprietà chimiche (composto alcalino quindi emulsiona i grassi e li rimuove) che fisiche (la sua granulosità aiuta a rimuovere le incrostazioni e a lucidare le superficie). Quindi una crema preparata con bicarbonato di sodio e acqua ossigenata da 20 a 40 volumi (più alto è il volume e più ossigeno attivo contiene ma è anche più aggressiva per la pelle) oppure candeggina delicata di preferenza bio o ecocompatibile, aiuterà a mantenere le superfici pulite e smacchiate. 

Altrimenti si diluisce il prodotto in acqua (1/2 cucchiaio di acqua ossigenata per litro d'acqua o candeggina delicata diluita secondo le indicazioni di ogni prodotto). Volendo di può versare una piccola quantità di detergente neutro bio o ecocompatibile (se viene utilizzata l'acqua ossigenata) giusto per avere una certa quantità di tensioattivi come ad esempio 1 o 2 gocce di detersivo per piatti a mano, in ogni modo non è obbligatorio.   

Strofinare le superficie, lasciare agire per alcuni minuti e risciacquare bene. Un risciacquo finale con acqua e aceto bianco (alcol, vino o mele) o acqua e acido citrico aiuta moltissimo ad eliminare/neutralizzare i residui ed evitare la comparsa delle macchie. Anche se i residui di cloro sono quelli che più reagiscono con la luce è sempre bene eliminare ogni traccia di prodotti di pulizia per evitare le macchie anche sui tessuti.

Come sbiancare e smacchiare le superficie già macchiate?


2 ricette:

A) Preparare una crema morbida con:

Succo di limone.
sale fino da tavola.
detergente bio o di un marchio più ecocompatibile.
aceto bianco (alcol, vino o mele) e in questo caso si usa l'aceto e non acido citrico.

Preparare una crema morbida seguendo le proporzioni: per 100 ml di succo di limone aggiungere 20 ml di aceto, 1 cucchiaio di detergente, e sale quanto basta per preparare una crema morbida. Versare una certa quantità su una spugna (anche la luffa va bene) e strofinare le superficie. Lasciare agire per almeno 20 minuti. Risciacquare bene.

Usare il succo di limone per le pulizie aiuta l'ambiente in diversi modi: sostituisce i prodotti chimici e detergenti, riduce l'uso di confezioni in plastica contribuendo a ridurre il volume di rifiuti, il suo profumo naturale purifica ed elimina i cattivi odori senza produrre sostanze volatili che possono provocare allergie o problemi ai polmoni (salvo se aggiunto ai prodotti a base di cloro visto che avviene una reazione chimica che libera molecole dannose per l'apparato respiratorio).

Perché si utilizza il sale? Perché aumenta moltissimo la capacità sbiancante e smacchiante del limone senza alterare il pH però trattasi di una miscela molto irritante per la pelle

B) Insaponare una spugna previamente inumidita con una buona quantità di sapone di marsiglia (oppure sapone all'olio di cocco e simili). Versarci sopra una crema morbida fatta con acqua ossigenata 40 volumi e bicarbonato di sodio e strofinare le superficie fino ricoprendele con una patina di sapone e crema di acqua ossigenata e bicarbonato. Lasciare agire per almeno 20 minuti e quindi risciacquare bene. Fare un risciacquo finale con acqua e aceto o acqua e acido citrico. Si può utilizzare la candeggina delicata bio/ecocompatibile  al posto dell'acqua ossigenata anche se questa è più efficace.

Ovviamente l'efficacia delle ricette dipende dall'intensità dell'ingiallimento e del tempo di posa, in ogni modo se si ripete il trattamento più volte (ad esempio una volta a settimana) l'ingiallimento tenderà a sparire.

Posso utilizzare questi preparati anche per evitare l'ingiallimento? Certamente! Se utilizzati ogni tanto questi rimedi fai da te contribuiranno a mantenere le superficie più bianche e smacchiate. 


Alcuni appunti:


Stiamo parlando di ingiallimento e macchie e non di calcare anche se l'aceto/succo di limone/acido citrico (azione chimica) e il bicarbonato (azione fisica o chimica se aggregato ad altri prodotti) sono comunque ingredienti che agiscono contro le incrostazioni. 

Guanti! Ripetiamo sempre che bisogna indossare i guanti perché le mani vanno protette sempre e comunque perché molti prodotti e ingredienti non sono compatibili con la pelle e possono provocare dermatiti. Acqua ossigenata, candeggina gentile,  percarbonato e altri prodotti all'ossigeno attivo sono molto irritanti. Aceto, succo di limone, acido citrico, bicarbonato, carbonato di sodio non hanno un pH compatibile con la pelle. Anche i detergenti sgrassanti, acidi o alcalini aggrediscono la pelle per non parlare che è sempre bene proteggere le mani da tagli e sporcizie. 

(modificato 14/04/2023)

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