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La genesi di un'epidemia e l'origine dei nuovi virus.



Sono in tanti quelli che cercano di dare informazioni sul nuovo coronavirus, e certamente è giusto e doveroso informare la popolazione poiché siamo tutti interessati dalla pandemia, ma sfortunatamente l'informazione spesso è carente di molti concetti utili per aiutare a capire esattamente cosa sia il coronavirus (e altri virus) e soprattutto la sua/loro origine.

Quindi cerchiamo di radunare informazioni essenziali per poter conoscere questi patogeni:

Prima di tutto è fondamentale imparare due concetti importantissimi in biologia: zoonosi e salto di specie poiché sono direttamente collegati non sono al coronavirus ma a tantissimi altri virus che abbiamo sentito parlare. Importante ribadire sono appunto concetti ampiamente studiati in zoologia, microbiologia e veterinaria e non c'è nulla di esoterico o fantascientifico.

Limitiamoci alle zoonosi virali anche se ci sono anche quelle trasmesse da altri microorganismi, comunque una zoonosi è una malattia trasmessa da un animale all'uomo, cioè quando una patologia che colpisce un qualunque animale ad un certo punto si manifesta anche negli esseri umani.

Salto di Specie o spillover: un processo naturale (e non creato in laboratorio), in cui un patogeno che interessa l'organismo animale evolve e acquisisce la capacità di infettare e moltiplicarsi in un organismo umano, e nel caso dei virus si verifica un cambiamento genetico. Le mutazioni genetiche danno al virus la capacità di acquisire nuove capacità, e tra queste produrre nuove proteine in grado di penetrare e replicare all'interno delle cellule del nuovo ospite come l'essere umano ad esempio, tra l'altro questa è una caratteristica piuttosto comune nei Coronavirus. Ma cos'è il Coronavirus? Sono diverse tipologie di virus come il virus del comune raffreddore, SARS, il nuovo coronavirus relazionato a COVID-19, la SARS, MERS ecc, e sono virus a RNA.

Prima di parlare dei coronavirus nello specifico è importante capire che ci sono diversi esempi di zoonosi molto conosciute, e soprattutto bisogna capire che in molti casi, anche quando parliamo di malattie letali, la loro sintomatologia non è sempre la stessa, e questo serve a demistificare discorsi come "uccide solo una categoria" o "non è letale come la malattia X".

Epidemie e Pandemia: Tra i fattori che rendono il mondo moderno più a rischio alla espansione delle zoonosi sono le alterazioni dell'ecosistema, l'espansione dell'area urbana e antropizzata, e la riduzione/distruzione degli habitat delle specie selvatiche che spesso sono serbatoi naturali di virus che a stretto contatto con l'uomo, inoltre l'inquinamento atmosferico rendono le persone più vulnerabili alle infezioni trasmissibili per via aerea.

Zoonosi conosciute:

HIV (lentivirus): Nel 1981 il CDC Atlanta ha rilevato alcuni casi di una rara forma polmonite, e poi a Las Vegas è stato stabilito che queste polmoniti erano comuni in soggetti immunodepressi e soprattutto quelli sottomessi a trasfusione o che avevano rapporti sessuali promiscui. Allora l'ipotesi era che era l'esistenza di un agente infettivo i grado di trasmettere la malattia, e nel 1982  è stata nominata AIDS. Nel 1983 l'Istituto Pasteur a Parigi ha identificato un retrovirus che poi è stato isolato nel National Cancer Instituto Bethesda. Nel 1991 il virus ha infettato circa 10 milioni di soggetto uccidendo poi il 50%.

Perché l'HIV è una zoonosi? Sono state osservate mutazioni genetiche in un virus che colpisce gli scimpanzé, il SIV, e sudi di biologia molecolare hanno individuato la correlazione tra questi virus, molto probabilmente è stato trasmesso dalla continua esposizione al sangue degli animali in occasione della caccia e/o riti tribali.

l'HIV è un lentivirus e i ceppi  indeboliscono il sistema immunitario e possono acconsentire lo sviluppo del cancro (infezione opportunistica), il vaccino è stato dichiarato fallimentare il febbraio del 2020.

EBOLA (ebolvirus): anche l'ebola è una zoonosi e un virus a RNA.Tutti i 5 ceppi hanno fatto un salto di specie dal pipistrello all'uomo. Il contagio avviene attraverso i fluidi corporei, e da esseri umani/ animali vivi o morti, e probabilmente anche dagli oggetti contaminati. Al contrario di quello che si pensa, non tutti i ceppi sono letali e come nel caso di tanti altri virus esistono i ceppi che scatenano sintomi leggeri, ed altri che stimolano sintomi più gravi.

Nel caso dell'ebola il Restonvirus ha una mortalità di circa 0%, mentre il Zairevirus ne ha del 90%. Le forme leggere fanno sviluppare sintomi come febbre, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari e addominali, diarrea e debolezza. La forma grave invece provoca sintomi come sanguinamento, mal funzionamento degli organi vitali come fegato e reni e collasso cardiaco o respiratorio.

RABBIA: Lyssovirus: diversi animali silvestri e anche il cane può trasmettere la rabbia ancora in diverse parti del globo e la trasmissione avviene attraverso contatto con la saliva dell'animale o della persona. Trattasi di un virus con alto tasso di letalità però esiste un vaccino e terapie. Provoca encefalite e senza le cure adatte provoca la morte entro 1 settimana. La malattia si manifesta in due modi: la forma furiosa in cui si osservano disturbi psicosomatici, iperattività, carattere furioso, progressiva paralisi muscolare, coma e morte. La forma paralitica (25%) provoca paralisi ma non aggressività. 

A/H1N1 o Influenza Suina: Virus Influenza A sottotipo di virus dell'influenza umana che contiene geni di virus aviari, suini e umani in una combinazione mai osservata prima nel mondo e questo perché in virus può acquisire caratteristiche di altri virus attraverso lo scambio di geni. Già dagli anni 50 che sono state osservate infezioni zoonotiche umane con virus che di solito infettano i maiali (H1N1, H1N2, H3N2), però il nuovo virus influenzale A/H1N1 può essere trasmesso da uomo a uomo. I sintomi variano tra quelli simili alla normale influenza a quelli gravi come bronchite, polmonite e complicanze batteriche (opportunismo) a carico dell'apparato respiratorio. Esiste un vaccino.

Ora parliamo dei Coronavirus che hanno provocato alcune malattie in un periodo recente. Sono virus a RNA e provocano disturbi respiratori di gravità variabile con sintomatologia simile a quelli provocati dal normale raffreddore alla polmonite letale. Tre dei sette coronavirus che infettano l'uomo sono in grado di provocare infezioni gravi: MERS CoV, SARS CoV e SARS CoV2.

MERS Arabia Saudita 2012: 25000 casi e circa 850 decessi in 27 paesi. Più gravi per gli anziani, soggetti con malattie preesistenti come diabete, malattie cardiache e/o renale cronica. Trasmesso per aerosol o particelle nella saliva (starnuto, tosse) e il salto di specie è stato fatto dal dromedario all'uomo. 
Tempo di incubazione di 5 giorni, può manifestare sintomi lievi come raffreddore, brividi, gastroenteriti o forme più serie da essere curate in terapia intensiva. I casi sono molto diminuiti.

SARS (Sindrome Respiratoria Acuta grave) Cina 2002: in alcuni casi sintomi simili alla comune influenza e in altri casi grave insufficienza respiratoria progressiva. Circa 8000 casi e 774 decessi ed è più letale per i soggetti con età superiore o uguale a 65 anni di età. Probabilmente il virus è partito dai gatti venduti come animali da macello nei mercati umidi della Cina, e anteriormente questi animali sono stati contaminati dai pipistrelli. La SARS è sparita però possiede una riserva animale e può riemergere se ci sono le condizioni (mercati con vendita di animali vivi, sporcizia e contatto con animali selvatici).

SARS CoV2 o COVID-19 Cina 2019: salto di specie dal pipistrello all'uomo, contatto con feci o animali vivi e morti nei mercati di Wuhan. Trasmissione attraverso aerosol o secrezione (tosse e starnuto), superfici contaminate e magari anche oro fecale. Cosi come per la SARS, anche nel caso del coronavirus è stata verificata la presenza del super spargitore, cioè un soggetto capace di infettare molte persone. Può provocare sintomi lievi come quelli tipici del normale raffreddore fino a sintomi gravi. 

Nei casi lievi provoca febbre, mal di gola, affanno, dolori muscolari, perdita del gusto e olfatto, mal di testa, disturbi gastrointestinali, e a volte congiuntivite. Nei casi gravi provoca polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale, e secondo alcuni dati sembrerebbe in grado di provocare problemi cardiaci e microtrombosi.  Più grave per i soggetti anziani, diabetici, affetti da malattie pregresse, diabete e immunodepressi. 

Ancora non esiste vaccino, il virus è ancora in corso e le terapie sono ancora in fase di sperimentazione. Non ci sono certezze riguardo all'immunizzazione dei soggetti guariti, trattasi di un patogeno molto contagioso e capace di portare la curva di contagi  ad una veloce crescita esponenziale.

Siamo in un periodo in cui le fake news basate su teorie semplicistiche/parascientifiche vengono prese in considerazione non solo dai social, ma anche da tanti veicoli di comunicazione e provocano un vero e proprio danno alla società perché forniscono informazioni frammentate o peggio ancora completamente false, sarebbe meglio spiegare al pubblico cos'è un virus e alcuni concetti fondamentali che riguardano semplicemente la microbiologia.

Da ripensare anche alle polemiche riguardo alla mortalità dei virus come ad esempio il famoso "morto di o per" sono irrilevanti visto che molti patogeni non uccidono direttamente l'ospite però possono dare spazio ad altre malattie capaci di portare l'individuo alla morte. Un esempio è l'HIV perché un soggetto non muore di AIDS ma ad esempio di polmonite, tumori e altre malattie rese possibili dalla presenza del virus. 

Anche la comunità scientifiche dovrebbe rivedere il proprio modo di comunicare e non dare per scontato l'azione dei nuovi patogeni dotati di capacità epidemica o pandemica. Sfortunatamente molte persone hanno incorporato l'idea che COVID-19 è solo raffreddore, perché no sono state informate che molti virus (come abbiamo già visto prima) possono provocare sia sintomi leggeri che problemi più seri come la polmonite acuta, però quello che può differenziare un patogeno dall'altro è la sua capacità di infettare o più che altro efficienza infettiva, e nel caso del SARSCoV2 è davvero eccezionale. 

Inoltre la persistente propaganda negazionista che riguarda il clima e i danni all'ecosistema non aiuta affatto a convincere i governi a cambiare le politiche ambientali che aiuterebbero anche a combattere eventuali nuove pandemie (molto probabili se le cose non cambieranno). 

Spero che questo testo abbia contribuito a dare informazioni utili sull'azione dei diversi virus e anche sulla loro origine, e soprattutto sia stato in grado di ribadire che la comparsa di un nuovo virus segue semplicemente normali regole biologiche da sempre esistite nel pianeta e più che altro sono direttamente influenzate dai cambiamenti dannosi subiti dall'ecosistema. Nessuna teoria del complotto ma solo biologia. 

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Alcune fonti consultate:







Principi di microbiologia medica  Michelle La Placa


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