Può capitare, durante le pulizie domestiche, di notare aloni bianchi o piccoli accumuli polverosi sul pavimento o tra le fughe delle piastrelle dopo l’uso di prodotti naturali come bicarbonato di sodio o soda Solvay (carbonato di sodio). Questo fenomeno non è raro e non è motivo di preoccupazione: si tratta semplicemente di un eccesso di prodotto che, non essendosi sciolto completamente nell’acqua o non essendo stato risciacquato bene, si è depositato sulla superficie.
Residui di bicarbonato o soda Solvay sul pavimento? Niente panico!
Perché capita questo?
Il bicarbonato di sodio e la soda Solvay sono sali alcalini che, se usati in dosi elevate o con poca acqua, possono lasciare residui solidi. Questo accade soprattutto in zone con acqua dura, cioè ricca di calcare, che può ostacolare la completa dissoluzione dei sali. Inoltre, se la soluzione non viene ben distribuita o se il pavimento non viene risciacquato accuratamente, questi ingredienti tendono ad asciugarsi lasciando una patina bianca visibile.
Come rimuoverli facilmente.
Per eliminare i residui non serve alcun prodotto aggressivo. È sufficiente un ingrediente ecologico, economico e alla portata di tutti: l’aceto bianco. Essendo acido, l’aceto reagisce con i sali alcalini sciogliendoli e facilitandone la rimozione.
Ecco come procedere:
Metodo leggero:
Mescolate 1/2 bicchiere di aceto in 1/4 di secchio d’acqua calda e lavate il pavimento come di consueto.
Metodo intensivo (per tracce persistenti):
Applicate una miscela di acqua e aceto in parti uguali sulle zone interessate, strofinate con spugna o straccio, lasciate agire 5 minuti, quindi risciacquate con acqua pulita.
Cosa sono bicarbonato e soda Solvay?
Bicarbonato di sodio (NaHCO₃): è un sale leggero, alcalino e delicato. Usato per deodorare, smacchiare e pulire, è perfetto per superfici delicate.
Soda Solvay (carbonato di sodio, Na₂CO₃): più potente del bicarbonato, è un eccellente sgrassatore e anticalcare, ideale per superfici resistenti come pavimenti, piastrelle e lavatrici.
Perché sono ecologici?
Entrambi sono naturali, biodegradabili e non inquinanti se usati correttamente. Non rilasciano sostanze tossiche nell’ambiente e non contribuiscono all’inquinamento delle acque. Inoltre, possono sostituire detergenti convenzionali contenenti tensioattivi, profumi sintetici e conservanti nocivi. Tuttavia, come per tutti i prodotti, anche quelli ecologici vanno dosati con criterio: esagerare non rende le pulizie più efficaci e può creare fastidi come l’accumulo di residui.
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