Passa ai contenuti principali
.

Maschera acido-grassa per capelli brucciati


I capelli possono essere naturalmente stopposi e porosi o a volte sono diventati cosi per colpa dei trattamenti chimici, soprattutto le colorazioni e decolorazioni, trattamenti liscianti e permanente.

Per rimediare i danni della tinta, decolorazione, permanenti ecc non basta usare ingredienti "grassi", ma è necessario miscelare una serie di ingredienti che si complementare e quindi riusciranno a riparare i fili danneggiati.

Ovviamente un capello seriamente bruciato non può essere riparato al 100% poiché seriamente aggrediti, comunque a volte è possibile evitare le forbici (anche se è quasi inevitabile dover tagliare le punte) e quindi renderli più gradevoli e meno inariditi e stopposi.

Questa ricetta serve per quei capelli messi molto male: molto secchi, porosi e duri:

1 cucchiaio di margarina vegetale (da cucina)
1 cucchiaio di olio di mandorle
1 cucchiaino di olio EV di oliva
1 cucchiaio di maizena
250 ml di latte di cocco
1 cucchiaino di almeno 2 maschere per capelli di preferenza bio e meglio se una di queste è all'avena
2 cucchiai di aceto di mele (importante)



Le misure possono essere alterate per soddisfare le esigenze dei vostri capelli (tanti, pochi, fini, spessi, afro ecc)

Mischiare bene la maizena e latte di cocco freddo in un pentolino e quindi portare a fiamma dolce, mischiare con cucchiaio di legno fino ad avere una crema fluida e omogenea. Spegnere la fiamma

Quindi portate a fiamma dolce o bagno maria gli oli e la margarina fino a scioglierla, aggiungere le maschere + l'aceto e alla fine la crema alla maizena.

Mischiare bene, applicare sui capelli, indossare una cuffia per la doccia per 1 ora. Per toglierla potete usare un normale shampoo e balsamo, comunque a volte i capelli sono messi cosi male a punto di "alimentarsi" letteralmente e quindi basterà pochissimo shampoo per togliere i residui oleosi rimasti sui/tra i capelli.

 All'inizio potete fare 1 idratazione a settimana e poi più sporadicamente. Da evitare di andare a letto con i capelli zuppi d'olio, crema, burro ecc. I capelli devono respirare altrimenti diventano brutti per colpa dell'eccesso di cura.

Il tocco acido dell'aceto di mele racchiuderà le squame dei capelli (sempre aperte quando i capelli sono rovinati), e quindi agevolano le proprietà idratanti del burro, maschere e oli poiché i capelli porosi non trattengono l'idratazione. Una curiosità: la porosità eccessiva è uno dei motivi per i quali alcuni capelli non tollerano molto i prodotti ecobio: I siliconi su un capello poroso lo rende più liscio perché lo scherma, invece l'ecobio non avendo quest'effetto "schermante" non rende i capelli porosi più lisci (magari si se parliamo di crema a basso PH) quindi per primo è necessario trattare la porosità e in questo caso l'aceto di mele è di grande aiuto, per poi passare ai prodotti ecobio.

Inoltre i capelli stopposi migliorano molto con la tecnica del Co wash poiché gli shampoo siano bio che tradizionali hanno lo scopo di "sgrassare" cosa non molto necessaria quando i capelli sono privi di idratazione naturale.


Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p