Passa ai contenuti principali
.

Usando il henné su capelli colorati: la mia esperienza personale


Questa è la mia esperienza personalissima e non so se funziona o funzionerà allo stesso modo per tutti i tipi di capelli.

Come ho già scritto altre volte io uso sia la colorazione (Sanotint) che il henné per ottenere leggeri riflessi mogano. Sapiamo che le tinte scure, io uso il colore bruno, a volte possono risultare piatti, il henné altrimenti dona una moltitudine di riflessi che possono variare dal rosso al castano, dipende dalla miscela di ogni henné.

Alcuni henné contengono solo la lawsonia (colore rosso), altri anche l'indigo (colore scuro), mallo di noce (castano) e via dicendo.

Innanzitutto preciso che uso il henné sulla tinta Sanotint che sarebbe una colorazione semi naturale e quindi non posso affermare che il henné non reagisca in modo negativo sulle altre colorazioni. Detto questo le mie impressioni personali sono:

a) A maggio dell'anno scorso avevo tagliato i capelli molto corti lasciando soltanto 2 cm di lunghezza, e quindi quando li coloravo coprivo la totalità dei capelli e questo finché non sono arrivati a circa 10 cm. Poi ho iniziato a colorare solo la ricrescita e la conseguenza è questa:

Se la tinta viene passata sulla totalità dei fili più volte questa si satura di colore diventando sempre più scura. Allora oggi ho i capelli un po' sopra le spalle, e le punte (6 dita circa) sono sature di colore perché era quella parte che riceveva sempre il colore, mentre la metà superiore ha ricevuto il colore solo una volta (quando era la ricrescita).

La differenza per quanto riguarda l'applicazione del henné è questa: Sulla zona superiore i riflessi mogano si vedono fin da subito e il colore è di un cioccolato scuro, inoltre la zona è più sana, morbida e luminosa e anche più "liscia". Per quanto riguardano le punte anche queste sono sana ma non come la parte superiore, inoltre è più scura, si vedono meno riflessi, è meno luminosa e meno morbida. Morale della favola: dove c'è saturazione di tinta perché passata più volte allora il henné fa più fatica a fare il suo lavoro.

b) Continuerò con il metodo del passaggio della tinta solo sulla ricrescita e le applicazioni di henné per abbellire il colore e i capelli e poi quando i capelli saranno più lunghi pian piano ne taglierò le punte.

Perché uso anche la tinta? Perché nonostante i cambi di marca, di tempo di posa, di miscela ecc, il henné non colora i miei capelli bianchi, oppure rimangono di un biondo pallidino. Ma questo perché i miei capelli sono resistenti alla tintura, tanto che se uso una colorazione castano chiaro noto che molti capelli rimangono bianchi.

Se non usate la sanotint e soprattutto se la vostra è una comune tinta chimica dei supermercati o quelle chimiche dei parrucchieri conviene fare una prova per non ritrovarsi con i capelli verdi.
 Meglio acquistare poco henné in erboristeria, passarlo su una ciocca di capello e vedere il risultato. Cosi non rischiate di combinare guai. Una mia amica usa una tinta chiamata Natur Color Green della Renée Blanch e anche lei fa applicazioni di henné.

 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Attenzione: Anche se usate la Sanotint o altri colorazioni "naturali o erboristiche" conviene sempre fare un test su una ciocca prima di trattare l'intero capello. Mi raccomando!!!
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Altra osservazione: io uso il henné di Shiraz e NON SO come le altre marche possono reagire con le tinte quindi fatte sempre il test!!! 

Ogni tanto applico la mia "maschera di luce" usando una miscela fatta con henné filtrato, maschera per capelli, latte di cocco e qualche altro ingrediente come oli, burri ecc.

Questa è la mia esperienza definitiva con il henné.


Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p