Passa ai contenuti principali
.

Corso base di modellistica per l'autoproduzione: mascherina in tessuto riciclato e tnt (cartamodello e passo passo)




In questo 2020 abbiamo incorporato un nuovo accessorio al nostro outfit cioè le mascherine protettive contro il nuovo coronavirus. All'inizio della pandemia le uniche raccomandate come efficaci contro il virus erano le FFP3 e FFP2, attualmente l'ISS ha dato l'OK all'utilizzo delle mascherine di comunità o mascherine fai da te. 

Le mascherine di comunità hanno tre grossi vantaggi: ecologiche poiché possono essere lavate e riutilizzate, fanno con che le FFP3 e FFP2 siano indirizzate agli operatoti sanitari e il costo. Se siete abili a cucire potete fare la vostra mascherina personalizzata e in molti casi spendendo pochissimo. Ricordiamo che le mascherine sono importati per evitare lo spargimento di aerosol e gocce di saliva potenzialmente contaminata, e soprattutto ci aiuta ad evitare di toccare bocca e naso.

Ricordiamo che e mascherine NON sostituiscono le misure di prevenzione come il distanziamento sociale e l'igiene delle mani, inoltre in certi casi sarà necessario usare le mascherine FFP3 o FFP2.


Quindi per il nostro corso amatoriale di modellistica posterò il passo passo per fare una mascherina in stoffa e TNT con cartamodello da scaricare, e la cosa più importante è che la nostra mascherina sarà anche un prodotto da riciclo poiché è stata ricavata da una vecchia camicia non più utilizzabile.

Materiale

Righello
Forbice da carta e da tessuto
Matita
Gessetto
Spilli
Filo da imbastire
Ago
Metro da sata
Vecchio indumento in cotone o lino da riciclare
Tessuto in TNT (anche nei vivai è possibile trovare il  tnt a metro)
Filo da cucire
Macchina da cucire
Cartamodello (lo renderò disponibile in PDF)


Esecuzione:

Da una vecchia camicia (questa di lino), ricavare due rettangoli di tessuto da 35 cm di altezza e 30 cm di larghezza.


Piegare il rettangolo di tessuto a metà (bisogna stirare per bene), posizionare il cartamodello facendo attenzione che la parte anteriore sia appoggiata  esattamente sulla piega.





Trattenere il cartamodello con degli spilli e/o un peso e tracciare sia i contorni del cartamodello che il margine di cucitura di 1 cm. Ho utilizzato questo righello che contiene il questa unità mobile rossa fermacentimetro. 




Oltre a contorno e margini d cucitura non dimentichiamo dei segni indicativi.



Togliere il cartamodello dal tessuto, aprire e quindi posizionare il cartamodello sull'altro l'altro lato, e rispettando la posizione dei segni indicativi fare il tracciato del contorno e del margine di cucitura.





La stessa operazione va fatta sul TNT e anche in questo caso serviranno due rettangoli, segni e margine di cucitura. Tutto può essere fatto con la matita o con la penna da sartoria. Alla fine del processo dobbiamo avere sue pezzi in tessuto e due in TNT.


Posizionare un pezzo in TNT su un'altro pezzo in tessuto, imbastire (importante perché il TNT ha uno scorrimento diverso rispetto al tessuto normale, e quindi cucire, così alla fine risulterà una specie di tessuto doppio. 

Per non averne tanti problemi con il TNT ho utilizzato un piedino in teflon perché permette un ottimo scorrimento. Poi questi pezzi vanno uniti e bisogna "baciare" tessuto (lino o cotone) con tessuto, il TNT resterà verso l'esterno, questo perché poi la mascherina verrà rigirata e quindi il tessuto passerà all'esterno e il tnt all'interno.

Importante: In questa fase parte centrale non va cucita altrimenti non sarò possibile rigirare. Non cucire i lati in cui verranno messi gli elastici. Una volta cucito bisogna fare tagliare un po' il margine di cucitura fino ad alcuni millimetri dalla cucitura per non creare accumuli di tessuto, siccome il TNT si "muove" in modo diverso rispetto al cotone o lino, questo margine va tagliato solo a operazione finita, quindi fare dei piccoli taglietti ravvicinati che arriveranno vicino la cucitura, questo aiuterà a rigirare bene la mascherina facendola prendere la forma che vogliamo e adattarsi bene al viso.




Una volta rigirata bisognerà stirare bene per appiattire le cuciture rimaste interne, la mascherina deve avere la forma del cartamodello quindi bisogna rigirare per bene. Una volta stirata bisogna fare una cucitura vicino al bordo e contornando tutta la mascherina compresa la parte centrale, quindi una partirà dallo estremo superiore, passando per il centro fino ad arrivare all'altro estremo, cosi la mascherina assumerà la tipica forma "a becco". 




Inserire gli elastici che dovranno in questo caso misurano 24 cm e vanno messi sui lati, potete anche imbastire, va fatto un piccolo orlo verso l'interno sia per fermare gli elastici che per chiudere la mascherina.



Fatte queste cuciture, allora bisognerà girare la mascherina in modo che le cuciture fatte sulla parte centrale rimangano verso l'interno, questo passaggio è importante per avere una cucitura molto salda sul davanti e anche per avere una miglior rifinitura, e dunque fare una cucitura su tutto il bordo in modo che le cuciture previamente fatte rimangano bloccate verso interno "a contatto con il viso".


Questo cuscinetto rimarrà interno


All'interno si formerà una specie di cuscinetto morbido senza fili o bordi non rifiniti, e fuori si vedrà una cucitura pulita.


Ultimi consigli sui materiali:


A me piace usare la forbice seghettata perché da sola riesce a fare un bordo già quasi perfetto e si eviterà di avere fili che fuoriescono dai margini di cucitura, e ciò aiuta molto quando dobbiamo imbastire o cucire. Utile anche la forbicina tagliafilo






Io mi sono trovata bene con ago da jeans e piedino in teflon. Per quanto riguarda la carta potete usare carta da pacco o carta a rotoli bianca o marrone che di solito si trovano in vendita nelle cartolerie o casalinghi ad un ottimo prezzo, utile avere anche un taglia asole.

Se dovere fare mascherine su misura per ogni viso, potete usare il cartamodello di partenza e aumentare o diminuire secondo l'occorrenza, e quindi scrivere il nome della persone  e alcune misure importanti come ad esempio la lunghezza dell'elastico, questa è  una mascherina per un viso maschile e ho usato 24 cm di elastico per ogni lato.

Potete scaricare il PDF qui o sulla nostra pagina "Modellistica". E se avete dubbi sulle esecuzione potete scrivere a:

modellisticavivereverde@gmail.com

Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p