Passa ai contenuti principali
.

Riciclo Creativo: Erbario alternativo e porta candele country chic utilizzando barattoli e bottiglie di vetro.



Mai come in questo periodo stiamo capendo il quanto bisogna starci attenti a ciò che accade all'ambiente e di conseguenza alla destinazione dei nostri rifiuti. Quante volte acquistiamo alimenti conservati in bottiglie e barattoli di vetro e osserviamo che alcuni hanno forme o disegni molto particolari e per questo motivo possono diventare degli interessante oggetti d'arredamento. 

Gli esempi di oggi sono ben due oggetti, uno realizzato utilizzando un barattolo di conserve e l'altro una bottiglia.

Porta candele con bottoncini 

Occorrono:

Barattolo, corda o spago e bottoni (ho utilizzato dei bottoni in legno per artigianato).



Passare la corda tra i fori del bottone quindi piegare la corda in due per fermare il primo bottone, fare un nodo e quindi procedere con il prossimo bottone. Ho utilizzato tre bottoni ma si può utilizzare molti di più.

Il filo decorato con i bottoni dovrà avvolgere la parte superiore del barattolo. 


E questo è il risultato e dietro è stato realizzato un nodo per creare una piccola protuberanza per permettere di appendere il posta candele però non è obbligatorio. 

Erbario Alternativo

La seconda idea è stata realizzata con una bottiglia e trattasi di un erbario molto alternativo che farà anche da vaso senza terra o acqua e quindi zero manutenzioni

Occorrono:

1 pianta essiccata e consiglio una pianta grassa perché anche quando secche conservano sia forma che un po' di colore. Sarebbe meglio conservare anche le radici così da rendere il lavoro ancora più interessante e anche perché trattasi di un erbario. Poi un barattolo di vetro, un cartoncino e un pezzo di corda, spago o filo da uncinetto.


Come potete vedere la pianta il cartoncino è stato attaccato alla pianta e per fare ciò è stato utilizzato un filo in acrilico verde. E appunto sul cartoncino potete scrivere le caratteristiche della pianta come ad esempio il nome scientifico, tipo di radice, di foglie, di fiore, la famiglia, l'origine, insomma quello che vi interessa. Come già detto non c'è bisogno di manutenzione ma solo una spolverata ogni tanto.



È stato utilizzato questo tipo di cartoncino che potete trovare nelle cartolerie o casalinghi, oppure potete tagliare un qualunque foglio più spesso e realizzare un piccolo foro. 

E con questi lavori artigianali abbiamo evitato di gettare via ben due oggetti di vetro alleggerendo quindi la nostra impronta ecologica, e meglio ancora facendo anche un'attività creativa che ci aiuta a stimolare il cervello e riempire il nostro tempo con un'attività sana soprattutto in questo periodo così pesante, e se la situazione della pandemia, isolamento ecc. inizia a diventare insostenibile per voi cercate di parlare con qualcuno, iniziare un hobby o cercare l'aiuto di un professionista e sarebbe meglio evitare partecipare a discussioni troppo accese sui social e che non portano da nessuna parte. 

Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p