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La tinta vegetale ideale per restaurare i vecchi vasi in ceramica più rinsecchiti: ricetta e preparazione.



Trattasi di una delle colorazioni naturali più famose che ci siano e sono in molti ad utilizzare questa erba tintoria per colorare i capelli evitando di conseguenza i classici prodotti chimici e sì stiamo parlando proprio del henné. In realtà le proprietà tintorie del henné (Lawsonia inermis) era già molto apprezzate dai popoli antichi che utilizzavano questa specie vegetale per la bellezza, i riti religiosi e la colorazione dei tessuti ma con la comparsa sia delle tinte che delle colorazioni per capelli industriali il henné è caduto un po' nel dimenticatoio per fare poi ritorno poiché molto ricercato da chi è interessato a colorare i capelli con prodotti biologici. 

Ma come abbiamo già detto il henné non è solo una colorazione per capelli ma trattasi di una vera tinta vegetale e può essere applicata anche per ravvivare e restaurare alcuni oggetti, e io ho deciso di utilizzarlo per ridare colore ad un vecchissimo vaso in ceramica grezza che si era rinsecchito dopo il trattamento di disinfezione e anche perché è davvero datato:


Dunque ho voluto testare il henné anche perché ne avevo ancora una buona quantità da smaltire (io non mi tingo più i capelli perciò ho deciso di utilizzarlo per altri scopi). La preparazione deve essere la più semplice possibile: solo acqua bollente e un bel po' di henné fino ad ottenere un liquido rosso intenso perché la superficie di una ceramica è diversa di quella del capello e del tessuto e per finire ammollo per 24 ore e quindi filtrare (non è obbligatorio). 

Se il vaso non è così rinsecchito come questo della foto potete utilizzare il henné così com'è cioè applicandolo con un semplice pennellino, altrimenti dovete mischiare 1 cucchiaio di balsamo per capelli o ammorbidente per i tessuti per ogni 200 ml di henné (usiamo prodotti biologici o a basso impatto ambientale), sappiamo che il henné è un colorante ma non un idratante perciò se la superficie è molto secca alla fine assorbirà il henné e non ci sarà traccia di colorazione, con l'aggiunta di una sostanza ammorbidente invece la superficie si idrata e la tinta vegetale riesce a restare in superficie.


Dunque mischiare dopo l'aggiunta di balsamo o ammorbidente bio e applicare utilizzando un pennello medio morbido altrimenti schizzerà ovunque. Normalmente bastano due applicazioni lasciando asciugare completamente prima di riapplicare e come già spiegato prima con l'aggiunta del balsamo o dell'ammorbidente anche il coccio più secco dovrebbe idratarsi, ma se così non fosse bisognerebbe lasciare asciugare completamente la seconda applicazione e quindi dare una mano di olio per idratare la superficie e qui si presenta una questione complicata: sappiamo che dentro ai vasi ci sono/saranno le piante e che queste sono sposte agli attacchi di parassiti e muffe, per questo motivo molti coltivatori sconsigliano l'uso dell'olio vegetale perché con il tempo si decomporrebbe permettendo la colonizzazione di parassiti che poi andrebbero a danneggiare le piante, e dunque preferiscono l'olio minerale poiché biologicamente inerte. Se scegliete di utilizzare un olio minerale potete vedere se avete (o qualche parente) degli avanzi di olio per bambini a casa e questo sarebbe anche un modo per darli un nuovo uso senza disperderli nell'ambiente però resta a voi la scelta su quale olio utilizzare.


Come potete vedere l'aspetto del vaso è migliorato, solo la parte di sotto è ancora incrostata ma non è un problema, e ricordate che i vecchi vasi vanno disinfettati prima di essere utilizzati per accomodare le vostre nuove piante. 

Quindi se volete abbellire le vostre casa non solo con piante a anche con dei colori naturali allora il henné può fare al caso vostro e della vostra Urban Jungle o anche del giardino.

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