Passa ai contenuti principali
.

Fitotrattamento ai fiori e erbe per trattare il viso in modo delicato ed efficace.


 

Alcune erbe e fiori sono in grado di curare delicatamente la pelle del viso e lavorare in modo molto efficace, e questo perché contengono principi attivi in grado di interagire con la pelle portando sollievo e benefici e tra l'altro anche a livello mentale (aromaterapia). 

Innanzitutto bisogna scoprire il beneficio di ogni elemento vegetale per un determinato tipo di pelle e situazione e dopo si passa all'applicazione. 

Fiori:

a) Fiori di calendula: calmante, antisettico e antifungino. 

b) Camomilla antiinfiammatorio e calmante, ideale per pelli molto sensibili e soggette a infiammazioni costanti.

c) Fiori di sambuco: schiarisce, smacchia e ammorbidisce la pelle, tonificante e astringente. 

d) Malva: dona sollievo alla pelle affetta da dermatite e irritazione.

e) Fiori di achillea: cicatrizzante 

f) Fiori di Tiglio: calmante, tonificante, antiage e antiinfiammatorio.

g) Nasturzio: combatte infezioni e leviga la pelle. Se utilizzato assieme al timo si ottiene un ottimo tonico purificante.

h) Centaurea: combatte il prurito

i) Cerfoglio: combatte l'acne.

j) Eufrasia: calmante e antiinfiammatorio.

k) Rose biologiche: ammorbidiscono e ringiovaniscono la pelle.

 

Erbe:

a) Menta: schiarisce, pulisce bene i pori e rende l'incarnato più uniforme.

b) Rosmarino: antisettico, tonificante e revitalizzante e ha una buona azione astringente. 

c) Timo: ottimo antibatterico, antisettico e utilissimo contro acne e eczema, tra l'altro è possibile ottenere una purificazione profonda del viso utilizzandolo assieme ad un sapone biologico allo zolfo oltre ad essere un trattamento molto indicato per le pelli molto grasse. 

d) Finocchio selvatico: combatte il gonfiore e calma la pelle.

e) Dragoncello: combatte eczema e infiammazione.

f) Santoreggia: rivitalizzante, antibatterico, tonificante e antiage.


Utilizzo:

a) Come tonico: preparare l'infuso, inumidire un batufolo di cotone e passare sul viso, aspettare 15 minuti e risciacquare.  

b) Come maschera: 

per la pelle grassa e normale: preparare una maschera con argilla verde e infuso spalmare sul viso, aspettare che si asciughi e lavare.

per la pelle secca o delicata: preparare una maschera con argilla rosa oppure amido di mais miscelata a infuso, applicare sulla pelle, lasciare agire per 15 minuti e risciacquare. 

c) Vapori: per pulire i pori e la pelle e disintossicare la cute. Preparare il decotto e posizionare il viso esponendo la pelle ai vapori, ovviamente attenzione alle temperature e allontanare il viso quando necessario. 

🔥Attenzione! 

- Non esporsi al sole durante l'applicazione

- Tutte le indicazioni sono per uso esterno  quindi nulla da bere.

- Non sono cure mediche e non sostituiscono farmaci dermatologici o di altri tipi. 

- Potete fare un test allergico inumidendo un batufolo di cotone e passandolo sul polso, aspettare 20 minuti per capire se si sviluppano allergie. 

- Profumi e aromi sono piacevoli  e benefici ma  non sostituiscono farmaci e terapie.

Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p