Passa ai contenuti principali
.

Trattamento viso alla noce moscata: per combattere le macchie, irritazione, segni del tempo e cattivo odore.



La noce moscata è una spezie capace di donare un gusto caldo e leggermente piccante e anche una piacevole nota agrumata e per questo motivo è molto utilizzata in diverse cucine del mondo, ma quello che non tutti sanno è che questo condimento è un vero toccasana per la bellezza della pelle. Il suo nome botanico è  Myristica fragrans e trattasi di una pianta della famiglia delle Myristicaceae e così come la Syzygium aromaticum (albero che produce chiodi di garofano) anche questa specie vegetale è originaria dalle isole Molucche (Indonesia). I suoi frutti sono delle drupe e la noce moscata che conosciamo sarebbe il seme.

Questa spezie ha notevoli proprietà antiinfiammatorie e antiossidante e per questo motivo riesce a combatte i temuti radicali liberi e quindi la comparsa dei segni/solchi/rughe e macchie sul viso. Alcuni benefici della noce moscata:

  • Riduce l'iperpigmantazione cutanea;
  • Riduce l'arrossamento;
  • Rende la pelle uniforme;
  • Equilibra e chiude i pori dilatati;
  • Combatte l'irritazione;
  • Antibatterico;
  • Combatte l'acne;
  • Combatte le macchie e armonizza il tono della pelle;
  • Combatte i cattivi odori.

Come applicare:

a) Tonico: preparare un decotto utilizzando 100 ml di acqua e 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere, lasciare in riposo per 1 ora. Applicare sul viso (batufolo di cotone o asciugamano inumidito e appoggiato sul viso) e risciacquare dopo una ventina di minuti. L'applicazione del tonico aiuta a calmare infiammazioni e arrossamenti oltre a  rendere la pelle più uniforme e rassodata. 

b) Maschera: Preparare una miscela utilizzando 2 cucchiaini di amido di mais, 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere e acqua q.b per ottenere una miscela spalmabile. Applicare sul viso e lasciare agire per 15 minuti prima di risciacquare. Aiuta a equilibrare l'oleosità, chiude i pori dilatati, rassoda la pelle e aiuta ad eliminare le macchie.

c) Peeling: riscaldare 30ml di olio di cocco, aggiungere 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere e lasciare raffreddare. Aggiungere zucchero bianco fino ad ottenere una crema morbida e applicare sul viso facendo massaggi delicati per alcuni minuti e prima di risciacquare. Rende la pelle liscia, luminosa ed equilibrata. 

e) Per combattere i cattivi odori risultato di una sudorazione eccessiva: preparare una pappetta con noce moscata, zucchero e acqua e applicare sotto le ascelle previamente igienizzate con sapone di marsiglia oppure sapone di aleppo o saponetta (la saponetta allo zolfo è molto indicata per combattere i cattivi odori). Applicare, massaggiare leggermente e lasciare agire per alcuni minuti. Risciacquare e lavare nuovamente con sapone o saponetta solo se necessario. 

Prima di utilizzare la noce moscata come trattamento cosmetico applicate la polvere inumidita e/o il cosmetico fai da te sul polso (interno) lasciando agire per 15 minuti. Non utilizzare se si verificano allergie, arrossamenti o prurito

Può essere utilizzato per schiarire le macchie sulle mani.

Non esporsi al sole durante il trattamento e non usare in gravidanza e allattamento (come qualunque altro trattamento che sia naturale o industrializzato). 


Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p