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DIY (parte II): Come realizzare un capo di abbigliamento partendo da uno già confezionato.



Uno degli argomenti che trattiamo spesso in questo spazio è l'autoproduzione divisa tra diversi argomenti: orto, cosmetici, detersivi, artigianato, riciclo e anche il cucito tanto che è stato creato e reso disponibile un corso di modellistica di base per inizianti, e tempo fa è stato pubblicato un post in cui veniva proposto un metodo per realizzare il cartamodello di un pantalone a partire da un capo già esistente, se non l'avete visto eccolo qui, il modello scelto allora fu un pantalone indiano molto semplice. Sono stati descritti tutti i passaggi per fare realizzare una sua copia senza commettere errori (o evitandoli il massimo possibile).   

Questo post è sì dedicato alla confezione del pantalone ma più che altro per dare qualche consiglio a chi sta iniziando con il cucito, come ad esempio l'utilizzo del piedino premistoffa, come utilizzarlo come riferimento per avere una cucitura dritta, come fare le rifiniture utilizzando la macchina da cucire domestica perché non tutti hanno la tagliacuci ecc. quindi come avete capito tutto è stato impostato e pensato per chi non sa o praticamente non sa usare la macchina da cucire. 



Dunque prima di assembleare le parti del pantalone conviene fare una cucitura a zigzag lungo tutti i bordi di tutti i pezzi prima di cucirli insieme, ci ha la tagliacuci solitamente la preferisce, altrimenti si usa il zigzag. È stata utilizzata una macchina Singer abbastanza comune con regolazione di tensione del filo e lunghezza del punto a 3, se il tessuto non è molto elasticizzato e nemmeno tanto leggero si può regolare a 2 per un zig zag più chiuso, questo passaggio permette di evitare lo sfilacciamento dei bordi.

Prima di andare avanti vale la pena sottolineare che non esiste un solo modo per cucire/assemblare i pantaloni e oltre a questo ci sono tantissimi altri e ognuno deve trovare quello ideale per sé stesso. 


a) Unire le laterali dei pantaloni facendo molta attenzione a posizionare la gamba destra davanti con gamba destra dietro e gamba sinistra davanti con gamba sinistra dietro, per questo motivo bisogna scrivere o fare qualche segno con il gessetto o penna lavabile per non perdersi. Cucitura al rovescio seguendo la margine di cucitura precedentemente segnata con il gessetto. 


Una dritta per gli inizianti: potete utilizzare il proprio piedino della macchina per determinare le margini di cucitura. In foto potete vedere che il piedino sta appoggiato esattamente sul bordo del tessuto e quindi la cucitura avverrà ad una distanza di circa 0.75 cm, dunque bordo del piedino su bordo del tessuto sempre, nel caso dei pantaloni (soprattutto) il tessuto può sportarsi sia per il peso che per l'attorcigliamento man mano che la cucitura avanza perciò bisogna aggiustare il tessuto sotto il piedino, sulla macchina da cucire e sul tavolo da lavoro, quindi ci si ferma, abbassa l'ago per bloccare il tessuto, si alza il piedino, si rialza l'ago, si posiziona bene il tessuto, si riabbassa l'ago e quindi il piedino. Tutti questi passaggi diventano automatici e non ci si pensa più. 

Se il tessuto non è scivoloso o difficile da cucire potete spillare, altrimenti è meglio imbastire. Gli spilli vanno messi così in orizzontale per permettere il passaggio dell'ago. 

b) Unire il cavallo: è importantissimo  far coincidere il cavallo del davanti e del dietro, cioè il punto di incrocio. 


Spillare o imbastire perché deve assolutamente coincidere e restare fermo. 


Cucire il cavallo: ci sono due modi:



Nel primo caso si inizia dall'orlo di una delle gambe passando per il cavallo fino all'orlo della gamba opposta, quando conviene: quando si ha la sicurezza gli orli coincidono e ciò avviene più facilmente, quando si traccia il classico cartamodello con misure precise, o quando si imbastisce e si ha la certezza che sia tutto quanto al posto giusto. Il secondo metodo prevede una cucitura "spezzata" cioè dal punto di incrocio del cavallo fino all'orlo di una delle gambe e quindi sempre dal cavallo fino all'orlo opposto, ciò va bene quando non si è tanto sicuri se c'è la coincidenza tra gli orli (gamba davanti e indietro) tanto che in alcuni casi bisognerà tagliare un pezzettino perciò conviene sempre lasciare un po' di margine in più per l'orlo soprattutto quando si usa un capo preesistete come riferimento ma tutto ciò non è un problema perché si potrà correggere tutto quando ci si penserà all'orlo.

Una volta cucito il cavallo sarebbe meglio rafforzare la cucitura esattamente sul punto di incrocio  facendo qualche punto avanti e indietro.


Se si vuole realizzare una cucitura ancora più vicina ai bordi del pantalone si può utilizzare sempre il piedino come riferimento spostando soltanto l'ago verso il bordo. 







Un consiglio personale: bisogna seguire le circonferenze invece di posizionarle in modo che diventino dritte altrimenti il cavallo (ma anche altre circonferenze di altri elementi come le tasche, gonne, maniche ecc.) verrà storto o arricciato. Si segue la circonferenza fino a quando il bordo del piedino è pareggiato al bordo del tessuto e quando non coinciderà più basterà applicare il metodo: abbassa l'ago, riposiziona tutto il pantalone che si sarà sportato attorcigliato ecc., alzare l'ago, riposiziona il piedino e si parte nuovamente




Una volta cucito l'interno gamba sarebbe meglio seppur no obbligatorio ribattere la cucitura previamente realizzata sulla parte centrale del davanti e del dietro. 



Si fa esattamente sulla cucitura fatta in precedenza, questo passaggio e anche quello della zona di incrocio del cavallo è importante perché sono le zone soggette all'attrito. 



Il pantalone prevede un cinturino con elastico e ci sono diversi modi per applicarlo, c'è che lo prepara prima di cucirlo sui pantaloni, e c'è chi lo applica appunto al pantalone prima ancora di inserire l'elastico, in questo caso è stato cucito prima, e in tutti i casi il cinturino dovrà avere da 3 a 4 cm in più rispetto alla lunghezza della cintura stessa. Il cinturino ha 10,5 cm di altezza (8 cm diviso due visto che va piegato e 2 centimetri di margine). 

Spillare o imbastire il bordo del cinturino al bordo della cintura del pantalone (cucitura baciata ovvero dritto sul dritto) sarebbe meglio che se le estremità del cinturino coincidessero con una delle cuciture laterali del pantalone. Come potete osservare precedentemente il piedino viene utilizzato come margine di cucitura. 




Estremità del cinturino: una delle estremità del cinturino va piegato e cucito sul pantalone e 'altra estremità ve piegata due volte e cucita appunto sull'altra estremità.


Si fa una doppia cucitura quindi bisogna posizionare la parte centrale del piedino esattamente sul bordino del tessuto e quella sarà una guida per fare una cucitura dritta. 



A questo punto si gira il cinturino come se si trattasi di un nastro a sbieco cioè facendo il bordino e appoggiando sul tessuto, bisogna posizionare in modo che la cucitura da fare sul davanti possa passare anche sul tessuto del centurino piegato verso l'interno del pantalone, un modo abbastanza valido per avere questa certezza è quello di avere un margine di cucitura di 1 cm sul davanti e da 1,25 a 1,5 sul dietro, non è obbligatorio ma aiuta molto, in ogni modo vale la pena imbastire prima di procedere con la cucitura vera e propria. Una volta posizionato tutto quanto non resta che fare una cucitura vicino alla linea che separa il cinturino dal pantalone usando la parte centrale del piedino come riferimento. Fermarsi un po' prima della laterale del cinturino (punto con doppia cucitura) in modo da lasciare uno spazio di inserimento dell'elastico.

Elastico: sfortunatamente le foto dell'inserimento non sono venute bene ahimè, in ogni modo bisogna sottolineare due punti: il primo è che l'elastico ha solitamente  il 90% della larghezza del cinturino stesso MA ci sono alcuni molto forti e altri davvero deboli ed è sempre più difficile trovare elastici di ottima qualità (vale la pena cercare una buona merceria), quindi bisogna inserirlo nel cinturino (io ne inserisco due spille da balia e un semplice fermaglio per capelli un una delle spille e tiro, se perdo la spilla o il fermaglio c'è sempre quello di riserva come piano B), cucire le estremità dell'elastico e seguire quest'accorgimento: fare una cucitura semplice e provare il pantalone, se va bene allora si realizzano 2 o 3 cucitura in avanti e in retrocesso per saldare bene l'elastico, altrimenti (in caso di poca elasticità), si fa un'altra cucitura semplice ad un centimetro dall'anteriore e quando di trova il punto giusto si taglia l'eccesso (anche le cuciture fatte anteriormente) e si salda bene le estremità dell'elastico.


Si chiude il cinturino e si fa una cucitura che coincida con le laterali del pantalone, questo passaggio serve per trattenere elastico (sopra una delle doppie cuciture fatte su uno dei lati). Si può anche  realizzare una cucitura lungo il cinturino cercando di prendere l'elastico (fermare con gli spilli o imbastire permette di realizzare una cucitura dritta).




Orlo: verificare che tutte le due gambe siano pareggiate, fare la prova e cucire, se volete fare una doppia cucitura potete usare il piedino come riferimento come già detto prima e per la seconda cucitura basterà appoggiarlo sulla cucitura appena fatta e spostare l'ago. 




Questo è il pantalone e come potete vedere è un modello molto semplice e anche tanto comodo, realizzato in jeans leggero e morbido, con cinturino è stato fatto con degli avanzi di tessuto. Con lo stesso cartamodello è possibile realizzare dei pantaloncini (uno è in corso d'opera e il tessuto è stato fatto con  diversi avanzi di stoffa) e si può inserire qualche tasca (dispensa nel corso di modellistica di base). 

Come già scritto in precedenza il passo passo è stato realizzato pensando a chi non ha tanta esperienza con la macchina da cucire ed è alle prime armi ma in ogni caso ci sono tantissimi altri modi diversi per cucire i pantaloni (è già stato spiegato prima ma sfortunatamente si sta cristallizzando sempre di più l'antipatica convinzione del "è valido solo quello che scrivo/penso io o qualche guro che ho deciso di chiamarlo mio" ma essendo abbastanza allergica a certe smanie narcisiste affermo che ci sono tantissimi altri metodi validissimi in giro e ognuno deve trovare i suo.).

Spero di aver aiutato e per ogni dubbio scrivere a modellisticavivereverde@gmail.com e il corso di base di accede dal menu "modellistica".

Buona autoproduzione!

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