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Gli intramontabili consigli della nonna per lavare efficacemente i capi bianchi in acqua fredda.


 

In questi ultimi tempi sono in molti a cercare soluzioni per risparmiare energia elettrica come ad esempio lavare il bucato in acqua fredda. È possibile ottenere un buon risultato anche in acqua fredda anche se è più difficile raggiugerlo quando i tessuti da lavare sono bianchi o di colore molto chiari perché si rischia di ottenere un antipatico effetto giallino oppure un po' ambrato. 

L'acqua calda attiva sia l'ossigeno attivo presente negli additivi sia la forza pulente del detersivo stesso, tra l'altro oltre una certa temperatura diventa più facile superare la barriera del calcare. In acqua fredda queste operazioni sono più difficili tanto che anche detersivi "classici" ricchi di sostanze sintetiche richiedono una temperatura minima di 20 gradi per "funzionare" al meglio benché sappiamo che i normali detersivi contengono sbiancanti ottici cioè sostanze che "raffreddano" le tonalità verso il giallo e aumentano la luce riflessa e il grado di bianco, in poche parole possiamo paragonarli ai filtri di certi social network o cellulare ma seppur trattandosi di sostanze chimiche anche loro hanno una certa difficoltà ad agire quando a contatto con l'acqua fredda perché devono lavorare in sinergia con le sostanze che effettivamente sbiancano, e anche con quelle che smacchiano/sgrassano.



Per rimediare possiamo pre-sbiacare e pretrattare  i capi bianchi o di colore chiaro esponendoli al sole perché la luce solare è un sbiancante naturale, per fare quest'operazione è necessario utilizzare anche il sapone di marsiglia (classico pannetto). Il metodo dello sbiancamento  sole-sapone è davvero molto antico ed era molto utilizzato in certi luoghi  particolarmente baciati dal sole. In pratica bisogna immergere il capo in acqua, strizzare, insaponare per bene e quindi stenderlo sotto il sole pieno e diretto, dopo una giornata o due si lava a mano o in lavatrice con un detersivo per il bucato in lavatrice oppure con un po' di bicarbonato visto che sono capi insaponati. 

Un altro modo è quello di ammollare i capi in acqua, pezzi o scaglie di sapone* cercando di scioglierli un po' nell'acqua, un po' di acqua ossigenata 40 volumi oppure percarbonato o candeggina delicata (di preferenza bio e senza tensioattivi) e bicarbonato, chiudere il secchio o bacinella con un tappo oppure con degli asciugamani o con della plastica scura (cercando di riciclarla più volte) e posizionare in un luogo che riceva tanto sole diretto. lavare a mano o in lavatrice dopo 24 o 48 ore di esposizione utilizzando detersivo per il bucato in lavatrice o semplicemente bicarbonato. 

Magari starete pensando: è un lavoraccio! La risposta è che nulla di tutto ciò è obbligatorio e che ognuno deve essere libero decidere da sé come lavare le proprie cose, i prodotti, la temperatura ecc., lo scopo principale di questo post è quello di aiutare le persone (chi ne ha bisogno) a risparmiare mantenendo comunque un certo livello di pulizia. Come già spiegato prima la buona riuscita del lavaggio dipenderà molto dalla quantità di sporcizia, macchie ecc., in ogni modo il fatto di aggiungere un po' di bicarbonato (da uno a tre cucchiai) al detersivo per il bucato in lavatrice contribuisce a migliorare le proprietà sbiancanti, sgrassanti e smacchianti. 

Per quanto riguarda i capi colorati, se sono molto sporchi o macchiati possono essere ammollati in acqua, aceto bianco** (o acido citrico) più un detergente delicato (andrebbe bene anche il detersivo per i piatti), oppure si fa un prelavaggio con aceto bianco per eliminare odori e certe macchie. 

La lavatrice deve essere pulita, igienizzata e se possibile bisogna lasciare aperto l'oblò almeno 1 volta a settimana per entrare aria e evitare la proliferazione di muffe e odori.

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*Un modo per ottenere acqua saponata facilmente: bagnare una spugna, saturarla di sapone e strizzare in un secchio con acqua. 

**50 ml per 1 litro d'acqua e 1/2 cucchiaino di detergente.

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