Le Felci sono piante verdi che si distinguono da tutte le altre piante, in quanto, non producendo fiori e semi, si riproducono in modo particolare.
Non esiste un singolo genere di felci e ci sono parecchi generi diversi ma con caratteristiche in comune
Molte felci sono epifite cioè le loro radici si sviluppano nella vegetazione in decomposizione, che si raccoglie dalle fenditure degli alberi che servono solo come sostegno. Le Felci terrestri crescono atmosfere ombrose e umide. Tutti e due tipi di felci hanno bisogno di molta umidità.
Le fronde e le radici di quasi tutti i generi di felci si sviluppano da rizoma, fusti carnosi, che generalmente servono come organi di riserva. Di solito rizomi si sviluppano sottoterra orizzontalmente però ci sono rizomi che assomigliano a tronchi d'albero e altri crescono sopra il terreno.
I rizomi sono ricoperti da una tunica tormentose e a scaglie, nera, bruna o bianco-argentea. La quantità di radice che si sviluppa da un rizoma dipende dalla forma di esso. Quello sotterraneo avrà un sistema radicale più fitto di quello di una pianta epifita. In tutti i tipi di felci le radici sono sottili e filiformi.
Le fronde sono una combinazione di steli e lamine simili a foglie, variano tantissimo per dimensione e forma.
Poiché le felci non fioriscono, non producono semi per la propagazione e si riproducono in modo particolare: le fronde portano sulla pagina inferiore piccoli involucri (sporangi), invisibili ad occhio nudo e spesso sono riuniti in sori (gruppi). Gli sporangi contengono piccolissime spore simili ad una polvere. Le spore se seminate in terreno adatto producono piccole formazioni cuoriformi i protalli. Questi dopo un po' formeranno gli apparati riproduttivi.
Alcune felci si riproducono anche per mezzo di piantine che si formano sulla loro fronde. All'inizio ogni piantina non sembra altro che una piccola protuberanza rotonda. A poco a poco mentre questa protuberanza si sviluppa minuscole fronde cominciano ad aprirsi e a prendere forma
TECNICHE COLTURALI
Luce: consigliabile una luce media o sole però protette da una tenda nei periodi più caldi. Per essere sicuri che la felce si sviluppi in modo uniforme conviene girarla a intervalli di due o tre giorni, altrimenti la fronda seguirà la luce e si svilupperà in un'unica direzione.
Temperatura: 18-24 gradi e altro grado di umidità. Bisogna collocare i vasi su strati di ghiaia umida e posizionare un piattino con acqua sotto i panieri appesi e irrigare il terriccio. Ogni volta che la temperatura oltrepasserà i 21 gradi per più di due giorni si dovrà vaporizzare il fogliame con acqua a temperatura ambiente (mai fredda)
Se la temperatura scende a temperature inferiori a 10 gradi la felce entrerà in stato di riposo ed è necessario ridurre drasticamente l'irrigazione però mantenendo l'umidità.
Irrigazione: Le radici devono essere costantemente umide ma mai inzuppate finché la temperatura sarà dai 16 gradi in poi. Il modo migliore per bagnare una felce è quello di mettere il vaso in una bacinella e versare acqua a temperatura ambiente sul terriccio, fino a che l'acqua non esca dai fori di drenaggio dentro la bacinella. Nel giro di pochi minuti l'acqua della bacinella verrà assorbita dal terriccio e allora occorre ricominciare a bagnarla dall'alto. Continuare ad aggiungere acqua finché l'acqua non rimanga nella bacinella per 30 minuti prima di rimettere la felce a posto.
L'alternativa è versare l'acqua nella bacinella, posizionare la felce e continuare finché l'acqua non rimanga ferma nella bacinella per 30 minuti.
Se la temperatura scende sotto i 16 gradi per più di due giorni aspettare che la parte superiore del terriccio si asciughi prima di irrigare nuovamente. Ridurre ulteriormente se la temperatura scende di 10 gradi o inferiore dando acqua quanto basta per impedire l'indebolimento delle fronde.
Meglio usare acqua priva di calcare (potete bollirla ad esempio) o meglio ancora usare acqua piovana.
Concimazione: Va usato uno specifico per le felci visto che devono sviluppare il fogliame e non i fiori.
Se la felce è invasata in terreno di torba la concimazione va fatta ogni due settimane, se in terriccio basterà una concimazione mensile. Nei periodi di riposo le concimazioni vanno diminuite, aumentando gli intervalli.
Dopo la concimazione la terra non deve asciugarsi . Le felci sono sensibili ai sali e quindi non conviene usare concimi ad alta concentrazione di sali.
Invasatura e rinvasatura: il terriccio più adatto per le epifite è fatto di terriccio di torna, terriccio di foglie, sabbia grossolana, tutto in parti uguali. Le felci grandi e pesanti hanno bisogno di terriccio di terreno e terriccio di foglie in parti uguali, in mancanza di terriccio di foglie è possibile usare il terriccio di torba a fibra lunga.
Meglio invasare le felci in ciotole basse o mezzi vasi poiché non hanno radici profonde ma hanno bisogno di allargarsi. Solo la specie Blechnum ha bisogno di un contenitore normale. Le felci con rizomi appoggiati sopra il terreno hanno bisogno di ampia superficie per espandersi e il suo contenitore deve essere di diametro superiore di 3 volte l'altezza della pianta. Se l'esemplare è molto grande è meglio coltivare la pianta in un paniere appeso. Appartengono a questa categoria le grandi piante di Polypodium, Nephrolepis e Davallia.
Rinvasare le felci solo quando le radici hanno riempito il vaso completamente o quando un rizoma strisciante in superficie ha coperto il terriccio e comincia ad espanderci oltre il vaso, in buone condizioni ambientali vanno rinvasate ogni 7 mesi.
Propagazione: Sempre in primavera e il metodo più semplice è la divisione del rizoma che però è limitata per le piante con rizoma sotterraneo.
Per dividere una felce di comincia col toglierla dal contenitore e liberare delicatamente le radici dal terriccio, poi con un coltello affilato si taglia il rizoma nel numero di sezioni di rizoma in un vaso di 6-8 cm contenente l'uno o l'altro dei terricci consigliati. La miscela deve essere umida e non bagnata.
Per aiutare la pianta a riprendersi dallo shock della divisione, coprire la sezione di rizoma appena piantata con una coperta di tessuto non tessuto o porla in un cassone caldo e collocarla in un posto caldo e ombreggiato. Dopo un mese circa, abituare la giovane pianta all'aria scoprendola gradatamente e innaffiandola moderatamente per 3-4 settimane. quindi può essere collocata in un posto definitivo
Per le felci con rizoma strisciante sopra la superficie il miglior metodo di propagazione è quello di prelevare talee apicali dai rizomi. Il taglio va fatto 5 c-m dalla gemma apicale del rizoma. Collocare la talea sulla superficie di un terriccio, in una ciotola da 8-9 cm e assicurare la posizione stabile con filo metallico.
Racchiudere con tessuto non tessuto (legandolo con fil di ferro o filo di cottone) oppure collocare in cassone caldo e quindi in posto ombreggiato e caldo finché lo sviluppo di una piccola fronda non indichi che la radicazione è avvenuta, dopo circa 4-5 settimane. A questo punto deve essere trattata come un esemplare adulto.
Moltiplicazione da spore: È più difficile e occorre pazienza e speciali cure. Bisogna aspettare fino ad un anno per vedere i risultati.
La prima fase è la raccolta delle spore, si sceglie una pinnula con sori (quelle palline sotto le foglie). Per controllarne il grado di maturazione, strofinare la pianta con un dito contro i sori; se rimane leggermente impolverato le spore sono pronte per essere raccolte.
Staccare la pinnula, porla a faccia in giù su un piccolo foglio di carta liscia e mettere la carta in un posto caldo per 2 giorni. Nel contempo preparare lo strato di torba o terriccio di foglie inumidito in cui seminare. Come contenitore usare un vaso da 6 cm e riempire il vaso fino a 2 cm sotto il margine.
Dare un piccolo colpetto sulla pinnula per liberare le spore che resteranno sulla carta. Distribuire le spore sulla superficie del terriccio e racchiudere con panno in tessuto non tessuto. Collocare in posto caldo, luminoso ma non sotto il sole. Il primo segno di germinazione (dopo circa 3 mesi) sarà dato dalla superficie leggermente verde, a questo punto il terreno dovrà essere mantenuto umido ma non inzuppato. Gradatamente si formerà un tappeto verde simile ad un muschio che in realtà è composto dai protalli, che rappresenta il primo stadio vegetativo delle felci.
Quando dopo alcuni mesi minuscole felci iniziano a svilupparsi in modo evidente, rimpicchettarle in vasi da 2-4 cm riempiti dallo stesso terriccio usato per le spore. Le piccole felci sono sensibili e devono essere mantenute coperte, umide e protette dai raggi solari diretti. Quando le giovani piante raggiungeranno 5 cm possono essere concimate. Rinvasare in un contenitore più grande sempre che le radici cominciano a riempire il vaso e quando avrà bisogno di un contenitore di 8 cm usare un terriccio consigliato per felci adulte.
Parassiti: Gli affidi possono essere lavati via con un detersivo per piatti rigorosamente biologico o acqua saponata con vero sapone di marsiglia (non saponi tipo AVA, SOLE, supermercato, AJAX e simili), anche il sapone di Aleppo va bene. Potete comprare un buon sapone in un'erboristeria. Nei supermercati potete comprare queste marche: Sapone di marsiglia I Provenzali, Winni's o Alga.
Le cocciniglie cotonose possono essere eliminate con un pennello imbevuto in alcol denaturato usato con moderazione sui germogli.
Alche un infuso di aglio e cipolla o infuso concentrato di edera o menta e chiodi di garofano possono essere utili.
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