Imparare ad aspettare:
Le piante ci insegnano ad aspettare! Tutte le persone che lavorano a stretto contatto con le piante sanno bene che è inutile costringerle a crescere, fiorire, espandere ecc, al di fuori dai loro tempi. E se pensiamo bene, l'esplorazione della terra per avere raccolti sempre più ravvicinati ha portato i terreni all'esaurimento ed ha esposto le piante a diverse malattie costringendo gli agricoltori ad usare prodotti sempre più tossici per combattere i patogeni.
Se ripetiamo il tempo delle piante, noi esseri umani possiamo (re)imparare a accettare che non solo Madre Natura, ma anche anche le altre persone hanno i loro tempi, i loro punti di vista e il loro modo di fare le cose, ed ogni violenza o tentativo di eliminare l'individualità dell'altro porta solo ad un esaurimento (malattie, ansia, depressione), così come accade quando vogliamo che i terreni e le piante si adattino alle nostre (egoistiche) esigenze, ovviamente le conseguenze sono altre ma alla fine porta solo ad un danno a volte irreparabile.
Armonia:
Le piante non sono uguali! Ognuna si adatta come può ed è inutile combattere, al massimo le piante si allontanano da quelle che possano danneggiarle.
Se andiamo in un ambiente naturale e libero dall'intervento umano, vediamo che le piante si mischiano pur rispettando le loro esigenze e individualità. Alcune cercano l'ombra, altre la luce, altre ancora la roccia o il terreno morbido. Se una pianta può danneggiare un'altra magari perché ad esempio contiene una sostanza tossica, si verifica un allontanamento e non una lotta (viviamo felici ma un po' lontani per non farci del male).
Dunque armonia che non vuol dire rispettare non solo il proprio spazio ma anche quello dell'altro, e dunque creare un ambiente armonico per tutti. Inoltre si rispetta la diversità, in un bosco troviamo funghi velenosi, non velenosi, fiori, arbusti, alberi, famiglie diverse ecc, tutti che convivono serenamente nella loro diversità, un'ottima lezione per gli esseri umani!
La Manifestazione del divino:
E non bisogna dare un nome o un volto a questo divino poiché ognuno ha la propria idea di cosa e chi sia divino: Dio, Gesù, Madre Natura, Shiva, energie, insomma non importa, alla fine le piante, il loro odore, energia, la tranquillità di un ambiente naturale o anche di un piccolo giardino che attraggono altre forme di vita come uccelli, rettili, insetti ecc, l'odore del muschio, dei fiori, insomma tutto ciò che porta la nostra mente al contatto con qualcosa di più profondo, un'energia creativa che ha regalato al mondo tutte queste forme di vita importantissime per la nostra salute mentale e fisica.
Provate ad immaginare un mondo con solo cemento, senza alberi, piante, animali... sarebbe una desolazione! Basta pensare che nei film basati sull'idea dei mondo post apocalittici di solito non esistono piante e/o animali, invece i documentari che parlano di pace e armonia vengono girati vicino al bosco, foreste, montagne, mare...
Semplicità:
Oggi la vita è molto competitiva ed esiste un'esigenza sociale che spesso porta le persone addirittura alla depressione. Non si valuta l'individuo ma il suo potere di acquisto, la sua capacità competitiva (essere un leone e non un agnello), e via dicendo. Osserviamo le piante: vivono in equilibrio nella loro semplicità, e anzi spesso soffrono quando ricevono un eccesso di attenzione: troppo concime, troppa acqua, troppo sole e via dicendo.
Quindi il messaggio è questo: vivere in semplicità per vivere meglio, e soprattutto ascoltare le proprie esigenze e non quella che altri credono che dobbiamo per forza avere. Un individuo può avere tante cose, tanti vestiti, oggetti, soldi, puoi fare tanti viaggi ecc ma comunque sei infelice allora vuol dire che manca qualcosa, e questo qualcosa è l'esigenza interiore. Inoltre a volte un agnello può essere più felice del leone, non si sa mai, magari a lui va bene così! Ognuno deve esprimere la propria individualità come vuole per essere contento di esistere.
Le piante vivono in armonia con le altre MA, vivono anche secondo le proprie esigenze cercando di raggiungere il proprio equilibrio nel modo più semplice possibile.
Tutto è passeggero, niente è fisso! Bisogna valorizzare il momento.
La primavera: tanti bei fiori colorati e profumati, che inevitabilmente cadranno! Che peccato! Oppure no perché poi ci sarà il frutto che potrà servire da alimenti a tanti esseri viventi. La pianta è morta, sarà un alimento per il terreno, foglie che cadono durante l'inverno... Insomma sono i cicli della natura, cosa che si perdono per dare spazio ad altri avvenimenti, se fosse tutto fisso sarebbe davvero molto difficile vivere. E se i fiori non dessero più spazio ai frutti?
Le perdite possono portare dolore e inevitabilmente ci saranno tantissime nelle nostre vita, e quindi bisogna vivere la giornata. Non calcolo mia moglie, mio marito o i miei figli, ci penserò durante le vacanze per una settimana possiamo stare più vicini, ma e se accade qualcosa prima? E se i rancori non aspetteranno le prossime vacanze?
Un altro esempio: non educherò i miei figli a sopportare il dolore della perdita o semplicemente dei No! Lo farà la vita, le altre persone, il tempo, e questo figlio non sarà pronto per affrontare quello che è passeggero, non accetterà e sarà come un uccellino che non ha imparato a volare e a sopravvivere! Niente è fisso quindi cerchiamo di vivere la giornata e prepararci per quello che non ci sarà più, come ci insegnano le piante e i loro cicli.
Il Narciso rimane solo.
Esiste il narcisismo nel Regno Vegetale? In realtà sì ma spesso è frutto di un intervento umano. Uno esempio è quando l'essere umano coltiva specie vegetali tipiche di altre zone del mondo in un altro ambiente, e queste piante chiamate aliene o esotiche si stabiliscono e sopprimono tutte le altre restando solo essa. Un esempio è quello del Carpobrotus, una pianta abbastanza comune nelle zone sabbiose del Mediterraneo, trattasi di una specie africana che vive in armonia nel suo ambiente, ma una volta spostata riesce a fare fuori tutte le altre e vive da sola.
È un narciso un po' forzato, però anche questo è un insegnamento, cioè il narciso rimane solo! Una persona che sminuisce gli altri, crede di essere sempre nel giusto, quello che crede di essere perfetto e se riceve tante critiche è solo perché esiste un complotto contro la sua persona, insomma questo essere, anche se apparentemente non sembrerà un narciso (accade spesso), tenderà ad essere solitario come un Carpobrotus!
Quindi la lezione è questa: se sei sempre più isolato e ricevi tante critiche, oppure se hai la necessità di criticare costantemente gli altri allora bisogna riflettere perché bisogna cambiare atteggiamento e non colleghi, partner, città ecc.
Solidarietà e ringraziamento:
Torniamo all'esempio del leone: tanti libri e manuali del "lavoratore perfetto" insegnano tecniche per diventare un leone, ed è una cosa sbagliata perché una società che si avvicina alla perfezione deve dare spazio a tutti gli individui in modo che tutti possano dare il proprio contributo.
In natura esiste il concetto di simbiosi, cioè io aiuto te e tu aiuti me! Nel regno vegetale esiste la simbiosi tra alberi e funghi chiamata micorizze. I funghi sono benefici per l'apparato radicale degli alberi poiché aumentano la loro capacità di assorbimento dei nutrienti e offre protezione contro i patogeni, gli alberi invece forniscono zuccheri ai funghi. Uno non danneggia i tessuti dell'altro e quest'interazione è importantissima per la conservazione non solo di un singolo albero ma di tutto l'ecosistema. È una collaborazione tra due esseri tanto diversi, appartenenti a Regni diversi, spesso di dimensioni differenti ma funziona ed è importante! Un piccolo fungo non vuole diventare un albero gigante "perché lui sa che il suo essere fungo è importante per tutti". E l'albero non si vergogna del fatto di dipendere da questo piccolo esserino. Il leone e l'agnello tutti felici nella loro diversità.
Questa è una grande lezione per la nostra società! Se io non aiuto nessuno e anzi provoco danni ad altri soggetti alla fine sto creando un ambiente nocivo per me, e dall'altra parte se io sfrutto altre persone senza dare niente (ovviamente non parliamo solo di soldi ma anche di buone parole, e altre manifestazioni di "bontà"), allora sono un parassita e il parassitismo danneggia la società e l'individuo stesso alla fine.
Ad esempio se il tuo partner è una persona presente, buona e altruista ma solo lei/lui lavora, oggi è molto facile che una delle persone della coppia sia in uno stato di disoccupazione purtroppo, oppure l'altro è malato ecc, allora chi non può contribuire economicamente può ringraziare l'altro essere umano creando un ambiente domestico gradevole per quell'altra persona, insomma i modi per essere "simbiotico" non mancano, basta fare uno sforzo, si sbaglierà qualche volta perché siamo esseri umani e siamo molto complessi, però si può sempre calmare la mente e riflettere sui cambiamenti.