Monstera adansonii: purifica l'aria e indica il livello di umidità dell'ambiente, informazioni per la coltivazione.
Avete voglia di portare la natura all'interno delle vostre case sia per contrastare il grigiore delle città soprattutto se il cemento è l'elemento predominante oltre la vostra finestra? Allora scopriamo quali piante possono essere interessanti da portare a casa. Per chi ancora non lo sapessi l'argomento green therapy o terapia delle piante per il benessere mentale e "spirituale" è ricorrente qui da noi e questo perché convivere con questi meravigliosi porta armonia a noi e agli ambienti. Ricordiamo che gli spazi o angoli verdi ben curati contribuiscono alla calma e alla positività.
La pianta in foto è la Monstera adansonii chiamata anche Mostera Monkey Mask e si contraddistingue per queste foglie molto particolari e decorative, ma sapevate che questa piante ha la capacità di purificare l'aria e assorbire l'umidità degli ambienti? Però prima di addentrare in questi dettagli cerchiamo di conoscere il suo genere cioè il Monstera.
La Mostera appartiene alla famiglia delle Araceae che è presente in tutto il mondo e soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali ricche di Araceae epifite di foglia larga. Le piante del genere Monstera sono delle sempreverdi e nel loro ambiente naturale si arrampicano sul fusto dei grandi alberi. Le foglie perforate o settate delle Monstera sono un adattamento evolutivo che le permette di vivere bene sotto la chioma degli alberi poiché la luce oltrepassa i fori e può raggiungere anche le foglie inferiori, tra l'altro in natura queste foglie possono raggiungere dimensioni gigantesche tanto da essere utilizzate come ciotole decorative da alcuni locali e anche questo è un aiutino dell'evoluzione poiché anche se "bucate" la superficie necessaria per fare la fotosintesi rimane comunque molto ampia e quest'adattamento le permette anche di sopportare al meglio le raffiche di vento.
Esistono molti tipi di Monstera (più di 50 specie) e tutte quante dottate di un fogliame molto interessante: M. deliciosa, M. acuminata, M. pittieri ecc, tutte quante provengono da diversi paesi tropicali dell'America Latina come il Guatemala, Messico, Panama, Perù e Brasile e sono luoghi dove la temperatura raramente scende al di sotto dei 15 gradi e l'umidità è elevata, le Monstere prediligono terreni umidi, ben drenati, ricchi di sostanza organica e luoghi con luce chiara indiretta. In natura (non in appartamento o in giardino) queste piante (soprattutto la M. deliciosa) possono arrivare a 20 metri di altezza e produrre foglie lunghe 1 metro.
Produce infiorescenze a spadice ma raramente fiorisce quando coltivata in appartamento.
Come potete vedere dalla foto la mia è una Mostera adansonii di origine Sudamerica ed è ancora molto giovane. Ho deciso per questa pianta perché è più piccola e delicata rispetto alla sorella "deliciosa" che in realtà è un vero "mostro" e negli anni reclama sempre più spazio, tanto che in Sudamerica alcune persone la coltivano direttamente sul terreno in giardino e la pianta raggiunge altezze davvero incredibili. Per un appartamento ho scelto appunto la Adansonii perché nonostante cresca molto non raggiunge le dimensioni della Mostera deliciosa ed è più adatta alla coltivazione in vaso ma se siete troppo innamorati della forma della foglia della Deliciosa potete optare per la Rhaphidophora tetrasperma sempre della famiglia delle Araceae ma del genere Rhaphidophora, si assomiglia molto alla M. deliciosa ma è molto più piccola.
Tecniche colturali:
Come già detto in altri post è sempre meglio informarsi sulla piante prima di acquistarla, soprattutto se parliamo di piante esotiche, in modo da capire già di primo acchito di cosa la pianta avrà bisogno per sopravvivere. Abbiamo visto che la Monstera proviene da ambienti tropicali caldi e umidi e quindi in base a queste informazioni sappiamo già che non posizioneremmo questa creatura sul giardino quando fuori fa troppo freddo o addirittura nevica e nemmeno in un ambiente troppo asciutto (in realtà si può però bisogna nebulizzarla spesso) poiché ha bisogno di umidità, e non la tratterò come un cactus perché mentre questo tipo di pianta non ama che il terriccio sia costantemente umido pesante, la monstera invece ha bisogno di un terriccio umido (mai i ristagni idrici) e anche più ricco di nutrienti. Inoltre sappiamo che è un'epifita e che vive sotto altri alberi delle foreste con una fitta vegetazione (diversamente dalle zone aride da dove provengono moltissime specie di cactus e per questo motivo solitamente vivono bene sotto il sole cuocente) e da ciò capiamo che queste piante non amano la luce solare diretta ma solo la luce indiretta e diffusa.
Vediamo altri consigli:
Temperatura: evitare temperature inferiori ai 12 gradi celsius e per la crescita la temperatura deve essere di almeno 18 gradi.
Terriccio: va bene il terriccio universale e se possibile anche un po' di argilla espansa sul fondo del vaso. Sarebbe meglio utilizzare un vaso forato ma se non è possibile bisogna aumentare la quantità di argilla espansa e in tutti i casi si può usare anche la torba.
Concimazione e vaso: da aprile a settembre: ogni 15 giorni ma mai troppo concentrati, rinvasare ogni anno ad aprile fino ad utilizzare vasi da circa 30 cm, quando le piante diventano più alte di circa 20 cm bisogna infilzare un ramo sul vaso (di solito sulla parte centrale) e la pianta di aggrappa. Non lo fanno tutti e addirittura c'è chi preferisce coltivarle sui vasi pensili. Un consiglio importante: non rinvasare le piante giovani (non solo la Monstera) direttamente in un vaso molto ampio perché le radici sono ancora fragili e purtroppo gli insetti possono utilizzare il terriccio intorno per deporre le uova e poi le larve si propagheranno nel vaso. Utilizzare vasi piccoli/medio e coprire la terra con dei sassolini, tappi di sughero, o piccoli pezzetti di vasi rotti (non buttateli), quest'operazione serve anche a proteggere da pianta dal freddo e a mantenere l'ambiente umido diminuendo la frequenza delle innaffiature.
Foto: https://ifcreativehub.it/tag-prodotto/monstera-adansonii/
Luminosità: luminoso e luce solare indiretta, in una posizione ombreggiata produce foglie piccole e se troppo all'ombra le foglie perdono le caratteristiche "adulte" e diventano nuovamente "giovanili" cioè cuoriformi e chiuse questo perché la Monstera presenta il fenomeno dell’eterofillia: le foglie allo stadio giovanile si presentano cuoriformi con lamina e margini interi (simili a quelle dei Philodendron), mentre allo stadio adulto assumono l’aspetto caratteristico della specie, in sintesi pochissima luce può fare "regredire" la pianta e troppa luce può bruciare le foglie.
Innaffiatura: costante a quel che basta per rendere il terriccio umido per evitare il marciume radicale e la proliferazione di muffe e parassiti.
pH: come abbiamo detto l'habitat di queste piante sono le foreste tropicali e subtropicali e il loro suolo ha un pH basso tra 5 e 6,5 e quindi acido o leggermente acido, e appunto quasi tutte le piante tropicali prediligono un pH leggermente acido e la Mostera non fa eccezione, e questo vuol dire che l'acqua del rubinetto non modificata non è ideale perché è troppo alcalina (in realtà va bene per poche piante), io utilizzo l'acqua del rubinetto con aggiunta di aceto per abbassare il pH dell'acqua, per le acidofile uso un po' più di aceto, per le piante che preferiscono un terriccio leggermente acido (quasi tutte), uso un po' meno aceto, la quantità "universale" e di 1 cucchiaino scarso per litro o 1 cucchiaio scarso per 5 litri, e al posto dell'aceto si può utilizzare l'acido citrico. L'acqua piovana è leggermente acida perciò va bene e l'acqua demineralizzata va bene ma sarebbe meglio acidificarla leggermente. Prossimamente preparerò un post in cui paleremo solo di pH.
Purifica l'aria 👍: le piante del genere Mostera hanno la capacità di purificare l'aria degli ambienti e nello specifico filtrano benzene e formaldeide e dunque non è solo bella ma anche molto utile.
Indicatore di umidità👍: se l'ambiente è umido la pianta "piange" e ciò significa che lei non solo vi informa ma assorbe un bel po' di quest'aria umida.
ATTENZIONE ✋: è bella, è utile ma è anche tossica nel senso che tutte le sue parti possono provocare dermatite da contatto e quindi attenzione quando dovete fare la potatura perché la linfa è problematica soprattutto se poi toccate la pelle, mani e occhi, quindi utilizzare i guanti da giardiniere o lavate immediatamente le mani se dovete staccare le foglie o tagliare la pianta. Non deve essere ingerita perché è tossica e deve stare in un luogo o altezza in cui bambini e animali non siano in grado di raggiungerla.
Bisogna comunque osservare il comportamento degli animali quando portiamo una pianta a casa perché alcuni sono particolarmente attratti da alcune specifiche piante, il mio gatto ad esempio non è minimamente interessato a questa pianta (ma io la tengo in un posto in cui lui non ci arriva) ma è attratto dalla Dracena marginata e dunque la povera pianta è stata cacciata via di casa e ora sta sul balcone e sfortunatamente il gatto è attratto anche l'erba cipollina e dunque so già che non devo avere piante dotate di foglie filiformi dentro casa.