Passa ai contenuti principali
.

Biofertilizzante e fitoterapico per le pianta a base di Aloe: spiegazione, benefici e preparazione.





Chi non ha mai sentito parlare dell'Aloe Vera? Questa pianta normalmente ci riporta all'industria della cosmesi ed effettivamente la troviamo un po' ovunque: nei cosmetici, nei fazzoletti, nei prodotti per bambini e animali, negli alimenti e a volte anche in certi detersivi bio, negli ultimi tempi però il campo di azione di questa "succulenta magica" si è nettamente allargato anche nel campo dell'agricoltura e del giardinaggio. 

L'Aloe è un è un genere di piante succulente xerofile della famiglia delle Aloeaceae e comprende sia l'Aloe vera che l'Aloe barbadensis che sono le specie più comuni in vendita nei vivai, e tutte e due sono utili per la realizzazione di diversi prodotti industriali ma in realtà la storia dell'Aloe è molto antica e già gli antichi Egizi conoscevano le loro innumerevoli proprietà.

Ultimamente l'attenzione si è spostata sull'uso delle piante del genere Aloe come biofertilizzante, bioinsetticida e fitofarmaco e soprattutto nei paesi in cui la presenza di questa pianta è molto comune. Dopo studi in campo pratico diversi coltivatori hanno testimoniato che l'Aloe non solo ha migliorato l'aspetto e la resa delle piante, ma le ha reso anche più resistenti contro diversi patogeni, più tolleranti allo stress ambientali, e ha inibito lo sviluppo di patogeni come muffe, ruggine e peronospora, quindi possiamo dire che può essere un buon candidato per combattere ad esempio la malattia delle piante di pomodoro.

 I benefici per le piante sarebbero:
  1. Rilascia nutrienti essenziali per le piante;
  2. Aumento della produttività;
  3. Protezione contro le alte temperature;
  4. Stimola lo sviluppo delle radici;
  5. Evita la perdita di fiori e frutta;
  6. Rende le piante più forti e produttive
  7. Stimola la fotosintesi
  8. Stimola la produzione di amminoacidi e proteine.
  9. Fungicida, antivirale, antibatterico.

L'aloe contiene diverse sostanze germicide come Acemannano, Isobarbaloina, Acido Aloetico, Emodina d’Aloe, Acido crisofanico. Inoltre è ricco di vitamine, minerali come: A, B1, B2, B3, B6, C, E, M, calcio, fosforo, potassio, manganese, magnesio, rame, cromo, zinco, mono e polisaccaridi, e diversi aminoacidi. Quindi quest'unione di elementi antimicrobici, nutrienti e la mucillagine (gel) idratante sono eccellenti per le piante in generale e soprattutto per quelle che non sono in un buon stato.

Come preparare il biofertilizzante? 

In realtà è molto semplice e si può fare in due modi diversi:

Prendere alcune foglie, tagliare la parte verde della foglia e estrarre soltanto la mucillagine (chiamato anche gel), inserire tutto in un frullatore, aggiungere 1 bicchiere di acqua per ogni 4 foglie grandi di aloe e frullare fino ad ottenere un liquido denso.

Osservazioni: non stiamo preparando una bevanda per uso umano e nemmeno per gli animali ma sì per le piante e in questo caso sarebbe meglio aggiungere anche quel liquido marrone giallastro che scorre appena tagliamo la foglie poiché contiene Aloina utile per combattere i parassiti, inoltre se qualche pezzetto di foglia verde andrà a finire nel preparato non è un problema.

Questo è il mio biofertilizzante casalingo.


* Fatte un test per vedere se siete allergici all'aloe perché può capitare ad alcuni soggetti di avere reazioni al livello cutaneo soprattutto dopo un certo di esposizione (che cambia da soggetto a soggetto), se si verificassero reazioni utilizzare dei guanti.


E se invece volete preparare un insetticida per applicare sulle foglie basterà aggiungere 3 bicchieri d'acqua, frullare per bene e quindi versare la soluzione in uno spruzzino, e in questo caso applicare quando la pianta non sarà esposta ai raggi solari. 

Importantissimo: questa preparazione non è per l'uso umano o per gli animali ma solo per le piante.

In commercio esistono già dei prodotti per giardinaggio a base di Aloe, io personalmente non li ho mai utilizzati ma ci sono.

Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Co...

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti...

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p...