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Haworthia o pianta gioiello: una succulenta adatta agli ambienti meno illuminati.



Vorreste decorare la vostra casa con una succulenta ma la vostra casa non riceve luce solare diretta? magari la soluzione c'è perché se l'ambiente o gli ambienti sono ben illuminati allora è possibile abbellirlo con piante grasse a patto che si scelgano quelle giuste. Alcune succulente possono vivere senza l'incidenza della luce solare diretta, anzi addirittura prediligono luoghi in cui ci sia solo tanta luce indiretta e una di queste è anche molto graziosa: la Haworthia.

Innanzitutto cerchiamo di conoscere alcune delle sue caratteristica naturale e il suo habitat anche perché dopo sarà davvero molto facile intuire quali sono le tecniche di coltivazione più adatte per questa specie.

Le piante del genere Haworthia sp. appartengono alla famiglia delle Asphodelaceae però essendoci diverse specie e anche una grande capacità di ibridizzazione ci sono stati diversi cambiamenti nel corso del tempo per quanto riguarda la tassonomia: prima appartenevano alla famiglia delle Liliaceae, quindi Asphodelaceae, poi  Xanthorrhoeaceae e alla fine nuovamente tra le Asphodelaceae. Le piante di questa famiglia sono tipiche dalle regioni calde e temperate dell'Europa, Asia, Africa e Oceania.

Pianta originaria dall'Africa e soprattutto dalla Regione del Capo in Sudafrica,  possiede una grande adattabilità che può essere in parte spiegata dalla sua presenza e comportamento in habitat diversi, loro vivono nelle pianure erbose, scogliere e nelle fessure delle montagne, e il loro substrato varia secondo il luogo in cui vivono ovvero costa sabbiosa o argille molto leggere. Anche le precipitazioni cambiano, 200mm/anno in Città del Capo o 800mm/anno nel Capo Orientale, e anche in una vasta gamma di tipi di vegetazione: Succulent Karoo, Nama Karoo e Macchia di Albany. 

Come tutte le succulente queste piante sono in grado di sopravvivere a lunghi periodi di siccità e quando crescono in aree con poca copertura vegetale (solitamente sono protette da altre specie vegetali più alte) si trovano incastonate tra le rocce per proteggersi dagli incendi, dal caldo intenso e dall'erbivoria. Nonostante la crescita in posizioni ben protette, nei periodi di siccità le Haworthie sono  predate anche dalle tartarughe, grilli, cavallette e roditori più piccoli, inoltre anche il loro habitat è sempre più esiguo per diversi motivi: espansione agricola per la produzione di grano e colza, l'allevamento dello struzzo che ha provocato un'esaurimento della copertura vegetale in alcune aree, e l'espansione urbana.

Gli esemplari di questa specie vegetale possiedono forme e colori molto diversi, ma in modo generale presentano colori scuri con alcune differenze: alcune Haworthie possiedono foglie con zone apicali traslucide tanto che alcune vengono chiamate "piante di vetro" o "pianta di cristallo" come la Haworthia obtusa cv. "Pruple Crystal" perché sono talmente trasparenti da permetterci di vedere l'acqua immagazzinata nelle foglie. Questa non è solo bellezza ma un vero adattamento evolutivo che ha come scopo l'aumento della capacità di catturare la luce ed è una proprietà fondamentale soprattutto per le piante vivono quasi sotterrate nel terreno, tra l'altro anche i Lithops hanno acquisito una simile caratteristica per sopravvivere alle difficili condizioni del suo habitat. 

Esistono anche le Haworthie che possiedono foglie coriacee molto dure in grado di evitare la perdita di acqua, e molte di queste piante possono letteralmente rinchiudersi su se stesse per raccogliere al meglio la rugiada. 

In modo generale le Haworthie sono di un colore verde molto scuro tanto che alcune di loro sembrano nere e anche questo è una adattamento per ottimizzare la realizzazione della fotosintesi perché questa colorazione tipica delle piante di mezz'ombra indica che contengono più clorofilla rispetto ad una pianta di sole pieno e dunque possono sopravvivere in ambienti più ombreggiati.




Coltivazione:

Luce:

Sono piante di piccole dimensioni e quindi ideali per piccoli vasi (ma con almeno 8 cm di profondità) e dunque adatte agli ambienti poco spaziosi e come abbiamo detto sono piante che possono essere coltivate in ambienti illuminati con luce diffusa o indiretta che non vuol dire buio e se l'ambiente non riceve luce diretta il vaso va posizionato vicino alla finestra (anche sul davanzale se non entra luce diretta), in pratica dove non si faccia fatica a leggere e vedere i dettagli degli oggetti giusto per avere un riferimento. 

Temperatura:

Sono piante che non tollerano il freddo perciò l'ambiente oltre ad essere illuminato deve essere anche caldo o con temperatura non inferiore a 10 gradi. 

Terreno:

Il più leggero possibile come per tutte le succulente e come abbiamo visto queste piante crescono anche tra le rocce, dunque io personalmente uso un terriccio per cactacee arricchito con lapilli grossolani e altri lapilli ancora per coprire/proteggere il terriccio. Questa pianta vive in ambienti praticamente privi di materia organica e quindi bisogna evitare il terriccio universale e soprattutto se arricchito con humus o altre sostanze. 

Vaso:

Il migliore è quello in ceramica non smaltata o cemento, vanno bene anche i vasi di plastica a patto che si diminuisca la frequenza delle annaffiature, i fori sotto il vaso sono obbligatori.

Annaffiature:

Siccome l'intervallo di pH ideale per queste piante va dal 6.1 al 7,5 si può utilizzare acqua leggermente acidula o neutra (acqua demineralizzata ad esempio), se si utilizza l'acqua del rubinetto bisogna correggerla con aceto o acido citrico, se l'acqua è molto dura (qui a casa il pH =9 e io ne aggiungo 2 cucchiaini di aceto/litro d'acqua). Abbiamo già detto che queste succulente vivono tra le rocce e in ambienti in cui le precipitazioni sono scarse, e come tutte le piante grasse anche loro immagazzinano acqua nelle foglie e quindi non bisogna annaffiare più di tanto altrimenti la pianta deperisce. 

Non esiste una ricetta precisa per annaffiare e non devono per forza rispettare una cadenza, bisogna osservare sia la pianta che il terriccio perché gli ambienti hanno illuminazione esposizione, umidità e temperature diverse e tutto ciò incide su la quantità di acqua da somministrare alla pianta, la cosa migliore è verificare  se il terriccio è completante asciutto e/o se le foglie sono molto secche (e terriccio asciutto o quasi perché l'eccesso di acqua è peggio della scarsità idrica), inoltre le innaffiature diminuiscono durante l'estate poiché le radici sono in sviluppo, sospensione durante l'inverso salvo se le foglie abbiano uno aspetto prosciugato, e ripresa durante la primavera periodo in cui si da un po' di acqua in più senza esagerare.

Marciume:

Normalmente è colpa del terriccio non adatto, eccesso di acqua o ambienti troppo umidi, in questi casi bisogna togliere la pianta dal vaso, lasciare asciugare le radici all'aria per una giornata (appoggiare la pianta su carta da giornale), rinvasare e spruzzare la zona intaccata e le radici con una miscela di acqua e acqua ossigenata 10 volumi (1 cucchiaino di acqua ossigenata per 500 m di acqua demineralizzata), l'acqua ossigenata diluita non danneggia le piante, anzi a revitalizzano, ossigena le radici, e uccide le muffe e altri parassiti. 

Ecco alcune informazioni su questa pianta facile da coltivare, molto diverse tra loro anche se appartengono allo stesso genere tanto che in alcuni casi sembrano dei veri gioielli, e adatte a praticamente tutte le Urban Jungle e progetti di paesaggismo da interno.


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