Piantare melanzane in piccole spazi: caratteristiche, coltivazione e consigli contro parassiti e malattie.
Diverse ricette tipiche di paesi e culture differenti hanno questa verdura come protagonista tanto che numerosi piatti della cucina indiana, mediorientale e mediterranea hanno quest'alimento come elemento di base, e quindi parliamo della melanzana. Secondo alcune teorie questo vegetale è stato portato in giro per il mondo dai Cinesi e Indiani, e posteriormente dagli arabi in Europa e dai colonizzatori europei alle Americhe, tanto che oggi è coltivata in diverse zone del mondo e anche chi ha un piccolo spazio a disposizione lo può fare.
Innanzitutto cerchiamo di conoscere alcuni aspetti generali:
Botanica: Solanum melogena della famiglia delle Solanaceae come il peperone, il pomodoro e la patata.
Messa a dimora: primavera e estate, o tutto l'anno nelle zone di clima più caldo.
Suolo: ben drenato e ricco con buona disponibilità di azoto.
Raccolto: dipendendo della varietà ha una durata che va da 90 a 110 giorni dalla seminazione.
Clima: si sviluppa bene in regioni di clima tropicale, subtropicale e mediterraneo, può soffrire in caso di piogge intense e continuate. Non sopporta il freddo sotto una certa temperatura e le gelate soprattutto nel periodo di fioritura. Le temperature ideali sono tra i 18 e i 25 gradi Celsius ma può sopportare temperature più elevate purché siano innaffiate costantemente.
Luminosità: molta luminosità con almeno quattro ore dirette di sole, in ogni modo sarebbero meglio da 6 a 8 ore di sole diretto.
pH: tra 5,5 a 6,8 quindi predilige ambienti acidi e quindi sarebbe indicato correggere l'acqua del rubinetto poiché calcarea e dunque alcalina. Esperienza personale: aggiungo 2 cucchiaini di aceto/litro d'acqua.
Annaffiatura: costante cercando di evitare i ristagni idrici.
Raccolto: quando i frutti sono ben sviluppati, lucidi, lisci e di colore brillante, faccendo attenzione a non lesionarli poiché si deteriorerebbero prima del previsto. A volte i frutti, soprattutto nel caso di alcuni cultivar possono crescere molto dunque bisogna provvedere alla legatura dei rami utilizzando i sostegni (come per il pomodoro) o le gabbie per piante
Parassiti e malattie: malattie fungine che comprendono botrite, mal bianco, peronospora, Pythium e rizoctonia e per evitarle bisogna fare attenzione ai ristagni idrici. In alcun casi è il proprio vento o altri vettori a portare le spore sulle piante e in questo caso bisogna rimediare. Se il coltivo è casalingo si può scegliere di utilizzare alcuni rimedi naturali come il decotto di aglio, il decotto di foglie di pomodoro, il decotto di cannella e la saponata allo zolfo* che servono sia per prevenire che per rimediare il problema. Se il coltivo è limitato a poche piante si può provare ad spruzzare le foglie che sono già state infettate (non bisogna usare a scopo preventivo) con acqua in cui sono state ammollate delle monete che contengono rame (1, 2 e 5 centesimi) poiché il rame è un buon antifungino. Almeno 24 ore di ammollo e quindi versare in uno spruzzino e spruzzare foglie e fusto e si può usare contemporaneamente con altri trattamenti.
I decotti servono anche per innaffiare le piante dunque curare le radici e disinfettare il terreno/terriccio Un altro rimedio utile per eliminare le larve dei moscerini e mosche che si nascondono sotto terra è una miscela di acqua e acqua ossigenata 10 volumi (4 cucchiai di acqua ossigenata 10 volumi/1 litro d'acqua), l'acqua ossigenata non danneggia le piante (parliamo di acqua ossigenata diluita) anzi ossigena le radici ed elimina larve e muffe.
Segnali preoccupanti: foglie che si arrotolano, macchie o pattina biancastra sulle foglie, fusto e altre parti della pianta, foglie bruciate, foglie nerastre, foglie che cadono, foglie traslucide, imbrunimento della buccia del frutto (diventa immangiabile), appassimento e crollo della pianta (possibile attacco alle radici), macchie nere e manicotto di colore bianco. Eliminare foglie secche o annerite e trattare la pianta con il rimedio adatto. Esperienza personale: 1 settimana dopo aver portato una piantina di melanzana a casa ho notato che le foglie si stavano arrotolando e la pianta era un po' appassita, l'ho trattata con la saponata allo zolfo, con l'acqua rameica (monete) e con una innaffiatura utilizzando acqua ossigenata diluita, la pianta si è ripresa e non ha avuto più problemi.
Altri parassiti: afidi che succhiano la linfa delle piante e possono trasmettere alcuni tipi di virus danneggiandole ancora di più, solitamente sono allevati dalle formiche poiché attratte dal liquidi rilasciato da questi parassiti, dorifora (un coleottero) e anche le sue larve danneggia tutte le parti della pianta, nottue o bruchi delle falene che mangiano i lembi fogliare lasciando solo le nervature, tripidi insetti che segano e raschiano le foglie per succhiare la linfa provocando grande sofferenza alla pianta.
Soluzioni: in tutti i casi la saponata allo zolfo o *una saponata fatta con acqua e 1/2 cucchiaino di detersivo per i piatti a mano o shampoo rigorosamente biologici, oppure un semplice sapone vegetale. Il sapone o il detergente aggredisce gli insetti e l'odore dello zolfo (nel caso della saponata allo zolfo) li allontana. Nel caso della dorifora e i tripidi l'olio di neem è una buona opzione. I parassiti della radici possano essere eliminati con il decotto alle foglie di pomodoro, aglio e/o acqua ossigenata diluita, i decotti già menzionati e il decotto alla cannella possono essere utilizzati per combattere la muffa sulle parti aeree intercalando con la saponata (oppure la soluzione con detergente, shampoo o altro sapone vegetale), e acqua rameica.
Come già menzionato la pianta di melanzana ha bisogno di un terreno/terriccio ricco e se mancano i macro e microelementi necessari per lo sviluppo della pianta questa sarà più suscettibile all'attacco dei parassiti. Arrivato il momento della fioritura sarebbe indicato aggiungere un po' di fosforo in più (ovviamente senza esagerare altrimenti la pianta rischia di bruciarsi).
Impollinazione: se mancano le api (cosa comune ultimamente) scuotere un po' le piante per stimolare il trasporto del polline.
Coltivazione in Vaso: un vaso capiente (vaso ø 20) per la dimora definitiva, esposizione alla luce solare diretta il più possibile, riparare in caso di pioggia intensa e prolungata.
Terriccio e concime: personalmente uso un terriccio universale molto ricco e di buona qualità ma sono ugualmente buoni, anzi migliori, i terricci per l'orto poiché sono arricchiti e in molti casi dispensano l'uso di concimi e al massimo bisognerà fare un'aggiunta di terriccio per quelle piante di lunga durata. Esiste anche il terriccio per l'orto in terrazzo in vendita in alcuni negozi di bricolage ben forniti.
Semina: se l'intenzione è quella di seminare le melanzane è possibile utilizzare un contenitore di plastica con tappo e fare qualche foro sotto e sul tappo (ad esempio i contenitori per torte preconfezionate o frutta) oppure un vassoio per germinazione. Coprire il fondo più 2 cm con un normale terriccio, cospargere i semi lasciando circa 1 o 2 cm di spazio tra loro, coprire con poco terriccio o sabbia altrimenti il seme non avrà la forza necessaria per superare la barriera e diventare plantula, e aspettare che le piante raggiungano un'altezza di circa 8 cm per rinvasare.
Osservazione finale: il vaso ideale sarebbe quello in coccio però nel caso degli orti sul balcone/terrazza sarebbe meglio utilizzare vasi di plastica.