Passa ai contenuti principali
.

Bucato: Miscele utili per avere vestiti bianco luminosi (post remember).




Cos'è un post remember? Quando ad un certo puto decidiamo di rinfrescare temi già trattati facendo un piccolo riassunto molto veloce.

Quasi tutte le persone sono ormai abituate a farne uso della lavatrice per lavare i capi di abbigliamento, la biancheria ecc., perciò sanno che i passaggi fondamentali sono l'inserimento dei capi o biancheria nel cestello, aggiungere il detersivo (classico, fai da te, biologico o a basso impatti ambientale) e anche qualche additivo se necessario e avviare il ciclo di lavaggio. Il problema è che alcune volte questi passaggi non bastano per smacchiare/candeggiare i tessuti perciò quando i capi risultano ingialliti o macchiati dopo il lavaggio diventa necessario procedere con il vecchio "metodo dell'ammollo" perché permette ai capi di restare più a lungo a contatto con le sostanze che possono "strappare" o cancellare le macchie dai tessuti. 

Alcune sostanze che sottoelencate non sono sbiancanti ma hanno la capacità di illuminare, sgrassare e strappare il velo di sporco che contribuisce all'aspetto un po' giallino dei tessuti bianchi e quindi servono per migliorare l'azione dello sbiancante vero e proprio. Dunque vediamo quali miscele possiamo utilizzare per rinnovare i capi bianchi: 

a) Alcol, percarbonato di sodio (sbiancante all'ossigeno attivo di solito in polvere) o acqua ossigenata 40 volumi,  sapone* e bicarbonato:

In questo caso bisogna immergere il capo in acqua molto calda e quindi aggiungere per ogni litro d'acqua: 2 cucchiai di bicarbonato, 50 ml di alcol (uno qualunque), un cubetto di sapone** e 1 cucchiaio di percarbonato di sodio o acqua ossigenata. 
Lasciare il capo in ammollo per almeno 6 ore consecutive e quindi lavare a mano o in lavatrice usando o meno un po' di sapone.

b) Aceto bianco, acqua ossigenata 40 volumi o percarbonato di sodio, limone.

Anche in questo caso bisogna immergere il capo in acqua molto calda e quindi aggiungere per ogni litro d'acqua: 50 ml di aceto (bianco di vino, alcol*** o mela), succo di 1/4 di limone e 1 cucchiaio di percarbonato di sodio o acqua ossigenata. 
Lasciare il capo in ammollo per almeno 6 ore consecutive e quindi lavare a mano o in lavatrice.

*Uno dei pannetti di sapone migliori per ammollare i capi è il Sapone Alga in vendita nei casalinghi e alcuni supermercati, trattasi di un sapone al cocco e glicerina e quindi molliccio e si scioglie più facilmente, altrimenti il classico sapone di marsiglia. 

** Il sapone è sempre sostituibile con uno o due cucchiai di detersivo per i piatti biologico o a basso impatto ambientale. 

*** L'aceto di alcol è bianco ed ha un odore meno intenso rispetto a tutti gli altri tipi (vino, mela ecc.).

Potete osservare che l'alcol e l'aceto non sono sbiancanti mentre il bicarbonato e anche il limone sono solo leggermente, ma quando utilizzati insieme sono tutti quanti fondamentali pe avere un risultato bianco e luminoso. 

I tutti i casi sarebbe meglio chiudere il secchio con una tessuto o plastica scura per trattenere l'ossigeno attivo e il caldo.

Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Co...

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti...

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p...