Un modo per avere delle belle piante da orto o ornamentali nei nostri balconi, terrazzi o piccoli giardini (anche grandi ma per ora ci concentreremo sui piccoli spazi) è la coltivazione delle piante a partire dei semi, e sappiamo che molti supermercati, negozi di bricolage e vivai vendono delle bustine di semi selezionati dove potete trovare le informazioni sulla semina, periodo dell'anno, quantità di acqua, luce, scadenza, ecc.
Solitamente i semi vengono messi a dimora direttamente sul terreno/vaso però c'è un altro modo molto interessante per ottenere le nostre piante: l'uso del semenzaio. Nei vivai possiamo trovare quelli specifici per la seminatura e possono essere a cellette (aperto) o a cassetta (o mini serra tanto che alcune sono dotate di presa elettrica per riscaldare), e poi ci sono anche quelle fai da te che possiamo realizzare a casa riciclando oggetti che solitamente vengono scartati.
Vaschette per la frutta, per le torte, per i biscotti e via dicendo possono essere utilizzati per ottenere degli ottimi semenzai per coltivare le piante oppure le microgreens* e non bisogna nemmeno fare chissà che lavoro manuale. Tra l'altro i semenzai ci permettono di ottimizzare gli spazi e anche la quantità di terriccio. Il semenzaio chiuso ci permette di coltivare le piante durante le stagioni più fresche/fredde visto che offrono maggiore protezione dalle intemperie, e tra l'altro in caso di pioggia abbondante si evita la dispersone dei semi ed è più facile proteggere il suolo dagli attacchi degli insetti e altri parassiti. Un altro vantaggio del semenzaio è la resa poiché il tasso di germinazione è alto e quindi si otterranno più piante e con un miglior sviluppo.
Come realizzare e alcuni consigli personali per la crescita e rinvaso:
Questo semenzaio è stato realizzato con una vaschetta da supermercato e si può osservare che ci sono già dei fori sul tappo, alcune persone preferiscono che il semenzaio rimanga completamente completamente chiuso e effettivamente le piantine crescono anche se non ci sono i fori, in ogni modo questi permettono il passaggio d'aria aiutando a evitare le malattie fungine. In ogni modo in caso di temperature più rigide i fori possono essere chiusi sovrapponendo un altro tappo ancora. È importante realizzare dei fori sul fondo per evitare i ristagni.
- Terriccio: io uso il terriccio universale di buona qualità e alcune a volte aggiungo una piccola quantità di terriccio per cactus e succulente per renderlo più leggero. Vale la pena sottolineare che esistono i terricci specifici per orto e semina e sono molto buoni poiché ricchi di nutrienti e di buona consistenza.
- Innaffiature: siccome i semenzai fai da te non si chiudono perfettamente come quelli in commercio è possibile che qualche insetti del terriccio possa entrare (e quindi larve) e anche le muffe possono creare problemi e tutto ciò perché questi parassiti sono attratti sia dall'umidità che dall'ambiente caldo. Per cercare di evitare le invasioni aliene 👽 mantenendo il terriccio più "sterilizzato" e repellente ho deciso di innaffiare il semenzaio con acqua all'aglio o con un decotto all'aglio. Nel primo caso si riempie uno spruzzino con acqua aggiungendo due spicchi d'aglio schiacciati che rimangono per un certo tempo nello spruzzino, nel secondo caso lo si riempie con il decotto all'aglio (1 litro di acqua bollente, da 2 a 3 spicchi d'aglio schiacciati e mezza giornata a macerare). Le innaffiature sono sempre "a spruzzo" o a "pioggia" e mai a cascata.
- Luminosità: Luce solare indiretta e ambiente molto luminoso o meglio ancora il sole di prima mattina o tardo pomeriggio, e quando si avvicinerà il momento del travaso bisogna sottomettere le plantule all'adattamento cioè esporle sempre di più al sole e dopo ancora al vento quindi aprendo il semenzaio e esponendolo alla brezza.
- Pulizia: i contenitori devono essere puliti e disinfettati con sapone e acqua ossigenata e anche gli attrezzi devono essere disinfettati. Evitare di toccare il terriccio il più possibile e se necessario lavare bene le mani o meglio ancora usare i guanti puliti. Tutto ciò per evitare virus, batteri e malattie fungine.
- Momento Clou: quando ci saranno alcune foglioline (più di quattro) e le radicette saranno in grado di trattenere una certa quantità di terriccio, in ogni modo non bisogna avere fretta altrimenti le piante ahimè moriranno. Comunque un piccolo periodo di appassimento post rinvaso è normale perché l'adattamento al nuovo spazio è un passaggio che porta stress alla pianta.