La durata dei capi d'abbigliamento dipende anche da una buona sistemazione negli armadi e di alcuni accorgimento durante il lavaggio e la stiratura. Sono tanti i fattori che possono rovinarli : muffa, umidità, cattivi odori, tarmi, attrito, polvere, cattivo lavaggio, temperatura ecc. ed ecco alcuni consigli pratici per evitare molti di questi problemi:
- Contro l'umidità, la muffa e cattivi odori: sacchettini imbottiti con gessetto scolastico oppure gessetti specifici per armadi (negozi per la casa e casalinghi) e scatole di bicarbonato e/o soda da bucato conosciuta anche come soda solvay*, si praticano dei micro fori nella scatola utilizzando degli aghi da cucire o spilli per aiutare ad assorbire l'umidità ed evitare la muffa e i cattivi odori.
- Chiodi di garofano e foglie di alloro, erba cedrina e geranio odoroso: sparsi negli armadi e cassetti garantiscono un gradevole profumo naturale oltre a repellere tarme e insetti.
- Pretrattamento: i capi macchiati o maleodoranti devono essere pretrattati prima del lavaggio vero e proprio, dunque sapone di marsiglia, acqua ossigenata o candeggina delicata** per le macchie e aceto bianco (vino, alcol o mele) contro gli odori sgradevoli (sudore ecc.).
- Sbiancanti: Oltre al solito detersivo è importante utilizzare delle sostanze sbiancanti per trattare i tessuti bianchi: limone, percarbonato (additivo in polvere all'ossigeno attivo), acqua ossigenata, candeggina delicata ecc. altrimenti il capo ingiallirà con il tempo.
- Asciugatura: i capi devono essere perfettamente asciutti prima di essere riposti nell'armadio altrimenti si avrò a che fare con muffa, cattivo odore e tarme.
- Solo capi puliti: i capi già utilizzati non vanno mai rimessi negli armadi assieme ai capi puliti poiché riportano con sé batteri, polvere e sporcizia, la cosa migliore è lasciarli su una sedia o appendiabiti se possono essere riutilizzati.
- Olio essenziale: aggiungere qualche goccia oli essenziali durante il lavaggio dei capi di abbigliamento (al detersivo, all'acido citrico, all'aceto, all'ammorbidente biologico ecc.) e anche qualche goccia sui sacchetti antitarme e anti umidità (guardare il punto 1).
- Sistemazione: piegare bene i capi e avvolgere quelli più delicati con la carta velina oppure la carta da sartoria (quella trasparente per cartamodelli), o in alternativa dei comodi sacchetti di cotone in modo da evitare che l'attrito possa rovinare i tessuti.
- Rinfrescare: i capi un po' dimenticati negli armadi possono guadagnare una nuova vita con dei semplici trattamenti, quelli colorati possono essere ravvivati lavandoli con solo aceto bianco (200 ml per circa 5 kg di bucato) mentre quelli bianchi con bicarbonato e acqua ossigenata 40 volumi o candeggina delicata (2 cucchiai di acqua ossigenata per 5 kg di bucato o 100 ml di candeggina delicata e 2 cucchiai di bicarbonato). Poi basterà eseguire un normale lavaggio con pochissimo detersivo o sapone.
- Stiratura: mai passare il ferro da stiro sopra le macchie, stirare i capi colorati e scuri al rovescio, coprire i capi delicati, collo e tessuto colorato*** con un canovaccio o carta velina per proteggerli dal contatto diretto con il ferro da stiro. Pulire sempre il ferro da stiro per evitare che possa macchiare i capi e soprattutto quelli bianchi.
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*soda solvay = carbonato di sodio e NON soda caustica o Idrossido di sodio.
**la candeggina delicata contiene ossigeno attivo, quella in vendita nei supermercati non è completamente ecologica poiché contiene tensioattivi ma è un'ottima alternativa alla varechina poiché molto più ecologica, inoltre la varechina danneggia in tessuti. nei negozi bio è possibile trovare la candeggina delicata con tensioattivi biologici.
*** lì dove non è possibile stirare al rovescio.