Coltivazione di piccoli e grandi orti, una pratica amica del benessere, della buona alimentazione e in molti casi anche del portafoglio : Il cerfoglio (Anthriscus cerefolium) fa parte della famiglia Apiaceae così come l'aneto, il cumino e il coriandolo. Nonostante sia nativa dalla Regione del Caucaso (tra il Mar Nero e il Mar Caspio) sono stati gli Antichi Romani a renderla popolare sia per l'uso in cucina che per la preparazione di rimedi fitoterapici.
I cerfoglio è un "fratello meno popolare" del prezzemolo e non è scontato trovarlo nei mercati e quindi vale la pena coltivarla a casa e utilizzarla per arricchire le salse, minestre, verdure grigliate ecc. Il cerfoglio ha un sapore meno forte rispetto al prezzemolo ed ha una delicato retrogusto di anice perciò è trattasi di un'ottima opzione per chi non apprezza il sapone del prezzemolo crudo.
Proprietà fitomedicinali del cerfoglio:
- Analgesico
- Antiinfiammatorio
- Depurativo
- Digestivo
- Diuretico
- Idratante
- Carminativo
- Tonico
- Stimolante
Indicato per il buon funzionamento del fegato, stomaco e intestino, aiuta a combattere le emorroidi, allevia l'irritazione agli occhi e contribuisce al buon funzionamento dei reni.
Tecniche di coltivazione:
Temperatura: tra 4°C e 24°C
Luce: Ombra parziale o sole pieno nei mesi non estivi.
Suolo: ben drenato, fertile, ricco di materia organica. Un buon terriccio universale oppure terriccio per piante da orto.
pH: tra 6 e 7 quindi l'acqua ideale è quella piovana e quindi vale la pena raccoglierla quando piove (fa bene anche al portafoglio). L'acqua del rubinetto è ricca di calcare dunque sarebbe consigliabile acidificarla con un po' do aceto o acido citrico nella proporzione di 1 cucchiaino di aceto o acido citrico per litro d'acqua, però siccome le proprietà chimiche dell'acqua del rubinetto possono cambiare da Regione a Regione sarebbe meglio utilizzare la cartina tornasole per determinare il pH e quindi la quantità di aceto o acido citrico da utilizzare. Comunque non bisogna per forza acidificare l'acqua ad ogni annaffiatura e si può scegliere di alternare (una volta sì e due no).
Irrigazione: umido ma ben drenato, vasi con fori.
Semina: primavera o tardiva a fine agosto, germinazione dopo 2 o 3 settimane ed è meglio metterle a dimora in un luogo definitivo perché le giovani piantine non tollerano bene il trapianto.
Vaso: tende a vivere più a lungo se coltivata in vasi con un'altezza minima di 18 cm.
Parassiti: gli afidi sono i più fastidiosi ma possono essere eliminati con l'uso della calda di sapone o macerati fatti con aglio, ortica, chiodo di garofano ecc.