Passa ai contenuti principali
.

Come utilizzare i semi di cumino per equilibrare e detossificare la cute e il cuoio capelluto.

VivereVerde: semi di cumino detox e rigenerante per la pelle e cuoio capelluto


L'utilizzo di elementi naturali a scopo cosmetico è una pratica molto antica e ancora oggi l'industria sfrutta la potenzialità della natura per sviluppare i propri prodotti. Oli, resine, essenze, foglie, fiori e semi sono materia prima per la creazioni di formule e miscele anche nel mondo del fai da te. I semi di cumino hanno una grande capacità rigenerante e disintossicante perciò adatti alla cura della pelle e del cuoio capelluto. 



Il cumino (Cuminum cyminum L.) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Umbelliferae, le sue origini sono Mediterranee e più precisamente siriane, anche se poi si è ampiamente diffusa anche nel continente Americano. Il cumino ha un fusto sottile alto circa 20-30 cm,  foglie lunghe di circa 5 a 10 cm, fiori sono piccoli, bianchi o rosa disposti a ombrella. Il frutto è un achenio e contiene un singolo seme simile a quelli del finocchio e dell'anice ma più piccoli e scuri. Il buon odore tipico del cumino è dovuto ad una sostanza chiamata cuminaldeide presente anche negli oli essenziali di eucalipto e mirra.


Il cumino (tutte le varietà e non solo il cumino nero) è un antico rimedio naturale (presente anche nella Bibbia) e da sempre utilizzato per contrastare problemi digestivi, intestinali, la ritenzione idrica, l'anemia (ricco di ferro), le emorroidi, e per migliorare lo stato del sistema immunitario, comunque i suoi benefici non finiscono qui perché le sue proprietà medicinali si estendono anche alla salute e benessere della cute e i capelli. 

Questa spezie contiene importanti antiossidanti come linalolo, carvacrolo, anetolo, estragolo, flavonoidi e altri composti polifenolici, inoltre contiene sostanze antiinfiammatorie e antimicrobiche come limonene e eugenolo. Tutte queste sostanze sono in grado di equilibrare la pelle stanca, infiammata, combattere l'acne e anche il cuoio capelluto grasso o irritato. 

Come utilizzare:

Con preparati ecobio autoprodotti e in tutti i casi bisogna fare una prova allergica sul polso prima dell'utilizzo anche se stiamo parlando di una sostanza/prodotto/ingrediente naturale. 

È possibile utilizzare i semi e in questo caso si prepara un decotto concentrato (quasi una poltiglia da filtrare) o si usa il cumino il polvere. Il decotto dovrà riposare per almeno 12 ora.

Sulla pelle: 

a) Maschera tonificante: 1/2 cucchiaino di cumino in polvere e 2 cucchiaini di decotto per ogni cucchiaio di olio di jojoba o rosa mosqueta. Applicare, massaggiare leggermente per alcuni minuti e risciacquare.

b) Maschera antiinfiammatoria e Detox: indicata per la pelle molto impura, infiammata o acneica, mischiare argilla nera (è un'argilla dotata di altissima capacità purificante ed è ideale per curare la pelle più grassa e impura, però essendo un pochino più difficile da trovare può essere sostituita con l'argilla verde).  La proporzione è di 1 cucchiaino di cumino in polvere per ogni cucchiaio di argilla, quindi aggiungere acqua fino ad ottenere una maschera densa ma morbida, oppure aggiungere il decotto di semi di cumino all'argilla per creare la maschera. Applicare sulla pelle pulita e lasciare agire per 20 minuti. Usare cucchiaio di legno e ciotola in vetro o ceramica.

c) Per calmare la pelle irritata: preparare un decotto fatto con semi di cumino (o polvere) e semi di finocchio (anche le bustine da tè vanno bene) e utilizzarlo per inumidire un piccolo asciugamano o tessuto morbido in cotone che poi andrà appoggiato sul viso per 30 minuti. Proporzioni: 1/4 di cucchiaino di cumino in polvere per 1 cucchiaio di tisana, oppure 60% di decotto ai semi di cumino e  40% di tisana al finocchio.

d) Occhiaie, occhi gonfi: Inserire alcuni semi di cumino in una bustina di cotone o altro tessuto naturale, inumidire per bene con acqua di rose e appoggiare sulla zona occhi per 15 minuti. 

e) Sui Capelli: La ricetta in "c" può essere utilizzata sulla cute e su capelli (equilibra e lenisce la cute e dona lucentezza ai capelli), mentre la "b" può essere applicata solo sul cuoio capelluto per contrastare il grasso in eccesso.  

Il consumo di cumino aiuta a rafforzare l'organismo e di conseguenza anche la pelle e i capelli quindi vale la pena aggiungere questo condimento alle vostre pietanze. Provate a preparare delle melanzane, zucchine o peperoni ripieni e conditi con un po' di cumino, oppure dei fagottini di verza riempiti con riso e melanzana alla salsa di pomodoro condita con basilico e cumino, tutto molto esotico, gustoso e benefico per la bellezza e anche per la salute. 

Controindicazioni (uso orale): epatopatie (patologie del fegato), attenzione in caso di terapie ormonali e utilizzo di farmaci fotosensibilizzanti, mai durante la gravidanza o allattamento.

-----------------------

Attenzione:

Queste informazioni sono generiche e non sono stati prese in considerazioni casi particolari, patologie, allergie o intolleranze. Non sostituiscono le prescrizioni mediche e l'uso dei farmaci. In caso di dubbio consultare sempre il medico di base o un dermatologo e il medico o nutrizionista per il consumo di tipo alimentare.

-------------------------

I nostri social: 

Pinterest

Instagram

Tumbrl

Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Co...

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti...

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p...