Il lavaggio a mano presenta diversi vantaggi rispetto a quello in lavatrice. In primo luogo, offre un maggiore controllo sul processo di pulizia, consentendo di dedicare particolare attenzione a capi delicati o di valore, minimizzando o eliminando il rischio di danni causati da movimenti bruschi o strofinamenti contro altri tessuti durante il lavaggio. Inoltre, il lavaggio a mano permette di utilizzare una temperatura dell'acqua più precisa, adattandola alle esigenze specifiche dei tessuti e riducendo il rischio di restringimenti o deformazioni. L'uso di detergenti delicati e la possibilità di effettuare risciacqui accurati contribuiscono a preservare la qualità e la lucentezza dei tessuti nel tempo.
Premessa.
Innanzitutto, facciamo una premessa: le cravatte andrebbero lavate in lavanderia, soprattutto se sono pregiate o se il loro tessuto è particolarmente delicato. In ogni caso, se si tratta di cravatte che possono essere sacrificate, e se sono realizzate in cotone o tessuto sintetico, è possibile optare per un lavaggio fatto rigorosamente a mano.
Lavaggio.
Occorrente:
- Acqua tiepida
- Detersivo per bucato delicato o sapone di Marsiglia
- Bicarbonato di sodio (utile anche per eliminare le macchie di olio quando usato per il lavaggio secco).
- Acqua ossigenata 40 volumi (per cravatte bianche o di colore molto chiaro)
- Aceto bianco (alcol, vino, mele o riso) oppure acido citrico
- Bacinella.
- Acqua ossigenata (cravatta bianca o colori molto chiari)
Procedura:
Riempire una bacinella con acqua tiepida quanto basta per immergere la/e cravatta/e.
Versare del detersivo delicato o un piccolo cubetto di sapone di Marsiglia o scaglie di sapone (2 cucchiaini di detersivo o mezzo cucchiaio di scaglie di sapone per litro d'acqua), aggiungendo 1/2 cucchiaio di bicarbonato per litro d'acqua. Ammollare per 20 minuti. Aggiungere 1 cucchiaino di acqua ossigenata 40 volumi/litro d'acqua se il tessuto è bianco o chiaro.
Risciacquare senza mai torcere, strizzare o premere.
Immergere la/e cravatta/e in acqua tiepida e aceto o acido citrico (10 ml di aceto o 2 cucchiaini di acido citrico per litro d'acqua). Ammollare per 1 minuto.
Risciacquare senza mai torcere, strizzare o premere.
Appendere e lasciare asciugare all'aria aperta o in asciugatrice (leggere le premesse sull'asciugatrice a fine testo).
Stiratura:
Anche la stiratura è un passaggio molto importante per ottenere risultati ottimali. Alcuni dettagli da osservare sono:
a) Avere un copriasse da stiro di buona qualità e con un buon spessore.
b) Un pezzo di legno o, meglio ancora, un clapper da sarto*.
c) Ferro da stiro.
d) Carta velina o asciugamano**.
e) Spruzzino con acqua.***
Procedura:
Stirare la cravatta al rovescio.
Non utilizzare il vapore, ma solo il calore del ferro.
Scegliere una temperatura media.
Appoggiare la cravatta (al rovescio) sull'asse da stiro.
Appoggiare il ferro sulla cravatta, premere per due secondi e alzare; il ferro deve essere posizionato in diagonale e mai trascinare il ferro poiché bisogna premere leggermente (non tutto il peso del corpo) e alzare. Evitare di stirare sopra le etichette e sul passantino.
ferro in diagonale e cravatta al rovescio, la cravatta va stirata dal basso verso l'alto. |
Appoggiare il clapper o pezzo di legno sulla zona in cui avete stirato in precedenza, premendo e alzando leggermente senza mai trascinarlo sul tessuto.
Sportare la cravatta verso il basso e procedere come prima, premere con il ferro da stiro e quindi con il clapper.
queste cravatte hanno tra 20 e 35 anni. |