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Nomenclatura botanica per appassionati del verde: introduzione e riassunto.

Abbiamo dedicato due post alla coltivazione delle piante grasse e in tutti e due è stata ampiamente utilizzata la nomenclatura botanica o binomiale ma ho ricevuto alcune email da persone che hanno scritto di avere avuto qualche difficoltà, certamente la nomenclatura delle piante è il pane quotidiano dei botanici ma è comprensibile che anche gli appassionati di piante, o di una determinata tipologia di piante come le succulente ad esempio, non sappiano i nomi scientifico delle piante e nemmeno la tassonomia. Siccome alcuni di voi avete dimostrato interesse cercherò di fare un'introduzione/riassunto di base. 

Il nome scientifico delle piante è scritto in latino perché in un certo momento è stato necessario avere una specie di linguaggio universale per riferirsi alle piante, un po' come l'inglese attualmente, e dunque il botanico svedese Linneo (1707-1778) ha introdotto la nomenclatura binomiale in base alla quale ogni specie è denominata con due parole, la prima indica il genere e la seconda la specie, tutto in latino perché allora era la lingua impiegata nel campo scientifico ed è stato naturale sceglierla. Questo sistema è ancora utilizzato per nominare specie appartenenti ai diversi Regni eppure i virus anche se nel loro caso specifico esiste ancora un ampio dibattito poiché non sono considerati viventi  

a) Famiglia: Riunisce i generi con delle caratteristiche anatomiche in comune. Alloro e l'avocado sono Lauraceae e quindi sono una famiglia di piante a fiore, arboree, aromatiche, sempreverdi  e arbustive con poche eccezioni (alcune sono rampicanti). 

b) Genere: Comprende più specie affini e i nomi hanno origini diverse: nomi di personaggi, persone, luoghi, ambienti ecc. L'alloro appartiene al genere Lauris e l'avocado al genere Persea  che ha come caratteristica la produzione di grandi frutti commestibili. 

c) Specie: categoria sistematica fondamentale, comprende piante simili che possono fecondarsi tra loro, e che riproducendosi danno origine a individui simili ai genitori. Posposto al genere e in minuscolo: Laurus nobilis (alloro) e Persea americana (avocado).

e) Varietà: anche appartenendo alla stessa specie le piante possono non essere identiche e quindi l'esistenza delle sottospecie e le varietà che possono essere spontanee o coltivate. Esempio:

Rosa foetida (specie)

Rosa foetida bicolor (varietà bicolor della foetida)

Rosa foetida "Persiana" (varietà ottenute dall'uomo, tra virgolette, maiuscolo e carattere tondo)

f) Ibridi: Dall'incrocio di due piante appartenenti allo stesso genere si può ottenere un ibrido con caratteristiche derivate da ambedue genitori e possono essere denominati mettendo il nome di ogni specie che lo conforma, in ordine alfabetico, separati dal segno di moltiplicazione (×). Per esempio:

Verbascum lychnitis × V. nigrum

Alcuni ibridi che sono frutto di incrocio fra piante appartenenti a generi diversi ma affini tra loro, il cosiddetto "ibrido intergenerico" come per esempio l’ibrido fra il Cupressus macrocarpa e il Chamaecyparis nootkatensis, il quale è stato così denominato x Cupressocyparis leylandii (o Cipresso di Leyland); la x va posta davanti al nome del genere.

Ci sono altri codici e variazioni della nomenclatura la discussione quello che abbiamo appreso può bastare per conoscere un pochino di più il mondo (o il linguaggio) della botanica e soprattutto la sistematica. 

Facciamo un riassunto:

Rosa (genere)

Rosaceae (famiglia)

Rosa foetida (specie)

Rosa foetida bicolor (varietà spontanea)

Rosa foetida "Persiana" (varietà coltivata)

Rosa x felicita (ibrido fra specie appartenenti allo stesso genere)

x Cupressocyparis (ibrido tra specie appartenenti a generi differenti)

Ricordiamo che questa è una discussione "di base" e per approfondire l'argomento si può consultare  dei libri tecnici. 

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