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Essere ecologici in tempi di difficoltà economica: consigli e riflessioni.



Sono arrivati alcuni messaggi tramite e-mail in cui alcuni lettori hanno posto alcune domande che possono essere riassunte in questa frase: è possibile essere ecologici anche essendo poveri o avendo pochissime risorse economiche? Sappiamo che molte persone stanno avendo grosse difficoltà a comprare anche il basico per la propria famiglia e soprattutto dopo la pandemia, però nonostante tutto molte persone si preoccupano per il futuro del pianeta a volte perché hanno figli piccoli che dovranno affrontare un futuro che non promette bene o semplicemente perché sono sensibili al tema.

Ovviamente è inutile chiedere alle persone che si trovano in difficoltà economica di spendere soldi comperando prodotti più cari oppure farle sentirsi  in colpa, quindi per cercare di aiutare si può usare la propria esperienza per dare qualche consiglio aspettando che possano essere utili.

Da sottolineare che non sono consigli "ideali" perché ovviamente da un punto di vista prettamente ecologico la soluzione  sarebbe acquistare prodotti biologici, in ogni modo sono spunti per chi si trova in difficoltà economica perciò questo post potrà non essere interessante per chi non si trova in questa situazione. Inoltre in quest'occasione parleremo soltanto di detergenti e prodotti per la persona.

Allora come possiamo diventare un po' più ecologici senza spendere più di tanto: 

a) prodotti ecologici o eco compatibili: nei supermercati esistono prodotti un po' "via di mezzo" cioè sebbene non siano biologici non sono nemmeno quei classici detergenti o prodotti per la persona che contengono sostanze più inquinanti. Sono meno costosi rispetto ai detersivi biologici e possono aiutare a ridurre la nostra impronta ecologica. 

b) Prodotti biologici in offerta: se avanza qualche cifra potete fare una piccola scorta di prodotti biologici per la cura della casa e della persona anche perché sono più concentrati e rendono di più e alla fine si può avere un buon rapporto qualità-prezzo.

c) Prodotti formato famiglia: detergenti e altri prodotti che nonostante non siano biologici/ecologici vengono messi in vendita in imballaggi da 5 litri, 10 chili ecc. Ricordiamo che la plastica è una delle grandi responsabili dell'inquinamento ambientale e se riusciamo a ridurne l'uso è meglio. Se ad esempio acquistiamo un detersivo per piatti a mano da 5 litri e man mano riempiamo un barattolo di plastica a 1 litro più volte evitiamo di acquistare tanti piccoli barattoli che singolarmente possono essere inutili, però le taniche da 5 litri ad esempio possono essere facilmente riutilizzate per immagazzinare acqua, detersivi fai da te, possono diventare dei vaso e tante altre cose. Normalmente i formati famiglia sono meno costosi tra l'altro alcuni prodotti 100% bio sono disponibili in taniche da 5 litri in poi.

d) Imballaggio in carta e meglio ancora se in formato family: la carta inquina molto meno della plastica e le scatole possono essere utilizzate per ordinare il ripostiglio o la lavanderia.

e) Prodotti alla spina: anche se/quando non sono bio contribuiscono a diminuire l'inquinamento provocato dalla plastica.

f) Prodotti concentrati: alcune marche vendono prodotti ultra concentrati in formato minuto da essere diluiti posteriormente quindi meno plastica o carta.

g) Prodotti solidi: vengono commercializzati in piccoli imballaggi di carta e aiutano a diminuire il consumo di plastica e acqua. 

h) Sapone: abituarsi ad usare il classico sapone vegetale per lavare le superfici, oggetti, canovacci e via dicendo. I saponi vegetali non inquinano come i comuni detergenti e hanno un prezzo contenuto, a volte sono difficili da utilizzare perché l'acqua che esce dal rubinetto è dura, in altri paesi i saponi vengono utilizzati addirittura per lavare i piatti e il bucato perché hanno lo stesso effetto del detergente liquido però nel nostro caso il suo uso è un pochino più limitato.

i) Ingredienti alternativi: aceto, bicarbonato, limone, sale e altri ingredienti alternativi aiutano a risparmiare e sono più ecologici. Alcuni esempi: complementare il lavaggio in lavastoviglie con bicarbonato, usare aceto al posto del brillantante e dell'ammorbidente, preparare il proprio detersivo per i panni o per eliminare il calcare, utilizzare il bicarbonato di sodio per diminuire la quantità necessaria di detersivo per i bucato.

j) Pazienza e cambio di mentalità: una volta le persone ammollavano i panni, le pentole, le stoviglie ecc. per poi procedere  con il lavaggio vero e proprio, oggi vogliamo prodotti che puliscano a fondo in pochi secondi, purtroppo questa mentalità non ha fatto altro che aumentare il consumismo e danneggiare l'ambiente poiché le sostanze in grado di disincrostare in poco tempo sono più aggressivi. Siamo in un momento che dobbiamo cambiare mentalità quindi non costa niente lasciare dei panni o delle pentole in ammollo durante la notte e lavare il giorno seguente.

k) Imparare a lavare: può sembrare strano ma è proprio così: le persone hanno "disimparato" a  lavare e per questo motivo devono usare sostanze ultra sgrassanti e aggressive, questo perché abbiamo acquisito la cattiva abitudine di spruzzare la superficie con un prodotto e passare un panno. 

Il modo corretto per igienizzare le superfici è come si faceva una volta: strofinarle con una spugna insaponata (anche con il classico sapone di marsiglia (h)), risciacquare e quindi passare un panno con alcol oppure acqua ossigenata, aceto ecc. In questo modo non solo la superficie sarò veramente pulita e sgrassata ma opteremo per prodotti più delicati con la natura (e con le tasche). Un esempio: Tempo fa il povero alcol era completamente sottovalutato tanto che alcune persone dicevano non è un prodotto valido perché ho letto non so dove che "fissa" lo sporco e così via, in realtà non è l'alcol ma la persona stessa che stava fissando lo sporco semplicemente perché non lo stava rimuovendo. In ambienti più tecnici in cui c'è bisogno di un'igienizzazione più seria prima si lava la superficie con un comune detergente e poi si usa l'alcol per l'ulteriore igienizzazione Con la pandemia molti hanno imparato che l'alcol non solo è prezioso ma anche che quando portato a 60-70  gradi diventa un ottimo disinfettante tanto che ora costa molto di più (ahimè) rispetto a prima e vale la pena acquistare le taniche da 5 litri (c) se è in offerta. Lo stesso discorso (lava, risciacqua, igienizza) è valido per tutti i disinfettanti.

l) Adottare un detergente come multiuso: molte ricette del blog prevedono qualche goccia o cucchiaio di detergente per i piatti e questo perché volendo o no la verità è che abbiamo bisogno di tensioattivi per rimuovere il grasso (e se sono di origine biologica meglio ancora). La combinazione di detergente e altri ingredienti (i) come aceto, bicarbonato, alcol, acqua ecc. è in grado di creare detersivi fai da te adatti a diverse necessità di pulizia. Esempio: il detergente per piatti può essere utilizzato per sgrassare superfici, sanitari, mantenere lucidi i rubinetti, pavimenti ecc, quindi con un unico prodotto magari in formato famiglia (c) può essere usati al posto di tanti detergenti più aggressivi come gli anticalcare e i disincrostanti (ad esempio detergente, acqua e aceto). 

m) Ossigeno attivo al posto di disinfettanti più cari: l'acqua ossigenata e la candeggina delicata hanno un prezzo contenuto e inquinano di meno rispetto ai classici prodotti disinfettanti e alla varechina classica (magari quest'ultima è meno costosa ma è molto più aggressiva per l'ambiente e per le vie respiratorie). 

n) Dimenticare la mentalità da ospedale: diverse volte ho letto questa frase: "utilizzato anche negli ospedali" quindi lo uso a casa, questa è una conclusione senza senso poiché sono ambienti completamente diversi. Negli ospedali ci sono tante agenti patogeni e per questo motivo ha bisogno di una costante disinfezione.

o) Diluire: Alcuni detergenti possono essere diluiti, ad esempio chi non ha una lavastoviglie utilizza una buona quantità di detersivo per i piatti e quindi può diluirlo in questo modo: 100 ml di detersivo, 800 ml di acqua e 100 ml di aceto o succo di limone, solitamente questa diluizione funziona bene e si risparmia una buona quantità di detergente, la cosa importante è non diluire con solo acqua per evitare la proliferazione di microrganismi e preparate la quantità necessaria per massimo 15 giorni. Nel caso degli shampoo o detergenti per la persona bisogna diluire solo quello che sarà utilizzato subito, quindi la smania di aggiungere acqua al falcone di detergenti per le mani rischia di creare una zuppa di batteri. 

p) Il punto più importante: acquistare un scopa/pulitore a vapore per diminuire la necessità di acquistare detersivi (il vapore disinfetta e sgrassa) e in poco tempo e in poco tempo si recuperano i soldi spesi . 


Bisogna precisare che questi non sono semplici consigli per il risparmio e va detto perché molte persone dicono che spendono di più usando limone, aceto, acido citrico ecc. rispetto a quando usano i classici detersivi, questo paragone non ha senso perché ovviamente se vogliamo pulire la casa pensando anche all'ambiente qualche sacrificio bisogna fare. Questi consigli sono solo degli accorgimenti per aiutare quelle persone che si trovano in difficoltà. 


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