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RiciclOrto: come autoprodurre un innaffiatore a gocce riciclando le bottiglie di plastica.



Anche gli orti e i giardini più piccoli possono essere di aiuto contro l'inquinamento da plastica e sappiamo che gli ambienti marini sono già saturi di questo materiale e che ciò sta portando gravi danni alla vita marina e anche quella terrestre visto che tutti gli esseri viventi dipendono dalle risorse acquatiche incluso le nostre piante poiché hanno bisogno di acqua per sopravvivere, però a chi non è mai capitato di trovarle disidratate dopo una giornata (quasi sempre estiva) o pochi giorni fuori casa, perciò è utile avere un sistema di irrigazione seppur semplice per garantire il benessere delle piante per dei brevi periodi di tempo, ovviamente serve un impianto di irrigazione ben fatto per intervalli più lunghi.



Il progetto di oggi consiste in riciclare bottiglie di plastica per costruire uno o più innaffiatori di emergenza a basso costo, il processo è molto semplice ma bisogna farlo in un certo modo per avere un sistema a gocce davvero efficace. 

Abbiamo bisogno di: 

Bottiglie di plastica con tappo.
fil di ferro o una graffetta
Acqua.


Prendere una qualsiasi bottiglia di plastica, piccola per i vasi di piccole dimensioni e grande per i vasi più capienti, disegnare un circolo ad una distanza di circa 3 o 4 cm partendo dal fondo della bottiglia verso l'alto. 


Riscaldare il fil di ferro o la graffetta utilizzando un attrezzo (una pinza ad esempio) per tenere fermo il fil di ferro ed evitare di ustionare le dita. 


Fare un piccolo buchetto all'interno del circolo, deve essere solo uno e anche piccolino.


Bottiglia stappata


Bottiglia tappata



L'acqua defluisce bene quando la bottiglia è aperta ma appena la chiudiamo bene (per questo motivo dobbiamo usare bottiglie con tappo),  il flusso di acqua si ferma o cade solo qualche piccola goccia. 


Interrare parzialmente la bottiglia (forellino completamente sotto il substrato), aprire la bottiglia per riempirla con acqua e chiudere immediatamente. L'acqua "andrà" lentamente verso il substrato secondo le esigenze della pianta. Le bottiglie trasparenti sono le migliori perché ci permettono di visualizzare il livello dell'acqua. 

Ogni pianta ha un'esigenza e la durata dell'acqua dipende dalla loro fisiologia (maggiore o minore necessità di acqua) e anche dalla posizione (sole diretto, sole indiretto, temperatura, ecc.) ma di solito una bottiglia da 1 litro è in grado di idratare la pianta per una settimana.

Queste bottiglie possono essere utilizzate anche per applicare concime a lunga azione (acqua e concime liquido che vengono rilasciati pian piano), oppure fitomedicinali contro i parassiti del substrato (decotto ai chiodi di garofano, cannella, tagete ecc). 

Ricordiamo che anche le taniche da 4 , 5 o più litri sono utili perché possono essere utilizzate per immagazzinare acqua piovana oppure l'acqua del rubinetto (raccogliere l'acqua che esce dal rubinetto finché questa non raggiunge la temperatura desiderata) oppure essere adattate per diventare dei vasi riciclati, per questo motivo è importante acquistare prodotti formato famiglia (quando sono disponibili) altrimenti se non è proprio possibile stoccarle sarebbe meglio scegliere i prodotti sfusi, la spesa alla spina ecc. 

Buon lavoro!

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