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Risparmiare energia: consigli per lavare i capi a freddo e informazioni sugli additivi sbiancanti.



Per avere un bucato lavato "come si deve" è sempre necessario ricorrere alle alte temperature? Anche nel caso dei capi bianchi è possibile degli ottimi risultati anche in acqua fredda e ci sono valide alternative che in grado di sostituire anche additivi sbiancanti che restano comunque dei prodotti molto validi e per questo motivo parleremo delle loro caratteristiche. 


Informazioni sugli additivi sbiancanti.


Lavare, smacchiare, candeggiare, insomma fare il bucato! Per avere un buon risultato è necessario utilizzare non solo i prodotti giusti ma anche le temperature ideali per ogni tipo di tessuto normalmente più alte per quanto riguarda i tessuti bianchi o troppo sporchi e più basse per il lavaggio dei tessuti scuri o colorati. Oltre al detersivo per il bucato (classico, a basso impatto ambientale o ecobio) esistono anche gli additivi sbiancanti e smacchianti spesso a base di ossigeno attivo e uno molto conosciuto è il percarbonato di sodio che così come il vecchio perborato di sodio trattasi di un agente ossidante che reagisce con acqua calda liberando "acqua ossigenata" che interagisce con le macchie e sbianca i tessuti. 



Percarbonato, TAED informazioni e processo di sbiancamento.


Il percarbonato di sodio libera ossigeno attivo solo quando a contatto con acqua molto calda cioè intorno ai 50 o 60 gradi e per questo motivo quasi tutti gli additivi e detersivi in polvere contengono una sostanza chiamata TAED che serve fondamentalmente per diminuire la temperatura dell'acqua necessaria per il candeggio e disinfezione. Una volta a contatto con percarbonato e acqua il TAED libera i sottoprodotto DAED e il vero sbiancante ovvero acido paracetico altamente ossidante, disinfettante e in grado di liberare ossigeno attivo anche a temperatura ambiente che alla fine si dissolve in acqua scindendosi in perossido di idrogeno (acqua ossigenata) ed acido acetico (presente anche nel comune aceto). L'acido acetico completa il processo di lavaggio diminuendo il pH e facilitando la disgregazione delle macchie. 

Tanto TAED quanto DAED hanno una bassa ecotossicità acquatica, bassa tossicità e non  sono praticamente irritanti per cute e occhi, l'acido peracetico invece è molto irritante per occhi e cute ma ormai sappiamo che bisogna indossare i guanti prima di manipolare i detersivi e procedere con le pulizie (pensiamo al bucato a mano). Come già trattato in altri post, un modo molto affidabile per avere informazioni precise sulle sostanze chimiche è la lettura delle schede tecniche di sicurezza visto che sono sono la "carta d'identità" di ogni reagente e c'è a descrizione di tutti i test effettuati, caratteristiche e informazioni ambientali, basta scrivere nel motore di ricerca: scheda dati di sicurezza e nome della sostanza. A volte, come nel caso del TAED è facile che la ricerca sia collegata alla scheda di un prodotto industriale e quindi bisognerà trovarla nella tabella. Quasi sempre ci sono i risultati dei test fatti sugli animali ma sappiamo che anche le sostanze più ecologiche un giorno sono state testate su qualche animale e questi test vengono sempre citati. 

Come si produce il TAED? Un processo industriale che consiste nella reazione tra Etilendiammina e Anidride acetica con sottoprodotto acido acetico che viene riciclato come anidride acetica

ma nonostante tutte queste sostanze e innovazioni industriali la realtà di tutti i giorni è ostica! Il lavaggio in lavatrice che anche se e quando fatto bene ha sempre i suoi limiti come normalmente sono il tempo di contatto tra tessuti e detersivo e la temperatura ottimale perché anche se alcune sostanze chimiche hanno facilitato l'utilizzo di temperature più basse i capi possono comunque uscire dalla lavatrice con ancora un po' di alone o non perfettamente bianchi, in verità il TAED funziona meglio contro le macchie idrofile come tè, caffè, vino, ecc. ma meno  contro quelle idrofobiche (grasse e  oleose) o rilasciate da alcune spezie come il curry o la curcuma, inoltre anche gli altri componenti del detersivo come i tensioattivi hanno bisogno di un certa temperatura, tempo di contatto e volume di acqua.  

In ogni modo vale la pena ricordare che un buon lavaggio dipende anche dalla "salute" della lavatrice e quindi dalla pulizia e mantenimento, la mia lavatrice ha ben 13 anni e ha sempre lavato molto bene i capi bianchi, colorati, leggeri, pesanti ecc, comunque è sempre stata mantenuta pulita sia dentro che fuori, dunque pulizia a fondo in ad alta temperatura 60 o superiore, io particolarmente ho sempre utilizzato in tutti questi anni solo aceto bianco ma chi vuole può sempre optare per l'acido citrico o qualche prodotto specifico d preferenza ecobio o a basso impatto ambientale, e filtro sempre pulito. Molta attenzione alla ruggine soprattutto se l'elettrodomestico è tenuto all'esterno o una stanza troppo umida e l'oblò deve rimanere sempre aperto, una sottile patina di sapone di marsiglia aiuta a proteggere  le parti metalliche dall'ossidazione.

Il risparmio energetico


E tutto ciò cosa ha a che fare con il risparmio energetico? Con gli aumenti dell'energia elettrica bisogna adattarsi (ahimè) e non si può negare che molti saranno costretti a lavare i panni in acqua fredda e magari il risultato finale non sarà proprio quello aspettato perciò bisogna trovare una soluzione a questo problema soprattutto per chi deve lavare spesso certi capi che si sporcano più facilmente come gli indumenti da lavoro, capi sportivi, biancheria da tavola,  le copertine degli animali e via dicendo. 

Prima di andare avanti è doveroso sottolineare che questo post non è un invito a tornare nel Medioevo o a fare il/la casaling* disperat* , in realtà l'unica intenzione è quella di aiutare quelle persone che dovranno risparmiare su tutto dando appunto qualche consiglio alternativo aspettando che possano essere utili. 

Trattamento e lavaggio dei capi bianchi.


Partiamo dai capi bianchi o di colore chiaro perché sono quelli che si macchiano più facilmente e sono soggetti all'ingiallimento:

Uno dei "detersivi" più efficaci per eliminare le macchie e sbiancare i tessuti è il "tempo", più i capi rimangono a contatto con il detersivo (classico, basso impatto, ecobio o semplicemente sapone), e più facilmente le macchie si cancelleranno. Quindi il primo consiglio è  "aumentare il tempo di contatto".

Se i panni da lavare sono pochi  si può semplicemente inumidirli, strofinarli con sapone di masiglia o altro sapone vegetale e lasciare agire per un po'. Il sapone ha un'smacchiante ed è anche una certa capacità sbiancante soprattutto quando spalmato sul tessuto umido. 

Questi sono dei canovacci insaponati, domani verranno risciacquati e messi ad asciugare. 

L'unico problema è che questa è una soluzione diventa difficile da utilizzare quando i panni sono tanti quindi una soluzione sarebbe ammollare tutto in acqua insaponata (sciogliere un bel po' di sapone in acqua) oppure una certa quantità di detersivo per i bucato più altri prodotti come bicarbonato di sodio e percarbonato di sodio (con TED), oppure acqua ossigenata 20 volumi o candeggina gentile ma attenzione: l'ossigeno attivo è volatile quindi bisogna chiudere il secchio o la bacinella con una plastica o un tappo per trattenerlo il più possibile. Ammollare da 12 a 24 ore se possibile esposto al sole per riscaldare l'acqua. Posso ammollare solo con sapone (detersivo) e bicarbonato? Sì perché sicuramente eliminerà molte macchie aiutando comunque a sbiancare il tessuto. la soda da bucato o soda solvay (non è la soda caustica), seppur meno solubile è un ottimo sgrassante per quei capi più resistenti (non seta, lana, acrilico o tessuti sintetici leggeri). 

Passato il tempo necessario si risciacqua tutto quanto in lavatrice aggiungendo se necessario una minima quantità di detersivo per il bucato (fai da te o industriale) e poco aceto di mele, vino o alcol oppure una soluzione di acido citrico al posto dell'ammorbidente (illumina, scioglie le ultime macchie, ammorbidisce). Alcune lavatrice hanno l'opzione "ammollo", se la vostra è dotata sarebbe i caso di iniziare ad utilizzarla.

Esistono sostanze/soluzioni che possono sostituire l'ossigeno attivo? Sì anche se non è detto che siano efficaci come  candeggianti ma possono garantire buoni risultati, inoltre  vale la pena ricordare che una buona parte dei detersivi classici, cioè non ecobio, contengono sbiancanti ottici quindi tutto quello bianco che vediamo molte volte non è merito solo dell'ossigeno attivo ma ovviamente ognuno deve essere libero di scegliere il detersivo che possa rientrare nel spese però vale la pena ricordare che gli ecobio sono più concentrati e carichi di (vere) sostanze lavanti : 

a) sapone + sole un metodo antichissimo ed è stato molto utilizzato quando non esistevano ancora i candeggianti (o non erano ancora disponibili per tutti), in pratica la biancheria ben insaponata va appesa in un luogo a contatto con tanto sole diretto per tutta la giornata e poi si risciacqua.

b) Limone + sale fino o grosso: si utilizza succo di limone o si prepara un decotto delle bucce di limone e in entrambi i casi si aggiunge un bel po' di sale. Quindi acqua, limone e sale più ammollo (migliori risultati se la bacinella o secchio svengono posizionati sotto la luce solare diretta)  per 24 ore e quindi lavaggio in lavatrice. 

c) Sapone (o detersivo ecobio / a basso impatto ambientale) + zucchero bianco: un blando sbiancante e anche un buon smacchiante. Ammollo in acqua insaponata e zucchero. Se i tessuti da lavare sono pochi (come i canovacci della foto) potete strofinarli direttamente con sapone e zucchero.

d) Sapone (o detersivo ecobio / a basso impatto ambientale) + sale di epsom (solfato di magnesio): ammollo in acqua saponata + solfatto di magnesio. Se i tessuti da lavare sono pochi (come i canovacci della foto) potete strofinarli direttamente con sapone e solfatt di magnesio. 

Lavaggio e trattamento dei capi scuri e colorati.


Tessuti scuri e colorati: normalmente sono più semplice da lavare ma se i capi da lavare sono troppo sporchi o grassi si può optare per l'ammollo in acqua e sapone o acqua e detersivo delicato per 24 ore. I capi molto sporchi possono essere ammollati in acqua, aceto bianco o una piccola quantità di detersivo per piatti a mano, strano? In realtà il detersivo per piatti sgrassa bene i tessuti (non usare su tessuti delicati) e l'aceto oltre ad aumentare l'efficacia del detersivo aiuta a conservare il colore, comunque il pH l'aceto non è compatibile con il detersivo per il bucato e nemmeno con il sapone.

Quindi recapitoliamo:


Quando c'è la necessità di lavare a freddo anche i capi più sporchi, macchiati ecc. bisogna aumentare i tempo di contatto tra tessuto e detersivo. Prodotti classici e ingredienti casalinghi come sapone di marsiglia, bicarbonato, soda da bucato, aceto, sale, limone, zucchero ecc. possono essere di grande aiuto.

La disinfezione: acqua ossigenata e altri additivi all'ossigeno attivo sono disinfettanti, aceto e sapone hanno proprietà antisettiche e alcuni oli essenziali come melaleuca, timo e canfora (naturale) sono antisettici. 

Gli  odori: aceto bianco è ideale per cancellare gli odori fastidiosi e persistenti come l'odore di sudore ad esempio, spruzzare sulla zona interessata e lasciare il capo nel cesto della biancheria sporca.

Sulla nostra pagina "stampabili" potete trovare una tabella di macchie da scaricare.

Osservazione: nei negozi bio e si internet è possibile trovare la candeggina delicata bio con profumo e tensioattivi di origine vegetale.

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