Erbario e colorazione naturale dei tessuti: erba cedrina, basilico cannella, chiodi di garofano e ibisco.
Negli ultimi decenni c'è stato un rinnovato interesse per la tintura naturale dei tessuti perché nonostante tutta la tecnologia esiste una tendenza al ritorno a tutto ciò che è naturale e ci riporta a dei ritmi più compatibili con il benessere e la salute, tra l'altro oltre alla sostenibilità si sta riscoprendo anche la bellezza artistica di queste tecniche tintorie naturali rivisitando, recuperando e rielaborando certe ricette del passato.
Un po' di storia:
La tintura di tessuti con coloranti naturali è stata utilizzata fin dall'antichità tanto che i primi esempi di tintura naturale risalgono al 2600 a.C. in Egitto, dove venivano utilizzati estratti di piante e minerali per tingere tessuti in vari colori. Anche in altre parti del mondo come in India e Cina le tecniche di tintura naturale dei tessuti provengono da periodi molto lontani, in India ad esempio, il processo di tintura con indaco, un colorante naturale ottenuto dalle foglie della pianta Indigofera tinctoria L., è stato utilizzato per centinaia di anni.
Il progetto:
Il progetto consiste nella preparazione di un piccolo manuale dedicato alla colorazione naturale dei tessuti in fibre naturali come ad esempio il cotone, utilizzando diversi tipi di erbe, spezie e decotti oltre alle miscele di ingredienti. Come già spiegato nel post anteriore dedicato all'argomento lo scopo non è utilizzare e descrivere le tecniche di colorazione alla lettera, ma soltanto costruire una semplice galleria e breve passo passo per valutare il risultato finale.
Il materiale utilizzati sono:
- tessuti in cotone rustico (abbiamo utilizzato dei pezzi in uncinetto).
- erbe aromatiche: erba cedrina e basilico cannella.
- spezie: chiodo di garofano
- tisana: ibisco
- sale grosso
- allume di potassio
- acqua
- latte di soia
Alcune curiosità su due ingredienti prima del passo passo:
L'ibisco o karkadè (Hibiscus sabdariffa L.), è una pianta della famiglia delle Malvacee e viene utilizzata per molteplici scopi tra cui quello tintorio. I fiori dell'ibisco sono ricchi di antociani che sono pigmenti naturali presenti in grandi quantità nei fiori dell'ibisco rosso e viola.
Una tecnica molto antica per ottenere la tintura dall'ibisco è la seguente: essiccare e quindi macinare i petali di fiori in polvere fine che può essere utilizzata direttamente come tintura per tessuti naturali come il cotone e la seta utilizzando anche acqua bollente e aceto. In alternativa è possibile estrarre gli antociani dai fiori essiccati utilizzando l'alcool secondo i seguente metodo: Mettere i petali di ibisco in un barattolo di vetro e coprirli con alcol etilico al 95-98% assicurandosi che i petali siano completamente immersi nell'alcol. Chiudere il barattolo con un coperchio ermetico e agitare delicatamente per mescolare il contenuto, posizionare il barattolo in un luogo fresco e asciutto e al riparo dalla luce diretta per 1-2 settimane, agitare il barattolo ogni giorno per favorire l'estrazione del colore.
Filtrare la soluzione dopo 1 o 3 settimane usando un colino fine o una garza premendo i petali per estrarre tutto il colore possibile. Conservare la soluzione di colore in un barattolo di vetro scuro.
Per utilizzare la soluzione bisogna aggiungere acqua calda, sale grosso e allume, e immergere il tessuto da tingere per il tempo necessario a seconda dell'intensità del colore desiderato, una volta completata la tintura sciacquare il tessuto in acqua fredda e appendere ad asciugare.
I chiodi di garofano hanno un potere tintorio meno intenso rispetto all'ibisco però possono aggiungere tonalità che vanno dal giallo al marrone a seconda del tessuto utilizzato e della concentrazione della tintura. Rende i colori più resistenti alla luce e ai lavaggi e funge anche da antibatterico e aromatizzante.
Passo passo:
I tessuti sono stati lavati con acqua e sapone di marsiglia e quindi ammollati in latte di soia per 1 ora dopodiché sono stati messo a contatto con i decotti caldi in cui sono stati aggiunti allume di rocca e sale grosso. Come descritto nel post anteriore lo scopo è soltanto quello di prendere nota del colore rilasciato sul tessuto.
I tessuti sono stati lacciati in ammollo per 24 ore in pentola chiusa portando le miscele in quasi ebollizione per altre due volte.
Le foto:
Pezzo privo di colorazione, trattasi di un filo rustico 100% cotone e che assorbe molto colore.
Colorazione con decotto di Erba Cedrina: oltre al profumo intenso e piacevole si può apprezzare un interessante colore sabbia chiaro abbastanza vivace accompagnato da una leggerissima tonalità verdastra quasi impercettibile quindi verso il freddo.
Questi sono dei bottoncini fatti in uncinetto con filo di cotone, in alto vediamo un pezzo colorato con basilico cannella e il colore risultante è un giallo delicato e un po' freddo, i pezzi di sotto sono stati colorati con un decotto all'ibisco (bustine) senza aggiunta di aceto (normalmente si usa assieme alla tintura al karkadè).
Dalla sinistra 👉 verso destra: il primo è stato colorato con solo ibisco senza aceto che ha restituito un colore rosa antico con punte di verde, il secondo (in mezzo) è stato immerso in una soluzione fatta con ibisco + chiodi di garofano hanno prodotto colori meno un po' più pallidi, sia il rosa che il verde, mentre il terzo colorato con ibisco + basilico cannella è tra il violaceo e il verde scuro.
Conclusioni:
Le erbe e miscele varie restituiscono colori che vanno dalla sabbia al verde scuro e per ottenere un colore più pieno è necessario utilizzare una buona concentrazione di queste ingredienti e soprattutto de basilico cannella e dei chiodi di garofano, soprattutto se il cotone (o altre fibre naturali) impiegato è ben rustico. Purtroppo il colore cambia da schermo a schermo e possono non combaciare al meglio con la descrizione ahimè ma alla fine il risultato finale è fondamentalmente questo:
- tra rosa e rosa antico per ibisco.
- colore sabbia per erba cedrina verso una tonalità fredda.
- colore sabbia più scuro per una miscela di erba cedrina e chiodi di garofano.
- verso il verde per basilico cannella e combinazioni e anche leggermente violaceo per le combinazioni con l'ibisco.
- I chiodi di garofano tendono a raffreddare o i colori.
Un altro aspetto di questo progetto è la scrittura a mano e ricordiamo perché è importante conservare questo modo di scrivere:
- Aiuta a sviluppare la memoria: quando scriviamo a mano, il nostro cervello è costretto a lavorare di più rispetto al digitare al computer o al cellulare e questo impegno extra aiuta a sviluppare la memoria.
- Favorisce la creatività: la scrittura a mano può essere una forma di espressione creativa e può aiutare a sviluppare l'immaginazione e la creatività.
- Riduce lo stress: scrivere a mano può essere una forma di meditazione attiva che aiuta a ridurre lo stress e l'ansia oltre a liberare la mente dalle preoccupazioni e dagli impegni quotidiani.
- Migliora la capacità di apprendimento: scrivere a mano può aiutare a migliorare la capacità di apprendimento e di comprensione.
- Promuove la motricità fine: la scrittura a mano richiede una coordinazione tra la vista, la mano e il cervello quindi la capacità di coordinare i movimenti delle mani e delle dita.