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Oltre il Feng Shui: liberarsi dei vecchi oggetti per valorizzare noi stessi

 Quante volte ci ritroviamo a conservare oggetti che non usiamo, che sono rotti o che non hanno alcuna utilità? Bottiglie di plastica vuote “perché potrebbero servire”, flaconi di detersivo quasi finiti, vecchie scatole, vestiti logori, cavi elettrici di dispositivi che non possediamo più. Tutti questi oggetti occupano spazio non solo fisico, ma anche mentale ed energetico. Tra l'altro, secondo alcune filosofie, accumulare inutilmente può bloccare il flusso dell'energia della casa, influenzando anche il nostro benessere emotivo.


Consigli su come e perché lasciar andare il superfluo.


1. Perché accumuliamo oggetti inutili?

Molte persone conservano oggetti senza valore perché pensano che potrebbero essere utili un giorno, ma spesso quel giorno non arriva mai. Alcuni esempi tipici:

Bottiglie e taniche di plastica vuote → "Potrebbero servire per qualcosa", a volte è vero e molte persone le usano per realizzare pezzi di artigianato, utilizzare nell'orto, tenere per sicurezza in zone dove spesso l'acqua vene a mancare e via dicendo, ma in tanti alti casi si accumulano e occupano solo tanto spazio.

Vecchie lenzuola e vestiti rovinati → "Li userò per fare stracci o altri oggetti", ma poi non lo facciamo mai.

Elettrodomestici rotti o cavi inutilizzati → "Forse un giorno mi servirà", ma nel frattempo ingombrano cassetti, armadi e stanze.

In realtà, questi oggetti non solo creano disordine visivo, ma occupano un bel po' di spazio mentale, rendendo difficile rilassarsi e sentirsi a proprio agio nella propria casa.


Il peso psicologico del disordine.

Conservare cose inutili può generare ansia e stress senza che ce ne rendiamo conto. Uno spazio caotico e sovraccarico può trasmettere un senso di oppressione e agitazione.

Ogni oggetto che non usiamo è un promemoria silenzioso di qualcosa di incompleto: un lavoro non finito, un progetto abbandonato, qualcosa di inconcluso, procrastinazione ecc.

La difficoltà nel prendere decisioni su cosa tenere e cosa buttare può riflettersi anche in altri aspetti della nostra vita, creando un senso di immobilità, liberarsi del superfluo significa anche lasciare andare ciò che non serve più emotivamente, alleggerendo la mente e favorendo una maggiore chiarezza mentale.


Il lato energetico: blocchi e flussi

Secondo il Feng Shui, ogni oggetto ha un'energia e, se inutilizzato o rotto, può contribuire a bloccare il flusso energetico della casa. Alcuni esempi:

Oggetti rotti o danneggiati → Si dice che attirino stagnazione e difficoltà nella vita quotidiana.

Armadi pieni di vestiti mai usati → Possono rappresentare il timore del cambiamento.

Cianfrusaglie sparse ovunque → Creano confusione e possono abbassare il livello energetico dell'ambiente.

Oggetti riciclati male  → una bottiglia di plastica può diventare un bel porta sapone o un vaso per le piante, le vecchie magliette possono diventare tappetino, cuscini ecc., ma se è soltanto un pezzo di plastica tagliato a caso e utilizzato come oggetto improvvisato questo sì può attrarre un'energia pesante che ci collega alla scarsità. 

Per rinnovare l'energia della casa, è importante eliminare ciò che è inutilizzabile e fare spazio a nuove possibilità.


Riservare il bello soltanto agli altri.

Dietro la mentalità dell’accumulo c’è spesso una visione di sé stessi come persone che non meritano nulla di bello o speciale. Molti tendono a conservare oggetti vecchi, rotti o di bassa qualità come "oggetti da battaglia", mentre riservano quelli più belli solo per gli altri.

Le esempio delle cucine doppie:

Oggi è più raro vederle visto le dimensioni delle case, ma in alcune abitazioni esiste una "cucina bella" mai usata, con mobili nuovi e stoviglie intatte, mentre la famiglia cucina e mangia in una seconda cucina vecchia e scomoda per paura di rovinare quella bella.

Lo stesso accade con le tovaglie buone che rimangono nei cassetti, i bicchieri di cristallo mai usati, gli asciugamani nuovi che restano nell’armadio mentre si usano quelli logori.

Questo atteggiamento comunica, anche inconsciamente, l’idea che le cose belle non sono per noi, che dobbiamo "accontentarci". Ma perché non iniziare a trattarci con più amore e rispetto? Usare ogni giorno gli oggetti più belli che possediamo è un modo per ricordarci che meritiamo il meglio, se non sono proprio oggetti da utilizzare ogni giorno perché troppo delicato è un bene metterli a tavola ogni tanto o almeno pulirli una volta al mese, igienizzare anche il mobile dove vengono conservati per attirare un'energia di rinnovamento. Stesso discorso per i vestiti perché in realtà non bisogna essere così radicali e liberarsi per forza di tutto, esistono alcuni capi che vengono utilizzati con meno frequenza ma vengono comunque indossati qualche volta, quindi bisogna solo spostare, togliere dal sottovuoto per prendere aria, lavare se necessario, quindi pulire armadi, cassetti ecc. 


Gli oli essenziali per il "lasciare andare"

Alcuni oli essenziali possono aiutare a superare la resistenza emotiva nel liberarsi del superfluo, creando un’atmosfera di rinnovamento:


Limone e arancio dolce  → Stimolano il buon umore e favoriscono il distacco dalle cose inutili.

Incenso  → Perfetto per chi fa fatica a separarsi dagli oggetti per ragioni emotive.

Lavanda  → Aiuta a ridurre l’ansia e a prendere decisioni con più serenità.

Eucalipto  → Dona un senso di freschezza e libertà, facilitando moltissimo il rinnovamento.

Diffondere questi oli nell’ambiente mentre si fa pulizia può rendere l’esperienza più leggera e motivante.


Sostituire il vecchio con il bello può essere sostenibile.

Liberarsi del superfluo non significa privarsi, ma scegliere con cura ciò che ci circonda. Invece di riempire la casa di oggetti di bassa qualità, possiamo:

  • Acquistare da artigiani locali o negozi eco-solidali, sostenendo il lavoro etico e creativo.
  • Optare per materiali naturali e durevoli, come legno, vetro, tessuti in fibra vegetale.
  • Creare oggetti con le proprie mani, dando un significato più profondo agli spazi che abitiamo.

Sostituire qualcosa di logoro con un oggetto di qualità (magari fatto a mano) può dare un senso di rinnovamento e gratitudine, migliorando il nostro rapporto con gli spazi domestici.

Rinnovare gli ambienti non è solo una questione di ordine, ma un vero e proprio atto di amore verso sé stessi e la propria casa. Liberarsi dal superfluo crea spazio per nuove opportunità, migliora l’energia degli ambienti e aiuta a vivere con maggiore consapevolezza e leggerezza.


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