Il minimalismo non è vuol dire semplicemente pareti bianche o linee essenziali poiché in un senso più ampio significa imparare a vivere con poche cose essendo comunque felici e soddisfatti.
Spostare l'attenzione dagli oggetti o dalla loro carica simbolica verso noi stessi aiuta a ridimensionare sia la loro importanza nelle nostre vite, e soprattutto il grado di misura degli altri verso di noi che spesso è collegato a quello che possediamo, condizione essa che ci porta alla competizione e dunque agli acquisti inutili.
La mentalità minimalista non vuol dire non acquistare niente ma semplicemente ci spinge a dare un reale valore a quello che comperiamo, come ad esempio un oggetto che ricorda un viaggio speciale, o che sopravvivere a tutte le mode, oppure un oggetto vintage con tanto di storia, e soprattutto un oggetti che saranno effettivamente utilizzati.
Ora che stiamo affrontando la pandemia di Covid-19, e non importa se ci si crede alle teorie scientifiche o fantascientifiche, comunque una cosa comune a tutti è che molti di noi abbiamo acquistato il minimo indispensabile, e ci siamo dedicati ad attività spesso accantonate come cucinare, cucire, fare artigianato, fare dei lavoretti a casa ecc e abbiamo scoperto che vivere con meno si può (con meno non vuol dire con nulla).
Dunque cercando di mantenere lo spirito del minimalismo possiamo incorporare alcuni importanti concetti alla nostra vita:
1. Concentrarsi sul perché:
È fondamentale chiedersi il perché di ogni cosa per poter dare una giusta importanza ad ogni cosa. Domande come il perché compriamo, perché facciamo, perché è importante, insomma l'idea centrale è quella di farsi delle domande prima di acquistare qualcosa e in molti casi si rinuncerà all'acquisto di impulso dando precedenza agli acquisti effettivamente necessari.
2. Chissà se... magari un giorno...
La classica voce del bambino che cerca di venire fuori, lo stesso che desidera un oggetto o una situazione ma non è in grado di dare una spiegazione razionale del perché e preferisce proiettare in avanti la necessità di un acquisto cioè non si sa mai se un giorno sarà utile. Bisogna educare il bambino interiore ad accettare che nel mondo reale bisogna essere razionali prima di fare un acquisto.
3. La regola del 20/20.
Questa regola è stata inventata da Joshua Fields e Ryan Nicodemus e ci dice che se ci vogliono meno di 20 minuti e di 20 dollari per acquistare una cosa allora molto probabilmente non ci serve e quindi bisogna riflettere prima di acquistare. In questo caso pensiamo più che altro agli oggetti e non al cibo ad esempio.
4. Una cosa alla volta:
È un principio di produttività più che altro, e praticamente ci dice che più siamo impegnati a fare qualcosa, cioè un lavoro, un hobby ecc, meno pensiamo al superfluo, però dall'altra parte anche gli eccessi possono essere dannosi, pensiamo a quelle persone che non smettono mai di lavorare o non si distraggono mai e alla fine hanno come valvola di sfogo lo shopping on line . Quindi l'idea è impegnarsi in un'attività per evitare di pensare agli acquisti non necessari, però con dei limiti.
5. Prendersela con calma:
Qualità e non quantità, abbiamo parlato più volte del fast fashion, cioè quelle linee di abbigliamento a bassissimo costo e che durano poco, e spesso accusati di stimolare sia l'inquinamento che l'esplorazione del lavoro nelle nazioni più povere, il fast fashion costituisce un buon esempio di oggettistica dannosa poiché concentrata soltanto sul consumo e basta al contrario dell'artigianalità di una sartoria fatta per resistere al tempo che passa.
6. Guardare a sé stessi.
Ci sarà sempre qualcuno che possiederà una macchina più bella, il telefonino più gettonato, che potrà andare in vacanza in posti da sogni, insomma queste persone esistono da sempre e vino le loro vita e sono felici, mentre altre nonostante tutto il lusso comunque non sono completamente soddisfatte. Invece ci sono persone che vivono con poco seppur in modo dignitoso, e che hanno trovato la pace dei sensi quindi è inutile usare la vita degli altri come metro di misura per la nostra. La cosa più sensata da fare sarebbe immaginarci immersi in una realtà più semplice e chiederci se possiamo affrontare questa situazione con tranquillità e soprattutto se siamo capace di vivere senza provare sconforto quando osserviamo la vita dei nostri conoscenti, o peggio ancora di quelle persone che nemmeno conosciamo e che non sanno nemmeno della nostra esistenza.
7. Minimalismo non è sinonimo di nulla.
Non bisogna liberarsi di tutto ma tenere solo quello che effettivamente usiamo o quello che ci riporta ad una storia vissuta, e ciò di solito rappresenta il 20% di quello che abbiamo. Per non parlare soltanto di oggetti pensiamo anche alle applicazioni che abbiamo scaricato sul telefonino e che non usiamo quasi mai.
8. Valutare gli spazi.
Se le stanze sono piene, ci sono pochi spazi sia per terra che sulle pareti e gli armadi sono colmi, allora vuol dire che dobbiamo fare spazio anche per fare circolare le buone energie. Una casa con pochi spazi disponibili e soprattutto disordinata ha un grande deficit di energia, ovviamo parliamo di energia nel senso più intimista collegato alla pulizia "visiva" degli spazi che posta ad una migliore concentrazione e senso di pace perché la verità è che il disordine stanca. Prima di acquistare tanti oggetti fatte una valutazione degli spazi: casa, stanze, armadi, giardino ecc. Una previa valutazione ci permette di non eccedere con gli acquisti.
9. Una alla volta.
Quando una persona decide di abbracciare il modo di vivere minimalista spesso inizia svuotando la casa senza attenersi ad un piano logico e quindi facilmente perde l'entusiasmo. Dunque il modo migliore per organizzarsi è quello di decidere quale stanza verrà pulita e svuotate in una giornata/settimana ecc, e solo dopo si procede con le altre, dunque come vedete bisogna seguire una logica.
10: Essere grato per quello che si ha.
Nella società dell'apparire le cose sono praticamente monouso e sono facilmente sostituibili da altre in brevissimo tempo. Se impariamo a ringraziare (e non è un discorso religioso, potete ringraziare anche voi stessi), automaticamente diamo valore e senso all'acquisto e abbandoniamo l'idea della moda passeggera e stagionale.
Ovviamente ci sono tanti altri concetti utili per portare avanti la filosofia minimalista in modo concreto, e come già detto prima non vuol dire stile minimalista che spesso porta anche un costo, ma semplicemente vivere con meno.