21 piante tossiche e alcuni indizi per riconoscere le piante pericolose per noi e per gli animali domestici.
Le piante non sono solo semplici oggetti d'arredo ma piuttosto esseri viventi che interagiscono con l'ambiente dove vivono e conservano molte delle loro caratteristiche acquisite per la sopravvivenza nei loro biomi di origine. Queste difese possono essere di diversi tipi: strutture in grado di pungere, di liberare sostanze irritanti, oppure possono contenere sostanze tossiche in grado di avvelenare o provocare serissimi problemi a noi che ai nostri animali. Diciamo che difficilmente una persona si metterà a mangiare le piante d'arredo o le piante sconosciute però gli animali e i bambini devono essere tutelati.
Se volete costruire una vostra "Urban Jungle" o un angolino tropicale e avete animali a casa, e soprattutto i gatti poiché possono arrivare un po' ovunque, cercate di pianificare sia la tipologia di pianta che i luoghi da sistemare se avete delle piante tossiche, possono essere stanze chiuse, ambienti esterni in cui gli animali non abbiano accesso o molto in alto (però attenzione ai gatti). >Le piante più tossiche:
2) Anthurium Schott o Anturio: una pianta molto bella ma può provocare vomito, diarrea, irritazione e difficoltà di deglutizione.
3) Sansevieria trifasciata o lingua di suocera: è una di quelle piante in grado di purificare l'aria da moltissime sostanze chimiche presenti nell'aria, ed è utilissima per combattere l'inquinamento indoor, però sfortunatamente è tossica per gli animali e quindi bisogna spostarla in un luogo a loro inaccessibile.
4) Viola odorata (viola): radici e semi possono essere pericolosi soprattutto per i gatti provocando vomito e problemi gastrici.
5) Cyclamen persicum (ciclamino persico): contiene una sostanza molto tossica chiamata Ciclamina che può provocare serie reazione allo stomaco, gastrite e vomito intensi. In dosi massicce può essere letale. La radice è la parte della pianta più ricca di questo glucoside.
6) Lilium L. o Giglio: nonostante il suo odore rilassante e la sua bellezza sfortunatamente tutte le sue parti sono tossiche e può provocare irritazione, salivazione eccessiva, difficoltà di deglutizione, problemi respiratori, convulsioni e difficoltà motoria
7) Euphorbia pulcherrima o stella di natale: nel post precedente abbiamo parlato delle Euforbie e della sostanza tossica presente in questo genere di pianta. La stella di natale non fa eccezione ed è molto tossica soprattutto per i gatti. Il contatto con le foglie provoca irritazione e dermatite, se ingerita (tutte le parti della pianta) provoca diarrea, gastrite, irritazione e vomito.
8) Rhododendron simsii o Azalea: nonostante sia utile per purificare l'aria dalla formaldeide, purtroppo può provocare irritazione alla gola, convulsione, perdita di coordinazione, rallentamento del battito cardiaco e anche la morte.
9) Dracaena (tutti le specie): un'altra pianta che purifica l'aria da tantissime sostanze nocive ma contiene saponine che possono provocare danni all'apparato digerente degli animali oltre all'apatia. I gatti possono essere particolarmente attratti dalla Dracaena marginata purtroppo.
10) Dieffenbachia (tutte le specie): una delle piante molto apprezzate per chi apprezza la decorazione botanica da interno però trattasi di una pianta molto tossica e può provocare seri problemi agli occhi, dermatite, bruciature alla pelle, dolore, gonfiore alla lingua, salivazione intensa, problemi alla deglutizione, vomito, diarrea, nausea, edema della glottide, ostruzione della laringe e difficoltà respiratoria seria.
11) Tulipano e narciso: bellissimi ma non sono innocui, possono provocare vomito, diarrea, debolezza, e nei casi più gravi coma o il collasso
12) Philodendron o filodendro: un'altra pianta molto amata dagli ammiratori della decorazione Urban Jungle ed è un'altro genere di piante che purifica l'aria, però è molto tossica. Se ingerita provoca irritazione, salivazione eccessiva e difficoltà respiratoria.
13) Hydrangea o Ortensia: se ingerita provoca vomito, diarrea e gastrite.
14) Asparagus setaceus o Asparigina: una pianta simile simile alle felci ma molto leggera ed elegante, può provocare anemia e altri problemi al sangue.
15) Amaryllis L: vomito, depressione, diarrea, dolori addominali, salivazione, anoressia e tremori.
16) Chrysanthemum L. o Crisantemo: Tutte le parti della pianta contengono piretrina, un insetticida molto utilizzato in agricoltura biologica, e in caso di ingestione possono produrre disordini gastrointestinali, come salivazione, vomito e diarrea e casi più gravi depressione e incoordinazione.
17) Hedera helix o Edera: i suoi triterpenoidi possono causare vomito, dolori addominali, ipersalivazione e diarrea.
18) Epipremnum aureum o pothos: un altra pianta utilizzata come filtro naturale per l'aria, però la pianta se masticata o ingerita, causa irritazioni e gonfiore dei tessuti orali e di altre parti del tratto gastrointestinale.
19) Schefflera: molto apprezzata come pianta da interno ed è una delle "Urban Jungle" però provoca irritazione orale, salivazione eccessiva, vomito, difficoltà di deglutizione, gravi bruciore e irritazione di bocca, labbra e lingua dopo l’ingestione.
20) Alocasia: di una bellezza stupenda e quindi molto apprezzata nell'Urban Jungle ma sfortunatamente è bella ma pericolosa poiché l'ingestione delle foglie e steli provocano diarrea, nausea, vomito, bruciore e gonfiore e alla bocca, gola e occhi.
21) Calladium o Caladio: pianta velenosa in ogni sua parte. Se ingerito in quantità elevate, può anche causare problemi gravi come il coma o la morte
Ovviamente ci sono molte altre piante che possono essere tossiche per i nostri animali e anche per i bambini poiché nella loro innocenza possono decidere di "assaggiare" queste piante e quindi è meglio non rischiare e posizionare in luoghi in cui sia impossibile il loro accesso.
Esiste un modo un po' generico per riconoscere le piante tossiche e per avere almeno una certa "intuizione"? In realtà ci sono alcuni indizi che possono aiutarci ad avere una certa idea sui potenziali tossici di una determinata pianta, ad esempio quelle tipiche degli ambienti tropicali spesso sono tossiche perché hanno dovuto adattarsi a degli ambienti ricchi di biodiversità e molti di essi sono erbivori, dunque l'evoluzione ha creato delle "armi di difesa personale" e tra queste anche e sostanze tossiche o irritati. Un altro indizio: I colori vivi e sgargianti, soprattutto se e specie sono tipiche delle zone tropicali possono indicare la presenza di sostanze tossiche, e sapiamo che in natura il colore può essere un segnale di stop al predatore.
Anche una certa conoscenza della classificazione botanica può aiutare moltissimo e se siete appassionati del mondo verde sarebbe meglio imparare qualcosina o almeno acquistare dei libri da consultare, nell'ultimo post dedicato alle succulente abbiamo visto che le Euforbie (Euphorbiacea) contengono della linfa tossica, e quindi se sulla descrizione della pianta leggete "Euforbia" o "Euphorbia" allora con molta probabilità può provocare problemi.
Le Araceae facilmente contengono alcaloidi e altre sostanze tossiche, e quindi le piante appartenenti a questa famiglia (tra l'altro molto apprezzate nella decorazione da interno) come la Dieffenbachia, l'Anturio, il Potho, filodendrum, caladio, alocasia ecc sono pericolose per gli animali e bambini. Anche le Araliaceae contengono specie tossiche quindi l'edera e la schefflera.
Abbiamo parlato di tulipano e narciso e pochi sono a conoscenza cdella lor grande tossicità. Loro appartengono alle famiglie delle Liliaceae e delle Amaryllidaceae che hanno un potenziale teratogeno, nefrotossico e irritante del tratto gastroenterico. Tra l'altro appartengono all'ordine delle Liliales (da tenere in considerazione quest'ordine) con piante che possono provocare seri danni agli animali. Anche la Amaryllis o amarillide è una Amaryllidaceae tossica e il giglio è una Liliaceae. Anche il genere Dracaena è una Liliales e quindi la Dracaena marginata molto comune in molte case è problematica per gli animali. Quindi se leggete Liliales, Liliaceae e Amaryllidaceae fatte attenzione!
Non è una regola fissa poiché ci sono ordini e famiglie botaniche che contengono sia piante tossiche che atossiche come ad esempio le Asteraceae dove possiamo trovare il ciclamino tossico per gli animali ma anche la lattuga, la camomilla, il cardo, il tarassaco il radicchio ecc.
Anche i "generi popolari" come nel caso delle cosiddette succulente abbiamo visto che alcune possono essere tossiche come le Euphorbiceae oppure atossiche come molte Cactaceae, in ogni modo la classificazione botanica e alcuni indizi come colore e origine (tropicale, ambienti aridi ecc) possono dare un certo indirizzamento che poi dovrà essere approfondito utilizzando la letteratura specifica.