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Olio di frittura usato: Come eliminare gli odori impregnati in modo pratico ed economico.

 


L'olio di frittura può essere riutilizzato per diversi scopi: olio per lampade, saponificazione, idratazione e nutrizione del legno grezzo ecc., l'unico problema è che quest'operazione può diventare un po' fastidiosa quando l'olio è impregnato di odore. Un modo interessante ed economico per rimediare il problema è quello di utilizzare erbe e piante aromatiche per "aromatizzare" l'olio vecchio.

Innanzitutto bisogna filtrarlo per eliminare i residui di cibo, farina ecc., in alcuni casi bisogna incastrare due colini inserendone appunto uno all'interno dell'altro per avere un risultato migliore.  L'olio andrà versato in un pentolino assieme ad alcuni rametti di erbe e foglie ricche di profumo come ad esempio la menta, santoreggia, alloro, cedrina, pelargonio, timo, foglie di eucalipto, lavanda, ecc., e possono andare bene anche alcune spezie come i chiodi di garofano, cannella, bacche di vaniglia oppure legni profumati e resine. Friggere le erbe nell'olio da riciclare per circa un minuto a fiamma dolce o media, spegnere, lasciare raffreddare e quindi versare l'olio e le erbe (spezie o legno profumato) in un barattolo di vetro o di plastica pulito e asciutto (anche una bottiglia di plastica sempre riciclata).


olio + santoreggia coltivata a casa.

È possibile fare ulteriori aggiunte di olio usato fino a riempire il barattolo, e si possono aggiungere anche altre erbe aromatiche. 


Conservare il barattolo in un posto asciutto per almeno 15 giorni, ovviamente più sarà lungo il tempo in cui l'olio rimarrà a contatto con le erbe e più profumato (o almeno più neutro) diventerà, in ogni modo si può sempre controllarlo "a naso". 

Filtrare l'olio prima di utilizzarlo/riciclarlo. 

Attenzione: non abbiamo parlato di riutilizzarlo in cucina cioè per friggere, ma di dare una nuova vita a questo olio che andremmo ad aromatizzare: lampade a olio, artigianato, fabbricazione di saponi e via dicendo. 

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