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Coltivazione del sedano in vaso: cura e manutenzione anche durante l'inverno.


 

Il sedano (Apium graveolens) appartiene, così come il finocchio, aneto, cumino ecc., alla famiglia delle Apiaceae ed è un ortaggio tipicamente mediterraneo ed è un alimento ricco di flavonoidi, ferro, potassio, fosforo, calcio, sodio e vitamine B e C, ma se parliamo di coltivazione è necessario tenere presente che trattasi di una pianta sensibile sia alle temperature molto alte ma a quelle molto basse, e ha bisogno di molta acqua anche perché il sedano è di per sé un alimento altamente idratante e detox.

Si può coltivare in vaso? Abbiamo già trattato quest'argomento in passato facendo particolare attenzione ai benefici nutrizionali del sedano, ma siccome sono passati alcuni mesi e abbiamo più dati sulla coltivazione in vaso vale la pena riprendere l'argomento e approfondire la questione:

Durata: annuale o biennale.

Sole e Luce: ha bisogno di luce ma non necessariamente di molto sole diretto , anzi,  nei mesi più caldi sarebbe meglio spostarla in una zona in cui la luce solare sia filtrata (ma non assente). Non va lasciata all'ombra altrimenti i parassiti l'attaccheranno senza pietà.  Il posto ideale dove posizionare il vaso è quello dove possa prendere il sole durante le prime ore del giorno (per circa 4 ore) e restare al riparo nelle ore più calde.

Acqua: innaffiature frequenti, i suolo non deve rimanere completamente asciutto.

Temperatura: Ideale tra 10 e 25 gradi ma tollera un intervallo tra 5 e 30 gradi. Sarebbe meglio proteggere la pianta con un telo in tnt (in vendita nei vivai, ferramenta e negozi di bricolage) già verso la fine dell'autunno o quando le temperature scendono sotto i 10 gradi, e durante i mesi più caldi andrebbe portata in un luogo riparato dal sole diretto. 

pH suolo: tra 5.8 a 6.7 quindi leggermente acido, ricordiamo che l'acqua del rubinetto è calcarea e dunque alcalina perciò sarebbe meglio acidificare l'acqua con una punta di aceto o acido citrico, o meglio ancora immagazzinare e utilizzare l'acqua piovana.

Concimazione: richiede azoto e potassio per una buona crescita, quindi compost o concimi biologici in vendita nei vivai, ma anche qualche soluzione naturale.

Esempio di concimazione1 e 2 ma potete trovare altri esempi facendo una ricerca proprio qui nel blog.

Struttura del suolo: anche il sedano, come per quasi tutte le piante, non tollera i ristagni idrici ma come già indicato prima la terra deve restare sempre umida dunque nei mesi più caldi si può procedere con la pacciamatura per mantenere l'umidità del suolo ed evitare la proliferazione di erbacce (il sedano non e ama proprio), ogni tanto bisogna smuovere la terra del vaso per ossigenare la pianta. 

Terriccio: Il terriccio non deve essere proprio compatto, va bene un buon terriccio universale (io uso sempre quello) e che non sia pesante, argilloso o duro, altrimenti i terricci specifici per la coltivazione di ortaggi. 

Semina: vale la pena utilizzare un semenzaio ( che può essere anche una vaschetta riciclata se parliamo di una coltivazione casalinga) visto che il sedano ha una crescita molto lenta, e trapiantare in vaso quando la pianta avrà tra 5 e 6 cm di altezza, in ogni modo se si vuole piantare in terreno sarebbe indicato osservare il seguente percorso: semenzaio - vasetto - terreno. La semina va fatta alla fine dell'inverno tra febbraio e marzo e il trapianto tra maggio e luglio e siccome queste piante hanno bisogno di spazio quindi non è consigliabile metterne tante in un unico vaso che dovrà avere di almeno 20 cm di profondità.

Imbianchimento: è una tecnica utilizzata per rendere i sedano più tenero e croccante e consiste in legare il fusto in modo che la pianta possa restare in una posizione più verticale altrimenti la pianta assumerà un aspetto "a rosetta", e come si fa? Appena il fusto risulta visibile questo va legato ad un terzo dell'altezza della pianta, poi a due terzi e fino alla base delle foglie ad una settimana dal raccolto. Io personalmente non ho legato la mia pianta perché la uso prendendo qualche pezzettino quando serve e non ho notato perdita di croccantezza, ma se l'intenzione è quella di fare un taglio netto (come il sedano del mercato) allora bisogna rispettare questa procedura altrimenti si otterrà un ortaggio fibroso. 

Sedano non legato

telo protettivo e una pianta di cipolla per proteggere 

il sedano rispettivamente dal freddo e dai parassiti.


Fioritura: gradita se si desidera raccogliere i semi però bisogna sapere la pianta diventerà dura e legnosa, in caso contrario bisognerà togliere il fiore sul nascere, in ogni modo stress idrico, caldo, terreno povero e ristagno idrico possono portare la pianta a insistere con le fioriture perché "capisce" che deve provvedere alla sopravvivenza della specie. 

Malattie: bisogna preoccuparsi con la cercospora ovvero un fungo in grado di secare la pianta e anche con i soliti afidi, benché tutti questi parassiti prediligano calore e umidità è possibile debellarli con molte soluzioni bio come ad esempio bicarbonato di potassio, sapone molle o con delle ricette fai da te come il preparato con sapone allo zolfo, macerato di aglio, macerato di foglie di pomodoro, decotto di chiodo di garofano ecc., attenzione al ristagno idrico materia organica marcia. 


Insetticida per altri esempi fatte una ricerca qui nel blog.

Questi consigli sono mirati alla coltivazione in vaso ma possono essere adattati a quella su terreno.


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