Tingere le stoffe con colori naturali è un'arte antica che risale a migliaia di anni fa e in passato venivano utilizzati estratti di piante, minerali e anche alcune sostanze animali per creare coloranti naturali attraverso processi anche molto complessi e impegnativi rispetto all'utilizzo di coloranti artificiali moderni sia in ambito industriale che negli ambienti domestici, però i risultati regalati dalla natura sono talmente particolari, originali e gratificanti da fare tornare nuovamente di moda le tecniche di colorazione non solo dei tessuti ma anche dei muri utilizzando pigmenti naturali al 100%.
Dare colore ai tessuti utilizzando i pigmenti disponibili in natura non è soltanto un'arte ma anche un ottimo modo per dare un tocco di originalità agli ambienti, inoltre i lavori manuali sono una terapia per la mente anche perché per la soddisfazione di aver creato qualcosa di unico.
La proposta di oggi non si limita alla colorazione dei tessuti ma anche alla realizzazione di altri lavori manuali come la creazione di un quaderno scritto rigorosamente a mano con tutti i risultati ottenuti durante e dopo il processo di colorazione, tra l'altro anche la scrittura a mano è un esercizio per il cervello.
Una premessa: questo post non ha intenzione di insegnare a tingere il tessuto anche perché ci sono tanti altri siti e libri molto validi e ricchi di tutorial e spiegazioni sull'argomento, in realtà lo scopo è quello di stimolare e valorizzare un percorso di lavorazione creativa che consiste in tre passaggi importanti:
- raccogliere e/o acquistare piante e spezie (utilizzare le proprie piante se possibile);
- tingere (lavorare con i colori);
- scrivere i dati e impressioni su un quaderno (scrittura).
Per realizzare questo passo passo sono stati realizzati dei pezzi in uncinetto fatti con corda 100% cotone, in alternativa è possibile utilizzare un semplice tessuto bianco 100% cotone o altre fibre naturali come ad esempio il lino.
Erbe raccolte per il progetto:
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Il alto pelargonio e in basso melissa |
Alcune spiegazioni inziali:
Il lavoro di colorazione sarà affrontato come un processo fluido e ludico quindi senza tanto riguardo per pesi e proporzioni anche se alcuni passaggi verranno osservati poiché essenziali per ottenere un risultato gradevole, tra l'altro questo processo aiuta ad aumentare la nostra connessione con l'ambiente visto che tocca diversi aspetti: la sostenibilità, la coltivazione e/o il rapporto con le piante (anche quando bisogna acquistarle), l'importanza dell'acqua, un'alternativa ai prodotti sintetici oltre alla consapevolezza delle proprie capacità creative e di osservazione.
Le erbe scelte e raccolte nel piccolo orto urbano di Vivere Verde (chi segue il blog conosce questo progetto) sono la melissa e il pelargonio conosciuto anche come geranio odoroso, tra l'altro durante il processo di lavorazione si è sentito un intenso e piacevole profumo per tutta la casa.
Altri ingredienti:
bacche di ginepro
curcuma
allume di rocca
acqua
latte di soia
pentole smaltate
Passo Passo:
a) Purificare.
Ammollare in acqua calda saponata con sapone di marsiglia e bicarbonato (se parliamo di cotone perché per quanto riguarda la lana sarebbe meglio utilizzare una miscela di detergente biologico neutro, acqua e poco aceto o acido citrico per evitare eventuali infeltrimenti). Lasciare in ammollo per 30 minuti e risciacquare bene.
b) Mordenzare:
Migliora l'assorbimento della tintura, la resistenza e anche la durata del colore perché agisce modificando la struttura delle fibre del tessuto rendendolo più permeabili alla tintura. Esistono mordenti industriali e naturali e uno di questi è il latte di soia nella proporzione di 1 litro di latte di soia/5 litri d'acqua per 500 gr di tessuto.
Latte si soia fatto in casa: ammollare 125 gr di semi di soia per un periodo di 10-12 ore (autunno/inverno) o 8 ore (primavera/estate). Scartare l'acqua di ammollo quindi versare i semi in un frullatore o mixer insieme a 1 litro di acqua. Frullare per alcuni minuti e filtrare.
Pretrattamento:
Diluire il latte di soia in acqua in un rapporto di 1/5 (latte acquistato) o 1/8 a 1/10 (latte fatto in casa) rispetto all'acqua. Lasciare in ammollo per 12 ore in un recipiente che abbia sufficiente spazio per muovere il tessuto, rimuovere, strizzare bene e asciugare all'ombra. Conservare il latte in frigorifero quindi riportare il tessuto nel bagno di latte di soia, lasciare per altra mezz'ora, rimuovere, strizzare e asciugare.
In alternativa al latte di soia è possibile utilizzare l'allume di rocca* o altre sostanze come i tannini ad esempio. Diluire l'allume di potassio in acqua, aggiungere la stoffa, fare bollire per un’ora, o lasciare in ammollo per una notte.
Il tessuto va usato direttamente senza essere lavato o lasciato asciugare.
Preparare il colorante:
Normalmente il materiale raccolto (cortecce, foglie, fiori, radici ecc.) viene messo in un recipiente, coperto con acqua e lasciato in ammollo per una notte per poi essere bolliti per 1 ora o anche più volte nel caso di alcuni materiali vegetali più difficili. Si filtra il primo decotto, si aggiunge più acqua (se necessario) si riscalda nuovamente e si ammolla il tessuto per 24 - 48 ore.
Per il progetto di oggi è stata utilizzato un metodo molto semplificato e per nulla ufficiale: le erbe sono state bollite in acqua e si è ottenuto un decotto, i pezzi in uncinetto sono stati messi direttamente in pentola assieme alle erbe all'allume di rocca (10% del peso totale della stoffa di allume di potassio). Ammollo per 48 ore e aumentando la temperatura (circa 80 gradi) per 15 minuti due volte al giorno, il tessuto dovrà raffreddarsi assieme al colorante.
Lavaggio Finale:
Dopo aver tolto il tessuto dal colorante bisogna lavarlo delicatamente per rimuovere eventuali eccessi depositati sul tessuto. Asciugare all'ombra e conservarlo per alcuni giorni (da una a due settimane o anche di più) per poi sciacquarlo adeguatamente con detergente neutro o sapone di marsiglia o altro sapone vegetale e quindi ammollare in acqua e aceto per ottenere un colore più lucido (passaggio non obbligatorio). Asciugare all'ombra.
Risultato Finale:
Osservazione: sfortunatamente lo schermo del computer altera leggermente i colori ma tutto sommato è possibile osservare i risultati senza problemi.
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In alto il pezzo colorato con pelargonio e quello in basso con la melissa. |
Il tessuto colorato con il pelargonio ha assunto una tonalità marrone sabbia calda e vivace, quello a contatto con la melissa ha assunto una colorazione écru fredda con una leggerissimo tocco di verde.
Guardando la foto potete vedere un terzo pezzo (a destra) con ancora il suo colore originale, posteriormente questo piccolo arabesco ha ricevuto ben due trattamenti diversi:
Colorazione con bacche di ginepro (20 bacche per 250 ml di acqua) ed è venuto fuori un colore écru caldo tenue.
Per il secondo processo di colorazione è stata aggiunta una punta di curcuma al decotto di bacche di ginepro e questo è i risultato:
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bacche d ginepro + curcuma |
Un colore senape molto interessante ottenuto grazie alle bacche di ginepro che hanno raffreddato la tonalità tipica della curcuma perciò più ginepro viene aggiunto e più si ottiene un giallo freddo e rustico.
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i tre pezzi insieme |
Lavaggio: i tessuti trattati con coloranti naturali devono essere lavati con acqua tiepida e sapone di marsiglia o detergente delicato.
La seconda parte del progetto consiste nella realizzazione di un "Erbario" ovvero di un quaderno per esercitare la calligrafia e ordinare le osservazioni, tra l'altro la scrittura a mano è benefica perché associata a diverse attività cerebrali tanto che gli esperti hanno identificato diversi aspetti della scrittura legati strettamente alla funzione cerebrale. Ecco alcuni esempi:
- Attivazione motoria: La scrittura a mano richiede la coordinazione di diversi gruppi muscolari e la capacità di eseguire movimenti precisi che attivano diverse aree del cervello coinvolte nella pianificazione e nell'esecuzione dei movimenti.
- Attivazione della memoria di lavoro: La scrittura a mano richiede di mantenere nella memoria di lavoro informazioni sulla grafia e sulla forma delle parole attivando diverse aree del cervello coinvolte nella memoria.
- Attivazione della memoria a lungo termine: La scrittura a mano può aiutare a trasferire informazioni dalla memoria di lavoro alla memoria a lungo termine attivando diverse aree del cervello coinvolte nella memoria a lungo termine.
- Attivazione delle aree del linguaggio: La scrittura a mano richiede di trasformare le idee in parole scritte attivando diverse aree del cervello coinvolte nel linguaggio.
Quindi si scrivono le osservazione, ingredienti utilizzati, materiali, passaggi ecc.
Oggi finiamo qui anche se l'intenzione è quella di riempire le pagine di questo quaderno con tante nuove informazioni.
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