Passa ai contenuti principali
.

Autoproduzione: maschere ecobio per piedi belli, morbidi e levigati.


Per trattare efficacemente i piedi screpolati, è importante identificare la causa sottostante del problema e procedere con una cura appropriata. Ciò potrebbe includere l'uso di creme idratanti, esfoliazione regolare per rimuovere la pelle morta e maschere idratanti e nutrienti. Le screpolature possono causare dolore e fastidio e con il tempo possono progredire in gravi condizioni cutanee come l'eczema o l'impetigine. Trattare tempestivamente le screpolature può aiutare a prevenire la progressione verso condizioni più gravi.


Cause più comuni:

 I talloni screpolati possono essere causati da diverse ragioni, tra cui:


Secchezza della pelle: La pelle secca è una delle cause più comuni dei talloni screpolati. La pelle dei piedi può diventare secca a causa di fattori come il clima secco, l'uso eccessivo di saponi aggressivi, il lavaggio frequente dei piedi, l'uso di calzature aperte che espongono i piedi all'aria, e l'età.

Manca di idratazione: L'idratazione insufficiente può contribuire alla secchezza della pelle, compresa quella dei talloni. Bere acqua è importante per mantenere la pelle idratata da dentro, ma l'applicazione di creme idratanti o lozioni specifiche per i piedi può aiutare a mantenere la pelle dei piedi morbida e idratata.

Fattori ambientali: Camminare a piedi nudi su pavimenti ruvidi o sabbia può causare attrito e secchezza ai talloni. L'esposizione ai raggi solari senza protezione può anche contribuire al danneggiamento della pelle dei piedi.

Malattie della pelle: Alcune condizioni dermatologiche, come la psoriasi o l'eczema, possono causare secchezza e screpolature ai talloni.

Obesità: Il peso corporeo in eccesso può mettere pressione sui talloni e contribuire alla formazione di screpolature, specialmente se la pelle è secca.

Diabete: Le persone con diabete sono più inclini a problemi ai piedi, compresi i talloni screpolati, a causa dell'impatto del diabete sulla circolazione sanguigna e sulla salute della pelle.

Allergia da contatto: i sandali in gomma possono potenzialmente causare allergie ai piedi in alcune persone. La gomma utilizzata per fabbricare sandali, scarpe o altri oggetti può contenere sostanze chimiche che alcune persone potrebbero essere sensibili o allergiche. Le reazioni allergiche ai materiali delle calzature, compresa la gomma, possono manifestarsi come arrossamenti, prurito, gonfiore, irritazione o eruzioni cutanee sulla pelle dei piedi.


Cura dei piedi e autoproduzione.

È possibile autoprodurre alcune ottime maschere per la bellezza dei piedi e soprattutto dei talloni. 


Maschera alla banana e carnauba: emolliente e cicatrizzante.

  •  1 banana media molto matura frullata o ben schiacciata.
  • 20 ml di olio di avocado o in alternativa olio di girasole oppure olio di ricino se la pelle è particolarmente screpolata.
  • 1 cucchiaio di cera di carnauba* oppure burro di karité.
  • 1 cucchiaino di pantenolo* (opzionale me importante perché ripristina, lenisce, ammorbidisce, aiuta nella guarigione delle ferite e e solchi).
  • calzini


Sciogliere la cera di carnauba o il burro a bagnomaria e quindi aggiungere gli oli. Mischiare, lasciare intiepidire e aggiungere il pantenolo. Applicare una buona quantità di maschera ancora tiepida sui piedi e soprattutto sui talloni previamente levigati con la pietra pomice (se possibile). Massaggiare e indossare il calzino per fare in modo che la miscela possa trattare la pelle (si può anche fare un trattamento notturno). Eliminare l'eccesso di prodotto con un'asciugamano  e lavare con sapone neutro delicato.


Machera alla Cera di Soia: Nutriente, lisciante e protettiva.

La cera di soia è un prodotto molto nutriente, naturale e di origine vegetale. È ricca di vitamine e minerali e per questo motivo aumenta l’idratazione superficiale del tessuti cutanei, riduce le infiammazioni e rende la pelle morbida e le superfici cutanee setose, inoltre aderisce perfettamente alle pelle creando un sottile ed impercettibile velo protettivo. Il film è in grado di proteggere la cute dalle aggressioni esterne

  • 45 grami di cera di soia*.
  • 50 ml di olio di cocco o mandorle (ricino se le screpolature sono profonde)
  • calzini.

Sciogliere la cera di soia a bagnomaria, aggiungere l'olio e lasciare raffreddare. Applicare sui piedi, massaggiare, indossare i calzini e lasciare agire per una notte. 


Maschera all'aloe vera: cicatrizzante, idratante e lisciante

1 cucchiaio di gel di aloe vera (foglia o tubetto*).

1 cucchiaio di glicerina vegetale*


Mischiare, applicare sui piedi, massaggiare, indossare i calzini e lasciare agire per una notte. 


*Erboristeria, parafarmacia e negozi bio online.


Attenzione: 

La cura dei piedi è fondamentale, ma in alcune situazioni, come in presenza di condizioni dermatologiche specifiche o allergie, è necessaria un'attenzione particolare che solo un medico può fornire.

Una valutazione accurata e raccomandazioni personalizzate sono fondamentali per affrontare i problemi più gravi e persistenti. Consultare uno specialista è il modo migliore per affrontare qualsiasi problema cutaneo grave o persistente.


Canali Social:

Pinterest



Post popolari in questo blog

Come togliere le macchie di prodotti acidi e/o aggressivi dai pavimenti.

 Le macchie provocate dai prodotti acidi hanno un aspetto ruvido e opaco ma è possibile trattarle utilizzando alcuni ingredienti e prodotti in grado di recuperare la lucentezza e della superfice rendendola più uniforme. Non sempre si riuscirà ad avere un risultato perfetto al 100% senza l'utilizzo degli appositi macchinari lucida pavimento ma si può almeno mascherare l'effetto opaco.   Prodotti che possono macchiare il pavimento:  Prodotti chimici molto acidi (acido muriatico, prodotti per scioglie il cemento, sgorganti, prodotti per il WC ecc.) oppure prodotti di pulizia che possono macchiare quando non diluiti adeguatamente  (anticalcare, sgrassatori, detersivo multiuso, disincrostanti ecc.) possono macchiare il pavimento in modo irreversibile, in ogni modo si può combattere l'effetto ruvido utilizzando ingredienti che siano in grado di ridare lucentezza e uniformità ai materiali Quindi in pratica bisogna "reidratare" e lucidare la superficie.  1. Cospargere la

Come risaltare l'odore del detersivo in lavatrice e come avere un bucato più profumato

Il profumo di pulito è importante quasi  quanto la capacità pulente del detersivo per il bucato e questo perché rievoca diverse sensazioni come la sensazione di freschezza e pulizia, il senso di benessere capaci di influenzare il nostro stato d'animo, l'effetto positivo sul nostro stato emotivo associato alla sensazione di relax e associazioni positive visto che gli odori sono associati a ricordi e esperienze gradevoli. Tuttavia esistono ingredienti capaci di profumare a lungo i tessuti senza ricorrere a sostanze sintetiche e addirittura dannose per l'ambiente. È molto importante che il bucato risulti pulito e smacchiato, tuttavia il profumo è un fattore molto importante mentre si sceglie il detersivo e gli additivi per la lavatrice. Talvolta anche i prodotti più efficaci non riescono a rendere i panni profumati a lungo, oppure la fragranza svanisce man mano che i panni asciugano. Metodi per rendere il bucato più profumato e ingredienti

Candeggina e Ingiallimento dei Tessuti

La varechina, o candeggina, contiene cloro, che è un agente ossidante. Questo significa che reagisce con altri elementi per formare nuovi prodotti. Quando la varechina viene a contatto con i tessuti, reagisce con le fibre del tessuto e le ossidando. Questo processo può causare l'ingiallimento dei capi. Informazioni sulla candeggina.   La candeggina è una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio diventata popolare poiché viene utilizzata per disinfettare, sbiancare e pulire. La candeggina è stata inventata nel 1785 dal chimico francese Claude Louis Berthollet. Lui scoprì che il cloro, un gas che si trova nell'acqua di mare, poteva essere utilizzato per sbiancare i tessuti. In un primo momento la candeggina di Berthollet  venne impiegata esclusivamente in ambito industriale, ma gradualmente iniziò ad essere utilizzata anche per scopi domestici. Nel 1874, il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele scoprì che l'ipoclorito di sodio, un composto chimico presente nella candeggina, p