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Donne volontarie aiutano i cani sofferente di Via Poulet a Catania e vengono messe fuorilegge.


Sapiamo che in Sicilia, nonostante l'amore di tanti siciliani verso gli animali, la situazione dei cani randagi è davvero tristissima. Purtroppo non esiste una politica di sterilizzazione dei cani quindi tra cani abbandonati e cani nati per strada la situazione è davvero pesante e alcuni anni fa ho potuto costatare di persona questa cosa.

Inoltre la criminalità locale e delle persone senza scrupoli si divertono a maltrattare, menare e avvelenare questi poveri animali sfortunati. Comunque come ho già detto prima ci sono tanti siciliani che cercano di dare un basta a questa situazione e dare una mano a queste povere anime che hanno l'unica colpa di essere animali, quindi il loro dolore e sofferenza per tanti è una cosa secondaria e per nulla importante.

Comunque magari i Comuni quando incapaci di dare una soluzione a questa situazione potrebbero almeno dare una mano ai volontari che di propria volontà curano questi animali e invece a Catania, delle donne volontarie che si sono offerte per salvare i cani di zona soprattutto dopo che in Via Poulet alcuni cani sono stati avvelenati, sono state indagate dalla Questura di Catania come fuorilegge.

In ogni modo queste donne che lottano contro la ormai insostenibile situazione dei cani nella loro città: cuccioli uccisi a sassate o dati in pasto ai pitbull utilizzati nei combattimenti clandestini – racconta la volontaria Angela Marletta – "Qui gli animali esistono solo per essere ammazzati. Vengono trucidati sotto gli occhi di tutti, ma non glie ne frega niente a nessuno”.

Comunque queste donne hanno scelto di raccontare la loro storia, quel che accade e hanno deciso di non rimanere zitte e quindi di dire al mondo cosa accade ai randagi di Catania (anche se sapiamo bene che accade in molte parti d'Italia)

Potete leggere il loro racconto o meglio ancora: la loro denuncia qui

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