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Orto Urbano: coltivazione, utilizzo e proprietà benefiche del cerfoglio.



Coltivazione di piccoli e grandi orti, una pratica amica del benessere, della buona alimentazione e in molti casi anche del portafoglio : Il cerfoglio (Anthriscus cerefolium) fa parte della famiglia Apiaceae così come l'aneto, il cumino e il coriandolo.  Nonostante sia nativa dalla Regione del Caucaso (tra il Mar Nero e il Mar Caspio) sono stati gli Antichi Romani a renderla popolare sia per l'uso in cucina che per la preparazione di rimedi fitoterapici.

I cerfoglio è un "fratello meno popolare" del prezzemolo e non è scontato trovarlo nei mercati e quindi vale la pena coltivarla a casa e utilizzarla per arricchire le salse, minestre, verdure grigliate ecc. Il cerfoglio ha un sapore meno forte rispetto al prezzemolo ed ha una delicato retrogusto di anice perciò è trattasi di un'ottima opzione per chi non apprezza il sapone del prezzemolo crudo. 


Proprietà fitomedicinali del cerfoglio:

  1. Analgesico
  2. Antiinfiammatorio
  3. Depurativo
  4. Digestivo
  5. Diuretico
  6. Idratante
  7. Carminativo
  8. Tonico
  9. Stimolante

Indicato per il buon funzionamento del fegato, stomaco e intestino, aiuta a combattere le emorroidi, allevia l'irritazione agli occhi e contribuisce al buon funzionamento dei reni.  

Tecniche di coltivazione:




Temperatura: tra 4°C e 24°C

Luce: Ombra parziale o sole pieno nei mesi non estivi.

Suolo: ben drenato, fertile, ricco di materia organica. Un buon terriccio universale oppure terriccio per piante da orto.

pH: tra 6 e 7 quindi l'acqua ideale è quella piovana e quindi vale la pena raccoglierla quando piove (fa bene anche al portafoglio). L'acqua del rubinetto è ricca di calcare dunque sarebbe consigliabile acidificarla con un po' do aceto o acido citrico nella proporzione di 1 cucchiaino di aceto o acido citrico per litro d'acqua, però siccome le proprietà chimiche dell'acqua del rubinetto possono cambiare da Regione a Regione sarebbe meglio utilizzare la cartina tornasole per determinare il pH e quindi la quantità di aceto o acido citrico da utilizzare. Comunque non bisogna per forza acidificare l'acqua ad ogni annaffiatura e si può scegliere di alternare (una volta sì e due no).

Irrigazione: umido ma ben drenato, vasi con fori.

Semina: primavera o tardiva a fine agosto, germinazione dopo 2 o 3 settimane ed è meglio metterle a dimora in un luogo definitivo perché le giovani piantine non tollerano bene il trapianto. 

 Vaso: tende a vivere più a lungo se coltivata in vasi con un'altezza minima di 18 cm.

Parassiti: gli afidi sono i più fastidiosi ma possono essere eliminati con l'uso della calda di sapone o macerati fatti con aglio, ortica, chiodo di garofano ecc. 

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