RiciclOrto: coltivare carote in piccoli spazi utilizzando bottiglie riciclate e tecniche di coltivazione.
Autoproduzione e riciclo, questi sono due principi che fanno bene all'ambiente, alla salute e anche al bilancio familiare e fortunatamente trovano moltissime applicazioni sia negli orti che nei giardini, tra l'altro dando una seconda vita a contenitori che finirebbero nella spazzatura possiamo coltivare ortaggi che difficilmente vengono considerati nei piccoli angoli verdi.
Quando pensiamo alle coltivazioni di carote ci vengono in mente gli orti e tutti quei ciuffi verdi che spuntano dal terreno oppure a dei coniglietti intenzionati a fare un po' di spesa a gratis, in realtà è possibile coltivare le carote anche in balcone o terrazza e dando anche una mano all'ambiente.
Innanzitutto un breve riassunto sulle tecniche di coltivazione:
Clima ideale: tra 16 e 25 gradi, le temperature minori di 7 gradi e maggiori di 30 gradi possono provocare qualche problema allo sviluppo della pianta oppure rendere le radici più dure. Luce solare diretta tranne durante le ore più calde della stagione estiva, proteggere dal freddo utilizzando la pacciamatura o il tessuto non tessuto.
Suolo: profondo e soft e come parliamo di orto in terrazza/balcone è possibile preparare una miscela di terriccio universale di buona quantità e sabbia (70% : 30% o 60% : 40%) oppure un terriccio per ortaggi, i terreni molto duri o compatti possono provocare problemi allo sviluppo della radice (lunga a fittone di colore giallastro). Bisogna concimare con frequenza e a questo scopo vanno bene l'humus, i concimi bio per orto e giardini, il compost e anche alcuni concimi casalinghi ben preparati, la carenza di nutrienti essenziali può essere percepita dalla colorazione delle foglie (colori diversi).
pH: tra 6 e 7,5 quindi da acidulo a leggermente alcalino.
Innaffiatura: costante però bisogna evitare i ristagni idrici visto che possono provocare il marciume della radice d'altronde le carote coltivate in un suolo eccessivamente asciutto possono spaccarsi.
Semina: generalmente in primavera, tra marzo e giugno anche se con i cambiamenti climatici i mesi di maggio e giugno iniziano ad essere un po' troppo caldi e quindi si può pensare in un periodo che va da febbraio maggio (bisognerà osservare la tendenza del clima dal 2023 in avanti), si può anche pensare ad un orto a produzione continua se c'è la possibilità di proteggere la pianta dal caldo/freddo intensi. Ci sono varietà precoci come la nantese che possono essere seminate a febbraio e tardive come la berlicum che possono essere seminate fino a ottobre.
Raccolto: osservare le foglie, quando quelle più vecchie iniziano a girare sul marrone e quelle nuove iniziano a formare un arco o attorcigliarsi verso il basso vuol dire che il punto ideale per il raccolto è stato raggiunto. Normalmente bisogna aspettare da tre a cinque mesi anche se si può raccogliere prima e gustare una "baby carota".
Parassiti: alcuni parassiti sotterranei come i nematodi, ferretti e le larve della mosca della carota possono danneggiare il fittone ma esistono alcuni modi per allontanarli: suolo soft e privo di ristagni idrici, innaffiare ogni tanto con decotto di chiodi di garofano e/o decotto di cipolla, associare con le cipolle o porri, spruzzare le foglie con acqua insaponata con sapone allo zolfo o sapone di marsiglia per allontanare gli afidi, applicare almeno una volta al mese una soluzione di acqua + acqua ossigenata 10 volumi (1 cucchiaio di acqua ossigenata per litri d'acqua) per impedire lo sviluppo dei parassiti e soprattutto di muffe. L'acqua ossigenata 10 volumi è un comune prodotto disinfettante per escoriazioni, ferite e ulcere trovabile facilmente nei supermercati, farmacie, parafarmacie, casalinghi ecc.
Riciclo e coltivazione:
Come scritto prima la carota ha bisogno di un contenitore lungo e quindi è possibile usare la classica bottiglia di plastica da 1,5/2 litri e per farlo basterà tagliare la sua parte superiore (fino a dove finisce la forma "a imbuto") e fare anche da cinque o sei fori sul fondo della bottiglia usando un punteruolo, chiodo e martello, o anche scaldando la punta di un cacciavite. Si può riciclare la parte superiore delle bottiglie usandole come imbuto per taniche o vasi.
Riempire con il terriccio (ideale miscela terriccio + sabbia o terriccio per ortaggi ma si può provare ad utilizzare solo terriccio universale di buona qualità) e inserire un solo seme (dovrà contenere un'intera radice), o due se si ricicla una tanica da 4 o 5 litri. Il seme va messo molto vicino alla superficie e coperta con poca terra. Spruzzare il terriccio invece di versare acqua finché non si ottenga una plantula ben sviluppata. La carota va seminata sempre in un luogo definitivo.
I semi utilizzati sono questi:
Presa al vivaio ed era l'unica disponibile perciò non c'è stata chissà che ricerca, in futuro si può provare a coltivare altre varietà. È molto interessante coinvolgere i bambini anche perché per loro è una grande soddisfazione vedere il frutto del loro lavoro.
Le foto del raccolto definitivo verranno mostrate in un altro post e anche sui social e soprattutto sul nostri Instagram dedicato alle piante del progetto "orto in piccoli spazi" @VivereVerdeBotanik. a bottiglia non va buttata dopo il raccolto perché si può procedere con una nuova semina oppure inserire la "testa" della carota aspettando che possa diventare plantula (come la cipolla ad esempio).
Buona coltivazione e buon riciclo!
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