Molte piante emanano profumi davvero piacevoli come ad esempio la lavanda e la menta, ma esistono alcune specie vegetali che sono dei veri capolavori di madre natura per quanto riguarda l'intensità e la ricchezza delle loro fragranze e noi possiamo utilizzarle per creare i nostri personali (e personalizzati) condimenti per dare sapore e profumo alle insalate, contorni, salse ecc., anche perché parliamo di foglie 100% adatte alla nostra alimentazione.
Eccone due esempi:
Aceto al profumo di geranio odoroso: o meglio ancora Pelargonium odoratissimum , trattasi di una pianta davvero molto profumata tanto che i suoi diversi "Coltivar" contengono note che vanno dalla mela verde, alle rose e addirittura al cioccolato. Il suo profumo intenso e gradevole arricchisce e impreziosisce anche l'aceto più comune facendolo risultare più dolce e delicato. Una manciata scarsa di foglie in 1 litro di aceto.
Aceto al profumo di Cedrina (Aloysia citriodora): Questa pianta ha un odore agrumato, dolce e rinfrescante come un pomeriggio d'estate e l'aceto aromatizzato con alcune foglie di Cedrina acquisisce un sapore e un profumo davvero gradevole.
Sia il geranio odoroso che la cedrina sono commestibili e da molto tempo vengono impiegate sia in culinaria che per la preparazione di bevande e profumi.
Abbiamo già parlato di queste due specie vegetali in dei post dedicati al progetto "piccolo orto in balcone e terrazza" dunque per maggiori informazioni: link Geranio Odoroso e link Erba Cedrina.
Questi sono i miei due aceti aromatizzati fai da te per uso alimentare:
Aceto aromatizzato al geranio odoroso (bottiglia riciclata)
Aceto aromatizzato alla cedrina
Come già detto sono stati realizzati con piante coltivate nel piccolo orto in balcone e quindi c'è anche la soddisfazione di aver utilizzato una materia prima che è stata seguita passo dopo passo.
È possibile produrre anche l'aceto profumato da essere utilizzato come prodotto per le pulizie domestiche? Certamente sì e queste foglie cosi profumate lo rendono un prodotto perfetto per lucidare, eliminare i cattivi odori e profumare le superfici anche perché con una buona macerazione l'odore tipico dell'aceto diminuisce quasi del tutto.
Per quanto riguarda l'aceto per le pulizie ho deciso di inserire un maggior numero di foglie per ottenere un profumo più intenso. Le bottiglie sono riciclate e verranno riutilizzate a lungo.
Come realizzare l'aceto profumato? In realtà non esiste una formula specifica, bisogna utilizzare un aceto* che più vi aggrada, e le foglie fresche da inserire nella bottiglia. Come avevo già specificato sono state utilizzate foglie coltivate a casa e quindi curate senza l'uso di prodotti di sintesi, altrimenti bisogna trovare piante provenienti da coltivazioni rispettose dell'ambiente e/o biologiche (soprattutto nel caso di un prodotto destinato all'alimentazione).
Le bottiglie di aceto alimentare fai da te contengono 500 ml di aceto e da 2 a 3 cucchiai di foglie fresche, mentre quelle con aceto per le pulizie contengono 2 litri di aceto e due manciate di foglie, in ogni modo la quantità di materia prima vegetale non è fissa e l'unico criterio è che l'intensità del profumo è direttamente proporzionale alla quantità. Tempo di macerazione: almeno 20 giorni.
* Io ho utilizzato l'aceto di alcol alimentare. Cosa vuol dire aceto di alcol? È un aceto che passa per una fermentazione alcolica e quindi acetica e può può essere prodotto dall'ossidazione di una bevanda distillata (adatto per uso alimentare) o una soluzione di acido acetico in acqua (più indicato per le pulizie), ma si può utilizzare un qualunque tipo di aceto: mele, vino, riso, melagrana ecc.
Conservazione: in realtà l'aceto non ha una data di scadenza tanto da essere utilizzato come conservante. In ogni modo nel caso dell'aceto ad uso alimentare casalingo sarebbe meglio preparare circa 500 ml e non di più.
Curiosità: Come avviene la trasformazione di una bevanda in aceto, e il processo di produzione dell'aceto è lo stesso dell'acido acetico?
L'aceto alimentare è una soluzione di acido acetico e non acido acetico puro e contiene un volume di acido acetico compreso fra il 3 e il 5%, tra l'altro contengono anche piccole quantità di acido tartarico e acido citrico, ed è prodotto grazie all'azine di batteri Gram-negativi del genere Acetobacter, attraverso un processo aerobico e in presenza di acqua ossida l'etanolo contenuto nel vino, nel sidro, nella birra.
L'acido acetico inteso come prodotto di interesse industriale e conosciuto anche come acido acetico glaciale ha largo impiego come reagente chimico ed è utilizzato nella produzione di: polietilentereftalato usato principalmente per le bottiglie di plastica per le bibite, dell’acetato di polivinile per le colle da legno e in molte fibre sintetiche come il rayon, e per la produzione di pellicole per la stampa e vernici. Esistono molti processi industriali per ottenere acido acetico glaciale e uno molto utilizzato consiste nell'ossidazione diretta dell’etene ad acetaldeide e con l’utilizzo di un catalizzatore a base di palladio. in alcuni casi dalla carbonicazione del metanolo.
In ogni modo come abbiamo detto più volte il modo più affidabile per conoscere le caratteristiche di una qualunque sostanza chimica come ad esempio pH, densità, infiammabilità, esposizione, impatto ecologico, smaltimento ecc., bisogna leggere le loro schede dati di sicurezza compilate secondo REGOLAMENTO (UE) 2015/830 DELLA COMMISSIONE del 28 maggio 2015 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). Queste schede sono disponibili su internet e basta fare una ricerca su un qualunque motore di ricerca per trovarle.
In sintesi: abbiamo parlato di alcuni aspetti importati come a coltivazione e raccolta delle proprie piante (orti e giardino in piccoli spazi) e il loro impiego come materia prima per la preparazione sia di prodotti ad uso alimentare che di uso domestico permettendo la realizzazione di prodotti ecologici e a basso costo sia alimentari che per la cura della casa.
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