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Maschera e peeling rigenerante per una pelle più tonica e uniforme: aloe vera e verbena

Come state messi con i vostri giardini o microgiardini da terrazza e balcone? Bene? Allora potete pensare ad un piccolo hobby, cioè quello di creare il vostro personale "laboratorio" di cosmesi naturale per uso personale. Le piante appena coltivate  sono ancora più ricche di principi attivi che beneficiano sia la pelle che i capelli, arricchendo di conseguenza la nostra esperienza di benessere. Ma se ahimè non avete il pollice verde, tempo, spazio o pazienza per coltivare le vostre piante allora potete acquistare gli ingredienti necessari per il preparato. La verbena è una pianta molto comune nel Mediterraneo, si adatta bene su vasi e terreni e non ha bisogno di tante cure, molto apprezzata sia in fitoterapia (calmante, sedativa, analgesico, problemi digestivi, nausea, antiinfiammatorio, ecc), che nel campo della profumazione. Per quanto riguarda la pelle è un ottimo calmante, elasticizzante, cicatrizzante, astringente e antiinfiammatorio, perfetto per la pelle pi

Piante da vaso o giardino: come allontanare gli insetti usando le spezie

I terrazzi verdi (balconi, davanzali ecc), vanno sempre più di moda in questo periodo, e molti di questi sono diventati dei micro orti urbani nelle nostre città, e naturalmente non possiamo dimenticare dei giardini e delle piante da interno.  In ogni modo esiste un problema comune a tutti quanti, e particolarmente fastidioso per chi coltiva le piante da interno: gli insetti che svolazzano vicino ai vasi e/o si annidano sul terriccio, e che possono, in modo diretto o indiretto, provocare danni e malattie alle piante, nonostante tutto non è necessario acquistare prodotti in grado di provocare danni all'ecosistema o alla salute (soprattutto se parliamo di ambienti indoor), poiché alcune spezie sono in grado di allontanare gli insetti. Una soluzione molto efficace e soprattutto molto semplice, consiste in cospargere il terriccio con della cannella in polvere, o meglio ancora, con un mix di cannella in polvere e chiodi di garofano in polvere*, in questo modo: Questa

Sacchetti per armadi e cassetti fai da te: profuma ed allontana gli insetti.

In commercio esistono diversi sacchetti profumati per cassetti e armadi, però molti hanno un aroma molto artificiale e che di solito svaniscono subito. Voi potete creare il vostro sacchetto personalizzato ed utilizzare degli elementi naturali al 100%, profumati, capace di allontanare gli insetti  e facilmente reperibili. Tra l'altro il contenuto può essere cambiato quando volete. Avete bisogno di: 1 sacchettino di juta Stecche di cannella Rametti di timo Cordino Penne per tessuto (opzionale) Scrivere il nome delle erbe usando le penne per tessuto. Inserire dei rametti di timo e le stecche di cannella nel sacchettino. Legare con un cordino (in uncinetto, nastro, filo di juta ecc) Appendere. La cannella e il timo profumano e purificano armadi e cassetti, oltre ad allontanare gli insetti. Se il vostro armadio si è ammuffito in passato (magari in quel periodo in cui è piovuto tutti i giorni), dopo che l'avete pulito a fondo, di preferenza con aceto pe

Consigli per il lavaggio per capi che tendono a formare dei pallini o pills.

I capi in lana e acrilico richiedono lavaggi delicati principalmente per preservare l'integrità delle loro fibre sensibili. Un lavaggio troppo vigoroso o con detergenti aggressivi può causare danni alle fibre, come restringimenti, deformazioni o la formazione di pallini sulla superficie del tessuto. Lavare delicatamente aiuta a ridurre l'usura e l'aggrovigliamento delle fibre, preservando la forma, la consistenza e la morbidezza dei capi nel tempo, garantendo che rimangano belli e confortevoli da indossare. Formazione del pallini. I pallini o "pills" si formano sui capi in lana e acrilico a causa di diversi fattori: Attrito : Durante il normale utilizzo e lavaggio, le fibre di lana e acrilico possono sfregare l'una contro l'altra o contro altre superfici, causando l'usura e l'aggrovigliamento delle fibre. Questo attrito può portare alla formazione di piccole palline di fibre sulla superficie del tessuto. Qualità delle fibre : La qualità delle fib

Riciclare i capi di abbigliamento: trasformare un vestito in tessuto elasticizzato in un due pezzi

Può capitare di ricevere in regalo o di acquistare un capo che nonostante ci piaccia, per qualche motivo non cade bene sul nostro fisico. Porto come esempio un vestito che mi hanno portato dall'estero, realizzato con un tessuto ma che addosso non mi stava bene, inoltre siccome il tessuto aveva una caduta un po' pesante, il vestito tendeva a slittare ("a pesare") verso il basso acquisendo una forma un po' strana, diciamo che era il tessuto sbagliato per quel modello. Dunque pur piacendomi tantissimo ho decido di riciclare il vestito, quindi ho deciso di riciclare il vestito e quindi creare un due pezzi. Il vestito era questo: Passo Passo: Come avete notato, ci sono diversi passaggi di ponto smock sulla parte superiore del vestito, ho deciso di preservare tutta questa parte e tagliare sul tessuto liscio, quindi ho misurato l'altezza e lasciato altri 3 cm per realizzare il bordo. A me piace moltissimo questo righello per misurare gli orli

Cocomero: consigli per l'acquisto, come scegliere il frutto più dolce.

Oltre ai tormentoni e al caldo torrido e umido, una delle presenze fisse dell'estate e per fortuna molto piacevole, è il cocomero! Intero, a fette, a cubetti non importa poiché è sempre apprezzato, però bisogna imparare ad acquistarlo, cioè riconoscere i segni che sono una garanzia di "dolcezza". Macchia bianca: non ha/poco sapore Macchia arancione: buon sapore Macchia marrone con forma "a rete" sulla buccia: più grande è la macchia e più il cocomero è dolce, è un segno del passaggio delle api e quindi un importante indice di "dolcezza". Baby anguria: i più tondeggianti sono più dolci rispetto a quelli più lunghi Viticcio: più è secco/marrone e più dolce è il cocomero/anguria Peduncolo: quella parte terminale "a bottone" sulla estremità del frutto, se è  un po' rientrata/presenta una certa depressione vuol dire che il frutto è dolce. Tra due cocomeri apparentemente uguali (macchie, forma ecc), scegliete il più pesant

7 lezioni di felicità che le piante ci regalano.

Imparare ad aspettare: Le piante ci insegnano ad aspettare! Tutte le persone che lavorano a stretto contatto con le piante sanno bene che è inutile costringerle a crescere, fiorire, espandere ecc, al di fuori dai loro tempi. E se pensiamo bene, l'esplorazione della terra per avere raccolti sempre più ravvicinati ha portato i terreni all'esaurimento ed ha esposto le piante a diverse malattie costringendo gli agricoltori ad usare prodotti sempre più tossici per combattere i patogeni. Se ripetiamo il tempo delle piante, noi esseri umani possiamo (re)imparare a accettare che non solo Madre Natura, ma anche anche le altre persone hanno i loro tempi, i loro punti di vista e il loro modo di fare le cose, ed ogni violenza o tentativo di eliminare l'individualità dell'altro porta solo ad un esaurimento (malattie, ansia, depressione), così come accade quando vogliamo che i terreni e le piante si adattino alle nostre (egoistiche) esigenze, ovviamente le conseguenze so